37. Michael Clifford

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"Ehi Mike" sorrido al ragazzo, che nonostante mi abbracci immediatamente, rimane piuttosto distaccato

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"Ehi Mike" sorrido al ragazzo, che nonostante mi abbracci immediatamente, rimane piuttosto distaccato.

"Ciao" finge un sorriso, e già capisco dove finirà la serata. "Sei splendida" è l'unica cosa che abbia la parvenza di essere sincera in tutto quello che dice. Cenare con il proprio migliore amico dovrebbe essere una cosa bella. Lo diventa un po' meno quando lui è arrabbiato con te.

"Non hai neanche lontanamente idea di quanto mi faccia piacere vederti, giuro" sorrido, portando le mie mani sulle sue, sul tavolo.

"Già, non pensavo che avrei avuto bisogno di prenotare un appuntamento per vedere la mia migliore amica" parla stizzito, allontanandole.

"Scusami ti prego, ma sono stata molto presa con il tour" abbasso gli occhi, riportando le mani davanti a me.
"È stato molto impegnativo"

"Lo capisco, ma vorrei che mi coinvolgessi di più. Una chiamata ogni tanto Ellie, non chiedo molto. Ti sembra che io abbia dovuto scoprire dai giornali che ti frequenti con qualcuno?"

"Parli di Drew? Perché noi non ci frequentiamo, siamo usciti una sola volta per parlare ma non ci siamo nascosti bene e hanno pensato-"

"Non mi interessa cosa sia successo, il problema è che tu non mi hai raccontato nulla. Sei uscita con un attore, per cui hai una cotta da quando eravamo alle elementari, seriamente non hai avuto dieci minuti per chiamarmi? Ti risponderei a qualsiasi ora, anche prima di andare a dormire, accidenti"

"Non è facile vivere come me, okay? Ho pochissimi attimi liberi -se ci sono- e tante volte sono così immersa nel lavoro che mi rendo conto di non aver dormito. A volte sto male, mi capita spesso, ma non ti chiamo per non far stare male anche te. Ci sono giorni in cui non mangio, altri in cui mi accorgo di essermi addormentata nel momento in cui mi sveglio. Non farmi la ramanzina Mike, non sono in vena ti prego"

"Immagino che la vita da super star sia piena di cose che non ti vanno bene. Oh, accidenti, ti si è scheggiata un'unghia, come farai adesso"

"Smettila" batto la mano sul tavolo. Ringrazio il cielo di aver prenotato un ristorante privato -e con privato intendo dire che siamo solo io, lui, ed un cameriere nella sala.
"Non permetterti" gli punto un dito contro.

"Senti Ellie-"

"No, sentimi tu. Io ho sempre sognato di vivere della mia musica, sempre, ed ora che ci sono riuscita certo, sono contenta. Ma non pensare che sia tutto perfetto, perché ho un contratto che mi impedisce di fare qualcosa se non è approvata dal mio manager del cazzo, che non mi permette di farmi vedere con alcune persone. Non mi permette neanche di prendere peso diamine, capisci? La mia vita è condizionata da un pezzo di carta che ho firmato quando ero una ragazzina che voleva solo fare musica. Mancano solamente pochi mesi alla fine di questo contratto, poi potrò stare con te le giornate intere come desideri. Ricevo già abbastanza odio tutti i giorni, non mettertici anche te, ti prego"

One Shots · One Direction & 5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora