In seguito Brandon si avvicina sempre di più a me e mi lascia piccoli baci sul collo. Si sposta successivamente agli occhi e poi alla bocca.
-Fermati. Ordino io, senza prendere però autorità
Lui, infatti, sembra non ascoltarmi. Posa una mano sul mio fondoschiena senza accennare a mollare la presa.
-Dove sei stata così elegante? Chiede molto tranquillamente
-N-Non sono aff-affari tuoi. Cerco di rispondere io.
Si allontana leggermente da me e mi prende la mano, portandomi nella mia camera. Mi fa stendere sul letto, slaccia la cintura con aria autoritaria e la butta sul pavimento, così come la sua maglietta è i suoi pantaloni. Fa lo stesso con i miei vestiti.
-Brandon, fermo.
-Non ti va? Chiede lui maliziosamente
-Mi va, ma non in questo modo, non in questa situazione.
Dopodiché mi alzo dal letto e cerco di rivestirmi. Sento però Brandon prendermi dai fianchi e baciarmi con moltissima passione. Non riesco a cedere e ad allontanarmi, perciò mi concedo a lui.
-Mi sei mancata. Dice Brandon accarezzandomi il viso, facendo cadere il suo corpo robusto sull'altra parte del letto.
Io mi alzo di scatto, prendo i pantaloni e la camicia da terra e li indosso. Ripetendo tra me e me che ho fatto un grosso sbaglio. Non so se lo credo veramente o se mi voglio solamente autoconvoncere. So solo che è stato bellissimo. Eppure non posso cedere tutte le volte che lui si avvicina a me, che lui mi spinge a ricambiare i suoi baci, devo resistere, devo avere la forza di farlo per quanto difficile possa essere.
-Resta qui a letto...Mi prega lui
-Rivestiti per favore. Ordino io severamente
-Che c'è? Ti sei pentita? Mi chiede, soffocando una risata
-In realtà sì, e anche molto, anzi, moltissimo! La prossima volta non cederò, quindi non ti scomodare a venire qui!
-Va bene, vieni tu allora.
Questa sua superficialità mi fa impazzire. Si ricorda che mi ha tradita, vero?
-Perché la prossima volta non vai da Kelly?
Mi fermo un attimo e mi siedo sul letto, coprendo il viso tra le mani. Quella frase mi ha fatto ricordare il bacio che si sono scambiati alla festa. Brandon diventa improvvisamente serio, si avvicina a me e mi accarezza la spalla.
-Vattene. Ordino il asciugando le lacrime.
-Ti amo Emma, ricordo sempre questo.
-Vattene. Ripeto io impassibile.
Fa quello che dico. Si riveste ed esce di casa. -Anche io ti amo. Sussurro a bassa voce. Dopo qualche minuto sento il mio telefono squillare. È Zoe. Le rispondo, ma senza neanche salutarmi, lei mi ordina di venire ad una festa sulla spiaggia domani verso le sei e mezza e di portare un accompagnatore. Io accetto, spinta dalla mia necessità di pensate ad altro, e chiamo Nathan per invitarlo. Lui accetta. Spero tanto che non ci sarà anche Brandon alla festa, anche perché se mi vedesse con Nathan, farebbe una scenata e, peggio ancora, gli sferrerebbe una decina di pugni. Sono ormai le sei e decido di andare a fare una doccia. Appena finisco mi dirigo in camera per mettermi il pigiama e chiamare mia madre. Evito di dirle che oggi è venuto Brandon, non la prenderebbe affatto bene e le do ragione. Verso le otto mi preparo qualcosa da mangiare e guardo un film, il mio preferito: Le pagine della nostra vita. Anche se ogni volta piango oceani, mi piace da impazzire. La mia parte preferita è quella dove i due anziani sono abbracciati, sul punto di morire. È incredibile come siano riusciti ad amarsi per una vita intera, a sostenersi, ad affrontare i momenti difficili e a perdonare le cose che l'altro sbagliava. Queste ultime parole mi fanno riflettere. Forse anche io dovrei perdonare Brandon, forse dovrei far finta che il bacio con Kelly non c'è mai stato, ma continuo a ripetermi e a credere che non sono capace di fare tutto questo, almeno non adesso.
La mattina seguente mi alzo e chiamo, come mi ha raccomandati, mia madre. Parlo con lei per forse un'ora, dopodiché mi metto a studiare. Questa era la ultima ripetizione. Finalmente ho finito di studiare per l'esame e posso rilassarmi anche io. Appena chiudo i libri, ricevo una mail. Apro il computer e vedo che la mail è da parte di una delle università a cui avevo fatto domanda alcuni mesi fa.
"Signorina Slone,
siamo lieti di informarla che è stata accettata per entrare nell'Università Berkeley, in California. Saremo felici di accoglierla nella prima settimana di settembre nelle nostre aule. Cordiali saluti.L'università di Berkeley"
Lascio cadere la matita che avevo ancora in mano e rimango immobile. Dopo qualche minuto realizzo e inizio a saltare e a correre per tutta la casa. Mi precipito poi verso il telefono, digito il numero di mia madre e continuo a gridare e a esultare.
-Tesoro, calma, calma. Cos'è successo? Mi chiede lei
-Okay, okay. Sono stata accetteta per entrare alla Berkeley! Non ci posso credere! Non ci posso credere! Andrò a San Francisco! Non riesco a credere che tutto questo sia vero!
Sento anche mia madre emettere urli di gioia. Ho sempre desiderato andare alla Berkeley, a San Francisco. Mi sembra tutto un sogno. Chiamo anche Zoe per dirle tutto e lei ha la stessa reazione di mia madre.
-Un motivo in più per venire alla festa! Dobbiamo festeggiare! Esclama lei
-Ti do pienamente ragione, una volta tanto.
-Comunque...-Continuo io. - Sai se ci sarà anche Brandon?
-Non lo so e non mi interessa. E non dovrebbe interessare neanche a te, è un capitolo chiuso oramai.
-Sì, giusto...ci vediamo stasera allora. Concludo io mandandole un bacio virtuale.
Emetto un ultimo grido di gioia, dopodiché mi reco in cucina e preparo la colazione: Bacon e uova. Ho voglia di festeggiare sin dalla mattina. Finita la colazione mi dirigo in camera e scelgo cosa indossare. Mi accorgo, però, che non ho un solo costume. Solo ora ricordo di averli dati tutti via alla fine dell'estate precedente. Volevo comprarne di nuovi, ma non ho avuto proprio il tempo.
-Mi servono dei costumi. Dico tra me e me
Frettolosamente mi vesto ed esco di casa. Visito soltanto un negozio e lì compro una decina di costumi. Torno a casa e li lavo tutti, sperando che si asciughino in tempo per la festa. Cerco di più volte di far funzionare la lavatrice e, dopo forse trenta tentativi, ci riesco.
Verso le sei, i costumi sono quasi tutti bagnati, tranne uno. È uno intero fucsia con la schiena scoperta e la scollatura che arriva fino all'ombelico. Non mi sento molto a mio agio, ma almeno ho un costume! Indosso un vestito a sbuffo rosa chiaro che arriva a metà coscia, pettino i capelli ed esco di casa. Vedo Nathan dinanzi alla sua moto. Mi avvicino a lui, lo saluto e saliamo entrambi sulla moto diretti alla festa.
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Mi fai impazzire
RomanceEmma è una ragazza molto tranquilla, studia ogni giorno, frequenta molti corsi extrascolastici, è la prima della classe, non si droga e non beve. La sua tranquilla e serena vita viene completamente ribaltata dall'arrivo di un nuovo ragazzo a scuola:...