74 - L'Eden e gli Abissi Infernali

156 11 3
                                    

La giovane dalle ali grigie percepì un tocco leggero sulla pelle inizialmente quando si sentì avvolta dalla nube violacea, sensazione  che svanì in poco e poi uno schianto su qualcosa di duro e freddo che le procurò dolore

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

La giovane dalle ali grigie percepì un tocco leggero sulla pelle inizialmente quando si sentì avvolta dalla nube violacea, sensazione che svanì in poco e poi uno schianto su qualcosa di duro e freddo che le procurò dolore. Aprì gli occhi all'istante massaggiandosi la spalla dove si era fatta male e si ritrovò stesa a terra, o meglio su una superficie dura, liscia e semitrasparente che si estendeva sotto di loro. Si alzò in piedi a fatica mentre davanti a lei Sheera e Kyra erano in piedi a guardarla la prima con superiorità e divertimento, l'altra preoccupata.

– Tutto bene?– le chiese quest'ultima nella lingua degli Yarix e lei annuì.

– Perché non siete cadute a terra come me?– domandò un po' indolenzita.

– Abitudine. Anche a distanza di anni.– le rispose la corvina voltandosi ed Evelyn guardò attorno a quello che sembrava essere il nulla o forse lo era. Non c'erano erba e alberi né strade, case. Solo una distesa infinita ovunque si girassero di un grigio-azzurro come quello che appariva come un cielo ma senza nuvole né un sole né una luna. Era come essere dentro una scatola vuota.

– Siamo nell'Infinitus?– chiese ma entrambe le Dee scossero la testa. Subito dopo, qualcuno apparve in scintille dorate proprio accanto alla rossa che per poco non saltò per aria dallo spavento nel ritrovarsi accanto una ragazza mai vista: era alta quasi quanto lei e magra, a momenti le si potevano vedere le ossa attraverso la pelle come l'avorio in contrasto con le labbra rosse come la rosa più bella e fresca di tutte.

Anche i capelli erano chiari, rosati, alcune ciocche più scure di altre. Ma furono i suoi occhi a colpire: uno era di un azzurro intenso come il cielo, l'altro di un rosa-rosso vitreo. In più, non sembrava molto amichevole per l'espressione seria che aveva e lo era altrettanto la veste grigia semplice e quasi trasparente che le aderiva al corpo.

– Benvenuta, è la prima volta che mi capita di ritrovarmi una Yarix qui. Solitamente sono solo le Dee a venire.– disse con voce melodiosa ma anche tagliente, come se fosse qualcosa di misterioso e pericoloso ma che attraeva. Non era la stessa sensazione che si poteva provare dinanzi a Sheera però che rimase impassibile alla nuova presenza quanto la chiara.

– Sono Devi, la Custode dei Ricordi, nonché Guardiana del presente, passato e futuro.– si presentò alla rossa.

– Wow, quindi i tuoi occhi sono diversi perché uno guarda indietro e l'altro in avanti?–

Devi sorrise appena e annuì.

– Quasi. L'azzurro è il presente, il rosa il futuro. Il passato è questo posto invece, che custodisce i ricordi di tutti quanti.–

– Persino i nostri?–

Annuì prima di dare completa attenzione a Kyra e alla corvina. Si misero a parlare in un'altra lingua che non conosceva e che non aveva mai sentito. Poi Devi fece apparire delle specie di chiavi dorate, una per ogni Dea che le presero e sembrarono salutare la ragazza dai capelli rosati che schioccò le dita facendo cambiare il luogo in cui erano: un cielo blu e viola stellato che si rifletteva sulla superficie trasparente e lucida su cui erano, come un grande specchio.

The Fate of OppositesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora