Un viaggio a Parigi con il mio gruppo di amici mi era sembrato un'idea magnifica. Non avevo certo programmato di finire in un locale, prendere la peggior sbronza dalla mia vita e risvegliarmi la mattina dopo, nuda, nel letto del mio migliore amico.
Il che, non sarebbe neanche troppo imbarazzante, considerato che probabilmente anche lui era ubriaco marcio, se non fosse che lui mi piace terribilmente. E sono quasi certa di averglielo detto, più di una volta, ieri sera.Ora sono qui, nelle sue braccia, e lui è addormentato. Sembra un angelo, il che è un ossimoro rispetto a ciò che è successo questa notte.
Okay, i miei ricordi non sono lucidi, ma sono più che certa che non sia stato nulla di angelico.Sguscio velocemente fuori dalle sue braccia, raccogliendo silenziosamente i miei vestiti ed infilandomeli. Dopo aver recuperato anche la mia borsetta, riesco ad uscire dalla stanza dell'hotel senza svegliarlo, tirando un sospiro di sollievo. Arrivo davanti alla porta numero 207, e con la carta magnetica la apro. Mi getto di faccia sul letto, consapevole di aver fatto una cazzata grande quanto la casa bianca.
Mi faccio velocemente una doccia, mi cambio, mi trucco appena e decido di uscire. Non ho voglia di vedere nessuno, ho solo bisogno di pensare.
È stato assurdamente difficile trovare un albergo vicino all'Arco di Trionfo, e anche molto dispendioso, ma nessuno di noi è esattamente una persona con problemi economici ecco, quindi posso dire di essere soddisfatta. Soprattutto considerato che questo è stato un viaggio del tutto improvvisato, alla fine siamo riusciti a trovarci in un posto piuttosto centrale.
Quando esco dall'albergo decido di controllare l'orario, dato che non ho la benché minima idea di che ore siano, ma sento un certo languorino.
Le dodici, come immaginavo non manca più di un'ora e mezza al pranzo. Decido di rimanere fuori. Mando un messaggio a Kris, una delle mie compagne di viaggio, in cui le dico che rimarrò fuori a pranzo e che questa sera le dovrò raccontare un bel po' di cose.
Dall'Arco passeggio sul viale degli Champs-Élysées per circa trenta minuti, fino ad incontrare il fiume Senna. Continuo, a camminare seguendo il flusso d'acqua. Dall'altra parte riesco a vedere il museo d'Orsay. Sorrido, pensando che tra qualche giorno entrerò lì dentro. Proseguo il mio cammino fino ad arrivare alla piramide di vetro, il Louvre. Mi perdo ad ammirare la piazza, che quasi non sento il telefono squillare. Senza pensare, rispondo."Non ti avevo mai immaginata come una che scappa la mattina dopo" la voce di Luke è una pugnalata al cuore.
"Buongiorno raggio di sole, ti sei svegliato alla buon'ora. Non lo sono, infatti, ma avevo voglia di uscire a farmi una passeggiata, e tu dormivi come un ghiro"
"Tutto bene Sue?" Domanda. Come posso biasimarlo? La sera me lo porto a letto e la mattina dopo sparisco.
"Sì, circa. Avevo bisogno di pensare Luke" sospiro, mordendomi un labbro. Mi guardo intorno, la gente è in costante movimento e io sono qui, ferma, al centro della piazza.
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One Shots · One Direction & 5sos
Short StoryIl titolo dice già tutto, questa è una raccolta di One Shots sui 5 Seconds Of Summer e sugli One Direction. Spero che li potrete apprezzare. ATTENZIONE: in alcuni capitoli saranno presenti scene di sesso, attacchi di panico o situazioni di disagio c...