22. Piazza di Spagna

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Vedo un piccolo bambino nascondersi dietro di me.

《Ehi piccolo》dico.

《Ciao》

《Come ti chiami?》Chiedo.

《Max》

È un piccolo bambino che avrà all'incirca cinque o sei anni. È paffutello, con dei bei capelli ricci scuri e occhi azzurri. Ha il viso da angioletto e un nasino a patata, le sue piccole mani sono rimaste aggrappate ai miei pantaloni.

《Max, che stai facendo?》Chiedo. 

《Mi sto nascondendo, io e un mio amico giochiamo a nascondino》

《Vuoi vincere?》Chiedo

《Siiii.》dice lui sorridendomi.

《Vieni》dico.

Lo porto lontano a dove eravamo, vicino ad una porta ampia dove possiamo nasconderci.

《Dove andiamo?》Chiede dopo un po'.

《Vediamo se qui ci trova》dico nascondendomi dietro la porta.

《Non ci troverà mai》dice ridendo.

《Quanti anni hai?》

《Sei》dice. 

Restiamo in silenzio. Quant'è carino questo bambino. Mi ricorda me quando giocavo con papà e Alessio, eravamo piccoli quindi riuscivamo a nasconderci nei posti piú improbabili, peró papà ci trovava sempre. Al ricordo di quei momenti mi nasce un sorriso sul volto. Cosa darei per risentire la voce di papà.

《Stella》dice qualcuno.

《Dani, zitto》sussurro.

《Che sta succedendo?》Chiede.

Ma cosa non ha capito della parola 'zitto'?

《Stiamo giocando a nascondino》risponde il bambino.

Daniele fa una specie di risata zittita dalla mia occhiataccia.

《Va bene》 dice infine.

《Su, piccolo vai a fare tana》dico.

《Siiii》

《TANA》Urla.

《Bravoo》dico abbracciandolo. 

《Un giorno di questi giochi ancora con me?》Chiede. 

《Certo piccolo》dico arruffandogli i capelli. Mi sorride e io ricambio.

《Tu come ti chiami?》Chiede. 

《Stella》dico.

Lui mi abbraccia e corre via.

È così tenero. Intanto Daniele sembra divertito. Gli spunta sul volto un bellissimo sorriso che m'incanta. È il più bello della Terra.

《Ti sei messa a giocare a nascondino, ora?》Chiede Daniele, evidentemente divertito dalla situazione.

《È un bambino》dico.

《Intendo tu》dice. 

《Ho solo aiutato Max》dico.

《Max? Ora lo chiami anche per nome》dice.

Ma che ha? Tutt'un tratto è diventato mia madre?

È un bambino. Ora non posso neanche più aiutare con un bambino?

《Ma che sei geloso?》Chiedo ridendo.

《Di chi? Di quel bambino? Ha sei anni》

《Ha un nome》dico.

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