Entriamo in casa e vediamo mia madre e la madre di Brandon sedute al tavolo della cucina, stanno bevendo il caffè e stanno ridendo e scherzando. Rimango sopresa da ciò che vedo perché mia madre fino a poco tempo fa non sopportava Brandon e ora non capisco perché abbia invitato sua madre. Appena ci vedono, ci salutano con un sorriso smagliante.
<<Cosa ci fai qui mamma?>> Chiede Brandon a sua madre
Anche lui è abbastanza sorpreso quanto me.
<<L'ho chiamata io dopo aver recuperato il suo numero di telefono, volevo conoscere la madre del meraviglioso ragazzo che ha salvato mia figlia>>
Ecco perché, mia madre ha apprezzato il gesto di Brandon. Mi chiedo se avesse mai imparato a convivere con il fatto che fossi fidanzata con un ragazzo da lei non gradito se Kevin non avesse provato a violentarmi e quindi se Brandon non avesse avuto la necessità di salvarmi. Sono comunque contenta che il loro rapporto sia migliorato e soprattutto che siano cambiati i sentimenti di mia madre nei confronti di Brandon. Ci sediamo anche noi con loro al tavolo e parliamo del più e del meno. Dopo un po' la madre di Brandon riceve una telefonata, risponde e subito dopo esclama furiosa:
<<Mi ha appena chiamata la scuola, dicendomi che per una settimana saresti stato sospeso, che cos'hai fatto? >>
Brandon esita per qualche minuto, poi risponde sarcastico:
<<Niente di che, solo difeso la dignità della mia ragazza>>
<<È colpa mia, ha picchiato un ragazzo che aveva pubblicato il video in cui io baciavo Kevin, ma prima che tu, mamma, possa arrabbiarti, sappi che il padre di Zoe ha eliminato il video>> Intervengo io
<<Non potevi risolverla in un altro modo? Devi per forza picchiare qualcuno?>>
<<Quel qualcuno meritava di peggio, mi hanno interrotto, altrimenti gli avrei fatto di peggio>>
<<La prego signora Fannon, non si arrabbi con Brandon solo perché ha cercato di difendere me, per me vostro figlio ha fatto bene, anzi benissimo>>
Vedo la madre di Brandon calmarsi. Passano altre tre ore e decidiamo di cenare insieme, passiamo una serata abbastanza tranquilla, ci divertiamo e mangiamo molto bene. Verso le undici Brandon e la sua famiglia tornano a casa ed io mi dirigo in camera mia per lavarmi, mettermi il pigiama e andare a dormire. Mi mancava questa atmosfera di tranquillità, mi mancava mettermi a letto senza pensare a Kevin e alle sue mani su di me, mi mancava essere serena e mi mancava l'equilibrio proprio della mia vita. La mattina seguente è una giornata molto bella, il cielo è nitido, gli uccellini volano di qua e di là, eseguendo una spettacolare coreografia e il sole riflette la sua luce sulle finestre della mia stanza. Mi alzo dal letto, infilo le pantofole e mi reco in cucina per fare colazione.
<<Sei pronta per domani?>> Mi chiede mio padre non appena mi vede uscire dalla camera
<<Pronta per cosa?>> Chiedo io non capendo
<<Domani farai l'esame pratico per prendere la patente>>
<<Oh Dio! Me ne ero completamente dimenticata!>> Esclamo io
Sembra passato un sacco dal giorno in cui ho fatto l'esame teorico, invece è passato solo un mese! Non so, tuttavia, se mi sento pronta, ho paura di sbandare, di investire qualcuno o di rompere la macchina. Lascio comunque perdere tutti questi pensieri e mi preparo per andare a scuola. Cerco Brandon per la scuola, ma ricordo che è stato sospeso. Poco dopo vedo arrivare Zoe dall'altra parte del corridoio.
<<Bonjour mon amour!>> Esclama lei abbracciandomi
<<Zoe, mi volevo scusare per come ti ho trattata ieri, tu mi hai comunque aiutata, te ne sono grata>>
<<Non devi neanche scusarti, sai che non mi offendo>>
Le sorrido e poi entriamo in classe. Le lezioni passano velocemente e per fortuna, a differenza di ieri, riesco a concentrarmi. Esco da scuola e vedo che Brandon mi aspetta davanti alla sua macchina, mi vede e sorride. Quanto è bello quando mi guarda in quel modo! Mi precipito verso di lui e, come una bambina che ha appena scoperto che in città c'è un nuovo negozio di giocattoli, lo abbraccio e successivamente lo bacio.
<<Mi sei mancato in queste ore>> Lo informo io
<<Vieni, sali in macchina>>
<<Ho il mio chauffeur allora! Dove mi porta, signore?>> Esclamo io ironica
<<In realtà, tu sarai la mia chauffeur>>
<<Io? Ma per favore! Fai prima a buttare la macchina>>
<<Tua madre mi ha detto che domani hai l'esame per la patente, quindi devi esercitarti per fare una bella figura... E per non rompere tutto>>
<<Davvero, sono un disastro e una causa persa, lascia stare>>
Entro in macchina dal lato del passeggero, ma subito dopo Brandon apre lo sportello, mi prende in braccio e mi fa sedere sul sedile del conducente, ignorando la mia disapprovazione. Lui si siede sul sedile del passeggero e mi dice:
<<Okay, metti in moto, subito dopo metti la prima e quando raggiungi i duemila giri metti la seconda>> Dice lui, indicando il contagiri.
Sembra arabo per me, ma ci provo. Faccio ciò che mi dice e, strano, ma vero, non rompo la macchina. Non pensavo che avrei mai detto una cosa del genere, ma mi piace moltissimo guidare, mi sento indipendente e adulta.
<<Eccoci arrivati a casa, parcheggia qua>>
<<Oh mio Dio! Ce l'ho fatta!>> Esclamo io felicissima
Mi guarda e sorride, subito dopo si avvicina lentamente a me, mi sistema una ciocca di capelli dietro le orecchie e posa le sue labbra sulle mie. Le nostre lingue si incontrano e così anche i nostri occhi quando ci allontaniamo l'uno dall'altro.
<<Sei bellissima>>
Non posso fare a meno di sorridere, poco dopo lui mi sbottona i primi bottoni della camicetta e me la toglie, faccio lo stesso con la sua maglietta, poi però realizzo:
<<I miei genitori potrebbero vederci e poi mi ammazzerebbero>>
<<Però ti voglio adesso>> Controbatte lui malizioso
Mi abbottono nuovamente la camicia, gli lascio un ultimo bacio sulle labbra e scendo dalla macchina.
<<Ci sentiamo più tardi>>
Prima che possa entrare in casa, sento Brandon che esclama dall'interno della macchina:
<<Ti amo!>>
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Mi fai impazzire
Lãng mạnEmma è una ragazza molto tranquilla, studia ogni giorno, frequenta molti corsi extrascolastici, è la prima della classe, non si droga e non beve. La sua tranquilla e serena vita viene completamente ribaltata dall'arrivo di un nuovo ragazzo a scuola:...