95 - Finalmente liberi

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Non sapeva con esattezza quanto tempo fosse passato, solo delle ore oppure dei giorni? Forse era di più la seconda per come Nissa la stesse abbracciando

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Non sapeva con esattezza quanto tempo fosse passato, solo delle ore oppure dei giorni? Forse era di più la seconda per come Nissa la stesse abbracciando. Era un po' scombussolata, quello che era accaduto nella sua mente era confuso.

– Stai bene?– le domandò Evelyn quando le raggiunse.

– Non saprei, mi sembra di esser passata in un tornado. Penso mi ci vorrà qualche ora.– ridacchiò venendo aiutata dalla sua amica a mettersi in piedi, dopo che le asciugò le lacrime ovviamente.

– Quindi... È davvero tutto finito? Siete spariti tutti e tre.– chiese il ragazzo, la chiara che si passò una mano tra i capelli.

– Sì, o almeno credo.–

Non era molto sicura, per quale motivo? Non ne avevano idea. Forse aveva solo bisogno di riprendersi.

– E Sheera?–

Nath si pentì di averglielo chiesto, Kyra si fece cupa e pensierosa tutta d'un tratto.

– Non lo so.– rispose frettolosamente senza aggiungere altro. Il resto del tragitto verso il Regno Assoluto lo fecero in silenzio, era meglio che Kyra non usasse la magia per portarli tutti lì e perciò dovettero cercare un portale.

A quanto pareva solo le Dee potevano spostarsi senza il loro aiuto da un mondo all'altro, diversamente funzionava per le Creature Chiare, le uniche che avevano potuto, in passato, girare in mezzo a Salir e Yarix.

Kyra aveva detto loro qualche giorno prima che era così perché erano solo piccoli esserini di luce grandi quanto il palmo di una mano e che erano abili a mimetizzarsi. Tutto il contrario delle Creature Oscure.

– Come mai tutto quel trambusto in paese?– si chiese Nath una volta sbucati nella periferia di Agraq. Una grande folla si intravvedeva in lontananza e per un attimo le ricordò che solitamente era per l'arrivo del Kafar che tutti i curiosi facevano capolino. E spesso e volentieri era solo per dare brutte notizie a Sheera. Magari lei è lì!

Si diressero lì, la Dea Bianca che riuscì  a nascondere le ali, i segni sul braccio e il colore degli occhi senza difficoltà, camminando tra la folla. C'era qualcosa di strano, a lei e Nissa sembrò familiare il suono della tromba che sentirono. Per quale motivo? La risposta venne quando riuscirono ad inoltrarsi tra le prime file: su cavalli eleganti e ben tenuti vi erano tre uomini vestiti di tutto punto e in ordine, occhi chiari, due dai capelli scuri e uno rossiccio, seduti composti con la schiena ritta e un certo portamento.

Li accomunava una spilla d'argento tonda al cui interno raffigurava in miniatura la mappa del Regno Assoluto. Quelli erano Superior. Entrambe le ragazze si guardarono stupite, cosa ci facevano lì? Forse la Dea ne aveva un'idea, specialmente dopo aver notato che fossero proprio vicino alla quercia.

– C'è un'energia anomala qui in questo villaggio.– disse uno dei tre serio.

– Siamo venuti a capire per quale motivo.– continuò un altro.

The Fate of OppositesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora