15.Scommessa

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Arriviamo a casa di Brandon e studiamo per forse tre ore. In quelle ore i miei genitori mi hanno tartassato da telefonate a cui non ho risposto. In questo momento io e Brandon siamo sdraiati sul letto, io ho la testa appoggiata al suo petto e sto leggendo, lui sta facendo un cruciverba.
<<Ti va il sushi?>> Chiede Brandon ad un certo punto
<<Sì, ordini tu?>>
<<Sto chiamando>>
Alla fine abbiamo ordinato un po' di Hosomaki, si tratta di un piccolo bocconcino preparato con un rivestimento esterno di alga nori, farcito con riso e con un solo altro ingrediente, che può essere pesce crudo, pesce cotto, verdura o altro, Nigiri, ovvero riso modellato manualmente in forma ovale con sopra una fetta di pesce crudo o cotto o altri ingredienti, il Gunkan, qui l'alga nori avvolge una polpetta di riso, su cui si posano gli altri ingredienti, come le uova di pesce o la tartare di salmone. Verso le sette c'è già arrivato tutto. Mettiamo tutto sul letto, prendiamo le bacchette ed iniziamo a mangiare immettendo alcune pietanze nella salsa di soia o nel Wasabi, ridiamo e scherziamo per tutta la serata, ad un certo punto sentiamo bussare alla porta, Brandon si alza dal letto e va ad aprire, dalla stanza sento delle voci, credo di stratti dei genitori di Brandon, mi dirigo in salotto e vedo lui e i suoi genitori trainare delle valigie.
<<Lei chi è?>> Chiede sua madre non appena mi vede
<<Lei è la mia ragazza: Emma, Emma, loro sono i miei genitori: Jack e Mary>>
<<Molto piacere>> Dico io avvicinandomi a loro e porgendogli la mano
Brandon aiuta i suoi genitori a portare le valigie.
<<Sappiamo quello che è successo, spiegazioni?>> Chiede Mary
<<Ho picchiato un coglione, se lo meritava>>
<<Brandon, modera il linguaggio! E comunque non avresti dovuto farlo, sai cosa sarebbe successo se l'avessi rifatto>> Risponde Jack
<<Signor e signora Fannon, vostro figlio ha picchiato quel ragazzo per difendere me>> Mi inserisco io intrecciando le mie dita a quelle di Brandon
<<Ti stava picchiando?>> Chiede Mary
<<No, però c'ha provato con lei>> Risponde Brandon
Jack e Mary si mettono a ridere, successivamente un'espressione seria ricopre il loro volto.
<<Non è possibile che devi combinare sempre guai! Cos'abbiamo sbagliato per farti diventare così?! Noi volevamo soltanto un figlio normale!Un figlio con i principi che gli abbiamo insegnato noi!>>
<<Ho sentito abbastanza>>
Dopo quelle Brandon si precipita in camera sua sbattendo la porta. Mary ha sbagliato a dire quelle parole, io sono d'accordo con Brandon, non credo che Jack si sarebbe stato zitto sapendo che un ragazzo a provato a baciare la sua ragazza.
<<Mi dispiace dirlo... Ma.. Dovrebbe vergognarsi di aver detto quelle parole>> Aggiungo io andando da Brandon
Appena entro in camera chiudo la porta e lo vedo seduto sul letto a piangere. Mi avvicino a lui e gli accarezzo la schiena per consolarlo.
<<Sono un casino>> Dice lui dopo un po'
<<No, non è affatto vero, tu hai per me pienamente ragione, loro dicono quelle cose perché l'hai fatto anche in passato e quindi pensano a priori che hai torto tu, ma ti vogliono bene>>
<<Loro non vogliono un figlio come me, un figlio irrequieto e viole->>
Non lo lascio finire di parlare perché lo bacio, la mia lingua cerca la sua e la trova. Quando bacio Brandon e quando sto con lui è come se tutti i problemi sparissero, con lui sto bene e non potrei chiedere di più in una relazione. Dopo qualche ora Mary entra in camera e ci dice:
<<Vi va di venire di là in salotto a parlare?>>
Io e Brandon ci guardiamo, subito dopo facciamo cenno di sì con la testa e seguiamo Mary nel salone, lì troviamo Jack seduto sul divano, ci sentiamo accanto a lui e ci prendiamo la mano.
<<Brandon, mi dispiace per quello che ho detto prima, è stata la preoccupazione mia nei tuoi confronti>>
<<Preoccupazione di cosa? Di non rispettare i tuoi stereopiti di "figlio perfetto"?>> Chiede lui sarcastico
<<Di sapere che verrai bocciato e che intraprenderai una cattiva strada>>
<<Accetto le tue scuse riguardo quello che hai detto prima e sono disposto a fare pace con voi, ma sappiate che, se dovessi tornare indietro, non esiterei due volte a picchiare quel verme>>
Brandon dice quelle parole con tanta rabbia che mi fa riaffiorare il ricordo di questa mattina, lui che prende a botte Kevin. Per fortuna Brandon chiarisce con i suoi genitori. Sono ormai le undici e decidiamo tutti quanti di andare a letto. Mi sveglio verso le tre del mattino, non riesco più a dormire, mi alzo dal letto e vado a prendere un bicchiere d'acqua, sul bancone della cucina vedo che il telefono di Brandon sta vibrando, decido di non guardare chi è per rispetto della sua privacy. Mi avvicino, dunque, al frigo, prendo una caraffa di vetro con all'interno l'acqua  e la verso in un bicchiere. Finito di bere vedo che il telefono di Brandon sta ancora vibrando. Forse è qualcosa di importante. Penso tra me e me. Mi avvicino al telefono, lo prendo e lo accendo. Vedo che i messaggi sono da parte di un certo David e dicono:
Ehi amico non sai che figa mi sono portato a letto stasera! Aggiornamenti sulla biondina?
Che vuol dire "aggiornamenti sulla biondina?" Leggo i messaggi precedenti per scoprirlo.
Brandon:Oi David
David:Dimmi
Brandon:Oggi vado a casa della biondina
DavidPerché?
Brandon:Per "fare ripetizioni", in realtà fare qualcos'altro.
David:Fidati di me, quella è troppo seria per fare queste cose, provaci con l'amica, Zoe
Brandon:Nah, non è il mio tipo e comunque nessuno mi resiste.
David:Nessuno tranne lei
Brandon:Quanto vuoi scommettere che nel giro di una-due settimane me la porto a letto?
David: Sfida aperta.
Questi messaggi risalgono effettivamente a qualche settimana fa, non posso credere che quello che c'era tra noi era tutto finto, falso, programmato, tutte le parole che mi ha detto, le cose che mi ha mostrato non erano niente. Io mi sono concessa a lui perché lo volevo, perché pensavo fosse la persona giusta, ma per lui sono stata solo un premio, una scommessa. Inizio a piangere a dirotto, Brandon mi sente ed arriva in salotto, appena mi vede si avvicina a me, mi mette una mano sulla spalla, ma io mi allontano di scatto.
<<Che succede?>>
<<Succede che sei soltanto un donnaiolo bastardo>>
Dopodiché lascio il telefono, ancora acceso, sul tavolo ed esco di casa sbattendo la porta.

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