12. Michael Clifford

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Attenzione, il capitolo contiene scene di sesso

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Attenzione, il capitolo contiene scene di sesso. Se siete lettori sensibili, passate avanti.

"No, no e ancora no. Stai scherzando Ash?" Cerco in tutti i modi di fermare il mio amico, che mi sta letteralmente trascinando nel pub. "Ho detto di no, smettila"

"Dai Ginny, ne è passato di tempo" Ashton continua a tirarmi. "Tre mesi almeno, no?"

"Ashton ti prego" piagnucolo, imponendomi di peso. Cosa inutile, dato che in pochissimo tempo siamo nel pub. Nel suo pub.
"Ash, non mi sento a mio agio. Non lo voglio rivedere, sarà straziante. Tre mesi non sono abbastanza per dimenticarsi qualcuno"

"Smettila di farti mille paranoie, okay? Ci sono trecento persone tra dentro e fuori, non ti sarà difficile evitarlo" taglia corto.

In realtà mi mancava venire qui. Il locale è nel portico di un'enorme casa, che so per certo essere di Michael, ma nessuno può entrare lì dentro al di fuori dei suoi amici più stretti. Gli altri possono solo rimanere nel gigantesco portico, in cui sono posizionati due vagoni di una locomotiva. L'interno dei vagoni è come un vero e proprio pub, con tanto di bancone e sgabelli. All'esterno, invece, si balla.

Ho sempre amato questo posto, soprattutto di giorno, senza tutta questa gente. Fino a quando ero la migliore amica di Michael, era tutto perfetto. Poi, un giorno, ho fatto la cazzata di dichiararmi per chissà quale ragione. So solo che le parole sono venute fuori da sole. Lui era rimasto evidentemente sconvolto dalla mia confessione, ed era rimasto in silenzio. Mi aveva detto di dover pensare, ed io ero scappata via, senza farmi più vedere.
Avevo cambiato appartamento, affittandone uno dall'altra parte della città, in modo che lui non mi trovasse. Ashton e Luke erano gli unici a sapere dove vivevo, e li avevo pregati di non dirlo né a Michael, né tantomeno a Calum. Insomma, è il suo migliore amico, se lo avesse saputo, non avrebbe aspettato un attimo a dirlo al diretto interessato.
Nonostante tutto però io e Cal ci eravamo visti, qualche volta. Aveva provato a parlarmi di Michael, ma avevo bisogno di dimenticarlo, quindi gli avevo espressamente chiesto di non aprire il discorso.

"Io non capisco Ash, perché di tutti i posti dobbiamo venire proprio qui?" Domando, sedendomi al bancone.

"Lo capirai presto" mi fa l'occhiolino, sedendosi al mio fianco. Sto per rispondergli in modo poco carino, quando -fortunatamente- un bel biondino si siede vicino a me.

"Ciao bellezza" mi saluta con un bacio sulla guancia, dopo aver battuto la mano a Ash.

"Luke, almeno tu mi dici perché siamo qui? Ho fatto di tutto per dimenticarlo, e voi mi ingannate e mi portate nella tana del lupo" sbuffo, poggiandomi allo schienale dello sgabello. "Ah, e per la cronaca, la voglio comunque quella cena al McDonald's che mi avevate promesso"

"Certo, ci andremo al McDonald's, ma per stasera godiamoci il momento, va bene?"

"Va bene" borbotto, chiedendo una Coca Cola al barista. Per quanto io abbia voglia di bere, sono più che sicura che i miei due amici avranno un tasso alcolemico troppo alto per tornare a casa domani mattina. Perché sì, so già che qui rimarremo fino al mattino, e che guarderemo l'alba insieme. Lo facevo sempre con Michael.

One Shots · One Direction & 5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora