45. partite e sentimenti

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Siamo ancora dentro la classe, e sono passati pochi minuti.

Daniele tenta e ritenta di aprire la porta e io cerco qualcosa che ci possa permettere di scassianarla o qualcosa del genere.

Sono le 17.30 e alle 18 abbiamo la partita, ci sono molte probabilità che rimarremo qui dentro fino a domani mattina, se non troviamo una via di fuga.

《Trovato qualcosa?》Chiede.

《No, niente di niente. I professori non lasciano mai niente a scuola, sopratutto nelle classi》spiego.

《Allora credo che dobbiamo arrenderci》dice sedendosi su una sedia.

Mi prende in giro?

《Ma sei impazzito? Abbiamo una partita importante tra mezz'ora. Dobbiamo muoverci》dico.

《Stella, lo so anche io, però come facciamo a uscire di qui se la porta è bloccata e non c'è niente che la possa aprire?》

《E se usassimo la finestra?》Chiedo.

《Siamo al secondo piano》

《Giusto》

A quel punto mi siedo su una sedia.

E fisso il vuoto.

《Che facciamo?》chiede.

《Non lo so.》

Che possiamo fare in una classe?

Niente di niente.

Solo aspettare che qualcuno ci tiri fuori di qui.

《Facciamo un gioco》comincia.

《Di che tipo?》

《Quello: nomi, cose, città.》dice.

《Va bene》

A quel gioco ero fortissima, quando ero piccola. Ci giocavo molto con mio nonno.

A volte lo stracciavo, altre volte non trovavo la città quindi perdevo.

Anche mio fratello giocava con noi, però perdeva subito quindi si arrabbiava e andava via.

《Lettera F》dice.

Mmm..

《Nome: Francesco, cosa: forchetta, citta: ehm..Firenze》dico.

《Nome: Federico, cosa: ehm.. fresia, città: Fresno》dice.

Dai è divertente, tanto non abbiamo altro da fare.

Questa classe è un incubo per alcuni studenti pensare che noi ci stiamo divertendo.

Più o meno.

《Allora..lettera L》dico.

Ci pensa su poi dice:《nome: Loren, cosa: libro, città: Lanciano》

Bene, tocca a me.

Non mi viene in mente niente.

《Mmm..nome: Lorenzo, cosa: l'orologio, città: Los Angeles》

《Non vale!》dice.

Lo so.

《Cosa? perchè?》

《Hai detto l'orologio, quello inizia per O》dice.

《Ma ci ho messo l'articolo davanti》mi difendo.

Lui ridacchia.

È così bello. Ha il sorriso più bello del mondo.

《Ma la parola non inizia per L》dice.

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