6.un pomeriggio intenso

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Il giorno dopo a scuola alle 14:00, sono impaziente di uscire per andare ad allenarmi, ma la mia professoressa non ne vuole sapere.

Naturalmente quando ho lei è tutto molto complicato, perchè non sente mai il suono della campanella e quando noi le diciamo che è suonata non ci crede, allora dieci minuti in più in classe.

Dopo qualche minuto arriva Jassie: la collaboratrice scolastica.

《Signora la campanella è suonata già da dieci minuti》 dice con voce paziente.

《Oddio su, su ragazzi muovetevi!》 Esclama la Prof.

Appena usciti vedo subito Daniele.
Sta vicino ad un albero e mi sta cercando.

È sempre bellissimo. I suoi capelli gli incorniciano quel volto perfetto e adorabile.

Una scarica di brividi percorre il mio corpo, solo quando punta quei suoi occhi profondi nei miei, sembra voglia scavarmi dentro, e quando mi rivolge il suo sorriso più dolce, rischio di svenire.

Saluto Jade e mi avvio verso di lui.

《Ciao, scusami per il ritardo la Prof. non aveva sentito la campanella: come sempre》sussurro, mentre lui mi guarda.

《Tranquilla. Andiamo?》mi domanda guardandomi fisso negli occhi.

《Sì certo, dove ci alleniamo?》gli chiedo.

《È una sorpresa》 e con quelle parole si mette a cercare le chiavi del motorino che si trovano nella tasca destra del pantalone della tuta.

Gli sorrido e andiamo in direzione del motorino.

Ad un certo punto sento vibrare il mio telefono e vedo dieci messaggi da mia madre: "Stai attenta", "alle 19 a casa", "mi raccomando" e altri sette messaggi che dicono le stessi identiche cose... eh le mamme un vero stress.

《Tutto bene?》chiede Daniele.

《Si, si certo. È solo mia madre》dico.

《Okay, allora sali》mi dice facendo segno di salire dietro di lui.

《Tieniti a me》mi dice e subito dopo sfecciamo via...

Andiamo per stradine di campagna molto tranquille, sento l'odore della primavera alle porte, la stagione dell'amore, è la mia preferita in assoluto. Si sente il cinguettio degli uccellini e vedo i campi pieni di fiori colorati: sembra la scena di un film. 

Poco dopo Daniele prende un fosso e io mi trovo con la testa sopra la sua schiena, riesco a sentire tutti i suoi muscoli contrarsi, sento il calore del suo corpo e sento una risata che si crea sul suo volto. 

Quando sento il motorino fermarsi ci troviamo in una campagna con una rete da pallavolo e un campo segnato. Ci sono vari palloni come quelli che si trovano in palestra.

È stupendo. Non ho mai pensato di allenarmi in un posto del genere.

《Wow, ma è stupendo qui》sussurro sorridendo.

《Ed è tutto nostro》mi dice forse più felice di me, anche se mi sembra impossibile visto che sono al settimo cielo.

Io e Daniele cominciamo a fare a passaggi come riscaldamento, poi facciamo un po' di addominali e infine iniziamo a fare qualcosa di serio.

《Allora in realtà oggi volevo esercitarti sul muro》mi dice.

《Va bene ma se faccio la schiacciatrice, non servirà a molto》dico un po' confusa.

《No, perchè una brava pallavolista deve saper fare tutto》mi dice lui.

《Va bene da dove cominciamo?》 domando impaziente.

《Vediamo un po' cominciamo dalla posizione》 dice.

Così io mi metto difronte alla rete e lui dietro di me, mi posiziona le braccia a metà rete con le dita ben aperte e distese, poi passa dall'altra parte della rete e me lo ritrovo davanti: c'è solo la rete a dividerci.

Mi manca il respiro, però cerco di concentrarmi su di lui.

《Allora adesso che ti ho messo in posizione, supera la rete con le mani》  mi dice.

Io ci provo e riprovo fino a che il movimento non diventa perfetto, poi decidiamo di provare a murare mettendoci la palla e alla fine esce meraviglioso.
L'allenamento si basa solo su quello e ad un certo punto siamo esausti così ci buttatiamo sull'erba morbida.

《questo posto è magnifico...》 sospiro mentre guarda il cielo.

《È proprio vero》 dice lui.

Per qualche minuto restiamo in silenzio.
Poi lui comincia. 《Quarda quella nuovola sembra un cavallo》

《Nooo, cosa dici. Sembra di più una giraffa》continuo io ridacchiando.

《Sai Stella...》si interrompe.

《Cosa?》 Domando.

《Mi sembra di conoscerti da una vita》continua alla fine.

《Anche a me》 rispondo.

《È come se fosse uno scherzo della natura, ma ogni giorno per molto tempo mi sono sentito sempre fuori posto... e da quando ti ho conosciuto mi sono sentito finalmente al mio posto》 dice con un sorriso stampato sulle labbra.

《Sai a me è sempre sembrato che mancasse una parte di me, ma quando sono con te tu mi completi perfettamente.》confesso infine.

Restiamo in silenzio a guardarci. I suoi occhi fermi sui miei, sembra davvero uno scherzo della natura.

Naturalmente ogni momento che amo deve venire interrotto sempre dalla stessa persona: mia madre.

Prendo il telefono e leggo il messaggio: "tesoro, dove sei finita sono quasi le 19".

Rispondo subito:
"Sto tornando tranquilla"

"Va bene" risponde.

"Ci vediamo tra una decina di minuti" le mando il messaggio e chiudo la conversazione, poi mi rivolgo a Daniele, che stava osservando il cielo.

《Senti scusami ma dovrei tornare a casa》 gli dico.

Lui si alza e mi dice con molta tranquillità:《Allora, andiamo》

Ci siamo messi i caschi e siamo saliti sul motorino, stiamo andando alla stessa velocità di prima, ho riapoggiato la testa alla sua schiena e lo ho circondato con le mie braccia.

Una decina di minuti e siamo a casa.

《Grazie, è stato un pomeriggio fantastico》 gli dico.

《Anche per me, ci vediamo domani!》Esclama.

Si avvicina e mi lascia un bacio sulla guancia, poi sfreccia via salutandomi con un sorriso smaliante.

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