16.Lo odio

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Sta piovendo a dirotto, l'acqua mi cade si scontra contro di me e il freddo invade tutto il mio corpo, le macchine passano in mezzo alla strada, ma io sto lì, ferma, senza muovere un muscolo, questa qui è la sensazione più brutta che abbia mai provato in vita mia, è come se tutte le fibre del mio corpo cedessero, come se il mio cuori si fermasse e il mio cervello non riscisse più a produrre informazioni e pensieri sensati. Leggendo quei messaggi è come se mi avessero uccisa, è come se mi avessero conficcato una lama dritta nel cuore.
<<Le serve aiuto?>> Mi chiede un signore dentro un'auto, si è fermato dinnanzi a me.
<<Sì, grazie>>
Rispondo io sapendo in auto.
So che non dovrei accettare i passaggi dagli sconosciuti, ma indosso soltanto una maglietta a maniche corte e un pantaloncino del pigiama, fa freddissimo e se dovessi rimanere un altro po' qui fuori rischierei di ammalarmi.
<<Mi può portare a casa dei miei genitori? Deve andare sempre dritto e poi svoltare a destra>>
<<Certamente. Come mai una ragazza come te sta in mezzo alla strada alle due di notte in pigiama?>>
<<Non... Non ne voglio parlare>> Rispondo io ripensando a tutto ciò che è accaduto poco fa. Arriviamo a casa dopo circa quindici minuti, ringrazio il signore, scendo dalla macchina e busso alla porta di casa. Viene ad aprirmi mia madre ancora assonnata. Appena mi vede rimane a bocca aperta e quasi si mette a piangere, io lo sto già facendo.
<<Mamma, ti prego, aiutami...>> Le dico io abbracciandola.
Mi era mancata, mi era mandato il suo odore, i suoi abbracci, il suo sorriso. Entro in casa e mi siedo a tavola mentre mia madre mi prepara una cioccolata calda. Poco dopo entra in cucina anche mio padre che, appena mi vede, ha la stessa reazione di mia madre.
<<Che succede?>> Mi chiede lui stringendomi in un forte abbraccio
Racconto tutti ai miei genitori, adesso odiano Brandon più di prima ed anche io lo odio. Dopo un po' vado a farmi una doccia e torniamo tutti a letto, io però non riesco a dormire. Mi sveglio verso le sei e mezza per andare a scuola, indosso velocemente una felpa, un paio di leggins, le mie adorare sneakers, mi lavo i denti ed esco di casa. Arrivata a scuola mi dirigo direttamente in classe, è vuota e posso sfruttare quest'occasione per stare un po' da sola. Poco dopo però Brandon entra in classe e si avvicina a me. Io mi alzo in piedi per andare via, ma vengo bloccata da lui.
<<Lasciami>> Gli ordino io
<<Ti prego, ascoltami>>
<<Ho detto lasciami!>> Esclamo fredda come il ghiaccio
<<Non è come pensi tu>>
<<Ah no? Quindi non hai scommesso con il tuo amico David che nel giro di poche settimane mi avresti portata a letto?>>
<<Sì, cioè no... Questo era prim->>
Brandon non finisce la frase perché suona la campanella, tutti entrano in classe e prendono posto. Ma quando finisce questa giornata?? Appena torno a casa mi siedo a tavola per pranzare e vedo mia madre un po' nervosa.
<<È tutto okay?>> Le chiedo io
<<In realtà no, ieri non volevo dirtelo perché eri distrutta, ma...>>
<<Ma cosa?>>
<<Quel ragazzo ti ha usata, ti sei fatta trattare come una->>
<<Non c'è bisogno che me lo dici! So esattamente come mi ha trattata, ma se me lo ricordi non mi aiuti affatto>>
<<So cosa provi per lui da come ti sei comportata l'altro giorno a cena e quindi so anche che saresti disposta, non ora ma magari tra un po' di tempo, a perdonarlo>>
<<Non intendo farlo! Non intendo farlo non solo perché mi ha fatto molto male, ma anche perché, essendo per lui solo una scommessa, non mi vorrebbe lui>>
Ed era vero, perché se anche io avessi voluto perdonarlo lui forse non avrebbe più interesse per me, forse in questo momento starà già addescando la sua prossima vittima. Vado in camera mia per studiare, poco dopo vedo che mi stanno arrivando alcuni messaggi da parte di Brandon.
Ehi, ti prego ho bisogno di parlarti.
So che ti ho ferita, ma non è come sembra.
Non rispondo, che vuol dire "non è come sembra"? È sicuramente come sembra, lui ha scommesso con un suo amico di farmi perdere la verginità e c'è riuscito, non c'è altro da aggiungere. Finito di studiare mi stendo sul letto, poco dopo sento il mio telefono squillare, è Zoe.
<<Ciao>> Dico io rispondendo alla chiamata
<<Super notizia: Stasera c'è l'inaugurazione del locale di Brandon>>
Mi sono completamente dimenticata di parlare a Zoe della nostra rottura!
<<Non ci vado>> Rispondo io subito dopo
<<Come non ci vieni? È l'inaugurazione della discoteca del tuo ragazzo e poi ho bisogno di un po' di compagnia, da quando mi sono lasciata con Kevin mi sento molto sola>>
<<Zoe, non te l'ho ancora detto, ma io e Brandon... Sì, insomma, io e Brandon ci siamo lasciati>>
<<Come vi siete lasciati? Perché?!>>
<<Lui...>> Mi fermo e alzo la testa per trattenere le lacrime, poi continuo.
<<Lui aveva fatto una scommessa su di me: "La porterò a letto entro una settimana">>
<<Ma che coglione!>> Esclama Zoe
Io e Zoe parliamo per altre due ore, lei cerca di consolarmi, di farmi ridere e di parlare d'altro, ma il mio pensiero è sempre Brandon, mi manca, so che ci siamo lasciati da solamente un giorno, ma mi manca come l'aria, tutte queste settimane le ho passate con lui e sono stata bene e sapere che tra me e lui non c'è stato e non c'è tutt'ora nulla mi ferisce.
<<Sai che ti dico?>> Dice Zoe prima di chiudere la chiamata
<<Cosa?>>Chiedo io curiosa
<<Secondo me stasera dovresti venire alla festa, metterti il vestito più sexi che hai e far morire di gelosia Brandon>>
<<C'ho già provato quando non eravamo ancora fidanzati e non è finita bene>>
<<So cos'ha fatto, ma stavolta cerca di non far picchiare nessuno a Brandon>>
Mi metto a ridere dopo quelle parole. Poi Zoe continua:
<<Allora, ci stai?>>
All'inizio esito, poi rispondo sicura di me stessa:
<<Ci sto, facciamo ingelosire quello stronzo>>

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