11.Non ti riconosco più

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<<Comunque, sei bellissima stasera, Brandon è molto fortunato>>
Faccio una faccia stranita, poi rispondo:
<<Anche tu lo sei, Zoe è una ragazza fantastica>>
<<Sì, ma... Non quanto te>>
Dopo di che si avvicina lentamente a me, mi prende le mani e cerca di baciarmi, mi allontano subito, faccio una faccia scioccata e rientro nel locale. Ma cosa gli è preso? Stava per baciarmi! Stava per baciare la migliore amica della sua ragazza, dovrei dirlo a Zoe? Dovrei dirlo a Brandon? Per il momento decido di mantenere il segreto, aspetto che Kevin la lasci autonamente, se non lo fa allora dovrò dire a Zoe quello che stava facendo. Kevin non merita di stare con una fantastica ragazza come Zoe, se continua a stare con lui soffrirà solamente. Entrata nel locale mi dirigo nel privè, li ci sono alcuni ragazzi, ragazze, Zoe e Brandon. Stanno ridendo una ragione, si vede dalla distanza di un miglio che sono ubriachi.
<<Brandon, Zoe, vi va di tornare a casa?>>
<<Come mai? Ti stai annoiando?>> Mi chiede Zoe
<<Ehm... No, è che sono molto stanca>>
<<Tu e Kevin restate, prendiamo un taxi io ed Emma>> Aggiunge Brandon alzandosi dal divanetto.
Io e Brandon usciamo dal locale, vediamo Kevin ancora lì fuori, appena vede Brandon venire verso di lui si irrigidisce e diventa pallido.
<<Noi ce ne andiamo, buonanotte>>
Kevin emette un sospiro di sollievo, dopo di che saluta Brandon dandogli una pacca sulla spalla. Entriamo in un taxi, Brandon mi mette una mano sulla coscia ed inizia ad accarezzarmi, so cosa vuole fate, ma sono ancora molto turbata da ciò che ha fatto Kevin, prendo la sua mano e la sposto dalla mia coscia. Arriviamo a casa verso le quattro del mattino, sono stanchissima, saluto Brandon con un bacio ed entro in casa. Trovo mia madre in accappatoio aspettarmi davanti alla porta di casa.
<<Signorina, ferma dove sei!>>
<<Mamma, sono stanchissima, voglio solo andare a letto>>
<<No, no, adesso mi ascolti! Avevi detto che saresti tornata verso l'una e invece sono le quattro, che dovrei farti adesso?>>
<<Mettimi in punizione, fa' quello che vuoi, ma lasciami andare a letto ora>>
Non dice più niente, io entro in camera mia e mi butto sul letto, crollo dopo due minuti.

Mi sveglia il rumore delle gocce d'acqua sbattere contro la mia finestra, mi alzo per vedere la situazione fuori e vedo che è tutto allagato, sta diluviando. Ho dormito solamente due ore, sono ancora con i vestiti della festa e puzzo moltissimo, mi faccio, quindi, una doccia, mi spruzzo forse tre chili di deodorante e mi vesto. Mi metto una felpa over-size bianca, un leggins nero e le air force tutte bianche, prendo lo zaino ed esco di casa. Vorrei restare a casa con questo tempo, ma oggi ho un compito importante: Letteratura inglese. Arrivo a scuola verso le sette, saluto mio padre, tiro su il cappuccio della felpa per non bagnarmi i capelli ed entro nell'edificio. Vedo Kevin e Zoe baciarsi affianco gli armadietti. Ma che stronzo che è?! Dapprima ci prova con me e poi fa finta di niente! Sento qualcuno prendermi dai fianchi, mi volto e vedo Brandon, inizia a baciarmi, la sua presenza mi migliora sempre la giornata.
<<Sei pronto per il compito in classe di oggi?>>
<<Compito in classe? Di cosa?>>
<<Non mi dire che non hai studiato>>
Il suo silenzio mi risponde da solo.
<<Cazzo Brandon! Te l'avrò ripetuto forse venti volte!>>
<<Lo so, ma me ne sono completamente dimenticato... Non è che potresti farmi copiare?>>
<<Sì, va bene, ma è l'ultima volta>>
Suona la campanella, entriamo in classe e con noi anche l'insegnante, la signorina Jackson, ci distribuisce i compiti ed iniziamo a svolgerli. Sento Brandon sussurrarmi qualcosa, vuole che gli dica la risposta della seconda domanda.
<<È la c>> Rispondo io cercando di non farmi sentire. Purtroppo non ci riesco, infatti la signorina Jackson mi dice:
<<Signorina Slone, l'ho sentita, la prossima volta ritiro il compito a te e al signorino dietro di lei, Brandon>>
Dopo circa venti minuti sento qualcosa scontrarsi con il mio braccio, mi volto e vedo che per terra che una pallina di carta, la prendo alla velocità della luce e la apro, c'è scritto: Mi mancano solo queste, la sette, la otto e la dieci, potresti scrivermi le risposte? Faccio quello che dice e glielo butto addosso.
<<Signorina Slone! Mi consegni subito il compito e anche lei signorino Fennon! Vi avevo avvisati!>>
Cazzo!
Mi alzo dal posto, mi avvicino alla cattedra e le consegno il compito.
<<La prego signorina Jackson, non lo farò piu>>
Quest'ultima non mi risponde, ritira il compito di Brandon e continua a fare ciò che stava facendo. Esco dall'aula sbattendo la porta. Fantastico! Ora prenderò un'insufficenza! Non poteva andare peggio! Finite tutte le lezioni esco da scuola per rientrare a casa, prima di entrare in macchina Brandon mi raggiunge correndo e mi dice:
<<Emma, mi dispiace tantissimo! Non avevo la minima idea che c'avrebbe scoperti!>>
<<Non fa niente, ma la prossima volta cerca di studiare e di prestare più attenzione alle cose importanti come la scuola piuttosto che alle feste e all'alcool>> Rispondo io salendo in macchina.
<<Di cosa stava parlando quel ragazzo?>> Mi chiede mio padre
<<Ehm, niente...>>
<<Emma, dimmelo, sono tuo padre>>
<<La signorina Jackson mi ha ritirato il compito per averlo fatto copiare>>
<<Che cosa? Ma sei impazzita? Perché l'hai fatto copiare?>>
<<Perché è il mio ragazzo e non volevo che prendesse un voto negativo!>> Esclamo io
<<Il tuo ragazzo?!?! Come il tuo ragazzo? Tu non hai un ragazzo!>>
<<Non l'avevo papà, non l'avevo, ma ora ce l'ho e non intendo lasciarlo per un compito andato male!>>
<<Alla vecchia Emma non avrebbero mai ritirato un compito>> Balbetta lui mettendo in moto.
Forse quello che dice mio padre è vero, ma è la prima volta che mi succede e non credo sia la fine del mondo. Mi sento in colpa per aver parlato a Brandon in quel modo, ma credo che abbia capito che si trattava solamente di nervosismo. Dopo circa venti minuti arriviamo a casa, appena entriamo mio padre racconta tutto quanto a mia madre. Quest'ultima dice praticamente le stesse cosa che mi ha detto mio padre: "Non ti riconosco più" ; "Questo non è un comportamento che la vecchia Emma avrebbe adottato" ecc. Non sopporto quando fanno così. Decido di saltare il pranzo e dirigermi direttamente in camera mia, non mi metto a studiare, lo farò più tardi.

Mi fai impazzireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora