3.Mi dispiace davvero

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Brandon avvicina la sua bocca al mio orecchio e dice:
<<Vorrei... Andarmene a casa>>
Ci rimango molto male, non che io volessi fare qualcos'altro, ma non pensavo dicesse questo. Dopo di che prende il suo zaino ed esce dalla mia stanza. Dopo circa dieci minuti prendo lo zaino e vado a scuola, ho un corso. Forse Brandon ha ragione, le cose che faccio fuori dall'orario scolastico sono cose non proprio fighe ed interessanti per lui, ma a me piacciono. Mi rilasso facendole, quindi va bene così. Non mi interessa cosa pensa di me Brandon, è lui, in ogni caso, che ci perde. Verso le 20 finisco il corso e torno a casa. Mi faccio la doccia, mi metto il pigiama e mi siedo al tavolo con i miei per cenare. Parliamo del più e del meno, mia madre mi chiede anche come fosse andate con Brandon, io le rispondo che è andata bene, non ho voglia di dirle che è stato uno stronzo perché altrimenti mi farebbe centinaia di domande e non ne uscirei più. Finito di mangiare vedo un film con i miei genitori, subito dopo entro in camera mia e mi metto a letto a leggere. Il libro si chiama "Il giardino segreto" di Frances Hodgson Burnett, uno dei miei preferiti. Finisco di leggere verso le undici e mezza, prendo il telefono e guardo un po' le notifiche di Instagram. C'è una richiesta di amicizia, è da parte di Brandon, l'accetto e osservo il suo profilo. Ci sono molte foto con delle ragazze, in ogni foto non ce n'è una uguale alle precedenti. Scorrendo tra di esse mi scivola il telefono dalle mani cadendomi in faccia. Che fastidio quando succede! Recupero il telefono e facendolo vedo che non volendo ho messo like ad una foto in cui è in costume da bagno. Lo tolgo subito, ma so che ormai gli è arrivata la notifica. Spengo subito il telefono, lo poso sul comodini e cerco di dormire. La mattina seguente è molto nuvoloso, spero non si metta a piovere anche perché sono a piedi oggi. Mio padre fa il doppio turno in ospedale e mia madre è stata chiamata prima per andare a lavoro. I miei desideri vengono arrivati, non piove, per il momento. Arrivo a scuola, vedo Brandon baciarsi con una ragazza diversa da quella di ieri. Sono appoggiati al mio armadietto, devo prendere delle cose quindi dico:
<<Potreste andare a baciarvi da qualche altra parte? Avrei bisogno del mio armadietto>>
<<Ma tu chi cazzo sei?>> Mi chiede la ragazza che stava baciando
<<Sono quella che->>
Non riesco a finire la frase perché Brandon mi precede dicendo:
<<Quella che mi stalkera su Instagram>>
<<Sei proprio uno stronzo!>> Rispondo io lasciandoli perdere e precipitandomi verso il bagno.
E io dovrei fare ripetizioni ad uno come questo? Se lo può scordare! Non ho studiato duramente cinque anni per perdere tempo con un tipo come questo il pomeriggio. Suona la campanella, entro in classe passando il resto della giornata ignorando Brandon. Finite le lezioni esco da scuola per tornare a casa.
<<Vuoi che ti accompagni? Tra poco si metterà a piovere>> Mi chiede Zoe
<<No, non preoccuparti, prendo l'autobus>>
<<Sicura? Guarda che mia madre non si fa problemi ad accompagnarci entrambe>>
<<No, davvero, tranquilla>>
<<Va bene, a domani>>
Dopo di che Zoe sale in macchina e torna a casa. Mi dirigo verso la fermata dell'autobus correndo poiché sta già partendo.
<<Aspettatemi!!>>Urlo io sperando che mi senta qualcuno
Bravissima Emma! Ora ti toccherà tornare a casa a piedi! Ha anche iniziato a piovere!
<<Cazzo!>>
Mi alzo il cappuccio della felpa e mi avvio verso casa. Sono stanchissima e non ho percorso neanche la metà del tragitto. Casa mia è lontanissima dalla mia scuola, non so neanche perché i miei genitori l'hanno scelta se sapeva che distava venti minuti di macchina e quaranta a piedi. Si ferma vicino a me una macchina, inchino leggermente la testa per vedere chi è il conducente e vedo Brandon.
<<Dai entra>> Mi dice lui aprendo il finestrino
Non rispondo, continuo a camminare.
<<Non farti pregare, entra>>
<<Risparmiati la parte del ragazzo preoccupato Brandon>>
A quel punto scende dalla macchina e si avvicina a me bagnandosi da capo a piedi.
<<Mi dispiace per questa mattina, ma...>>
<<Ma cosa? Volevi farti vedere da tutti che prendevi in giro una "povera secchiona", beh, hai ottenuto quello che volevi, adesso lasciami in pace>>
Mi volto dall'altra parte proseguendo il tragitto. Lui mi prende da un braccio e mi tira a se facendomi sbattere contro il suo petto. Mi guarda negli occhi, poi la bocca e poi di nuovo gli occhi.
<<Mi dispiace davvero Emma>>
Mi sembra sincero.
<<Entra in macchina, ti prego>>
Faccio quello che mi dice. L'aria condizionata è accesa, infatti c'è molto caldo. Mette una canzone: Shallow di Lady Gaga e Bradley Cooper. Adoro questa canzone, mi mette una carica assurda.
<<Tell me something girl>> Inizio a cantare io
Lui mi guarda e sorride.
<<Are you happy in this modern world?
Or do you need more?
Is there something else you're searching for?>> Continua poi lui
<<I'm falling
In all the good times I find myself longing for change
And in the bad times I fear myself>>
Arriviamo a casa nel giro di quindici minuti.
<<Ci vediamo domani a scuola>> Mi dice lui
<<Ti aspetto anche di pomeriggio, per le ripetizioni intendo>> Rispondo io scendendo dalla macchina.
Forse Brandon si è davvero pentito, non lo so, spero di sì anche perché il suo atteggiamento di prima era proprio odioso! Entro a casa, mi preparo qualcosa da mangiare e vado a studiare. Mi sta vibrano il telefono, sono dei messaggi da parte di Zoe. "Domani è il tuo compleanno!!"; "cosa vuoi fare?". In realtà non voglio fare niente, al massimo una giornata intera con lei, ma niente di più. Non amo molto le grandi feste, in genere mi annoiano, voglio dire, mi annoiano perché io non bevo quanto gli altri e non bacio chi mi capita davanti, quelli sì che dicono di divertirsi. Le dico di venire a casa per vedere dei film strappalacrime insieme. Stranamente risponde subito "va bene", di solito non fa mai quello che dico, vedremo quindi cosa combinerà questa volta. Finiti tutti i compiti preparo una cenetta squisita per fare una sorpresa ai miei e dopo aver cenato mi faccio una doccia e mi metto a letto senza riuscire a dormire.

Mi fai impazzireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora