Non aveva più visto Kath per i successivi giorni, né a lezione né tra i corridoi. Era come se la ragazza fosse scomparsa o la stesse cercando di evitare. Poco le importava, non aveva nulla a che fare che lei, con nessuno di loro. Cercava solo dei modi per distrarsi, con l’assenza di Fenrid quel luogo era ancora peggio.
Solitamente si divertiva un po’ a dargli fastidio e a punzecchiarlo, specialmente quando la obbligava a studiare irrompendo nella sua stanza e lei, dopo soli due minuti, iniziava a combinare guai come invertire l’ordine delle lettere o delle frasi sui libri secolari, o cambiava le raffigurazioni, o ancora si isolava non ascoltando minimamente le sue parole. Era così lei, se non le interessava qualcosa allora non valeva la pena dare la propria attenzione fino in fondo.
– Ti dico che è così, è strana!– sentì dire ad un certo punto da un ragazzo più piccolo di sé di qualche anno mentre camminava per i corridoi quasi spogli e deserti a lezioni più che finite, tornando dalle ore di meditazione di Enver. Molti si rifugiavano nelle stanze più fresche, la stagione calda iniziava a farsi sentire pure lì e anche a lei stava dando fastidio. La cosa positiva era che la sua collana dalla pietra scura sembrava in parte proteggerla da quel caldo come a sapere che non le fosse gradito.
– Non doveva avvicinarsi a- state zitti!– ricominciò un altro ma che non disse una parola in più quando lei passò accanto al gruppetto. Erano due ragazzi e due ragazze, quest’ultime non la guardarono minimamente. Non sapeva capire bene se per paura o attrazione, solo si fermò e li fissò tutti. Di cosa stavano parlando?
– Siete amici di quella fissata con i giochi se non sbaglio.– le venne in mente poi ricordandosi di averli visti assieme alla ragazza con cui si era divertita.
– È colpa tua se è così ora!– le ringhiò contro uno dei due giovani, il più alto e all’apparenza coraggioso. Molti non le osavano rivolgere la parola. Sheera invece inclinò la testa accigliata.
– Così come?–
– Inizia a blaterare cose insensate su Yreles da quando ha giocato a non so che cosa con te. Prima vedeva questo posto come una seconda possibilità per rimediare ai propri sbagli mentre ora la vede come un inutile gabbia di matti!–
Sheera ridacchiò appena nel sentirlo, mettendosi tranquillamente le mani in tasca e con fare curioso.
– In realtà l’ha sempre vista in questa maniera, le serviva solo un qualcosa per farla cedere.–
Li vide subito irrigidirsi e farsi più seri, totalmente in disaccordo. Stranamente lei invece rimase tranquilla ad aspettare in una loro reazione.
– Cosa le hai fatto?– domandò arrabbiato il secondo ragazzo e lei fece spallucce.
– Io niente che non volesse fare. Le idee sono le sue. Il gioco l’ha solo fatta pensare probabilmente.–
Quello era uno degli scopi da quel che il suo istinto le diceva riguardo il Gioco del Caos, portava a dubitare di ogni singola certezza fino a tentennare e vedere l'intero mondo sotto un’altra prospettiva. Ma ciò accadeva solo alle anime che già dubitavano di molte cose. Su di lei sembrava non fare effetto infatti.
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The Fate of Opposites
FantasyVOLUME I Sheera è temuta e odiata nel suo villaggio sperduto del Regno Assoluto. È una ragazza pericolosa e casinista, ammaliante e complicata. Pensieri sanguinolenti le attraversano la mente compiacendola, una magia distruttiva incontrollata e mai...