6.Ci sei riuscita

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Urlo con tutta la forza che ho, ma lui continua a fare quello che sta facendo finché non arriva Brandon. Quest'ultimo entra nella nostra stessa stanza con la ragazza di prima, appena mi vede un'espressione furiosa si stampa sul suo volto. Si dirige verso Joe, gli stacca le mani da me, lo butta per terra, si mette a cavalcioni su di lui e inizia a tirargli pugni. <<Ti ha detto di lasciarla, brutto bastardo!>> Esclama lui senza mai smettere di picchiarlo. Gli avrà dato almeno una ventina di pugni, mi alzo di scatto e cerco di fermarlo.
<<Basta così Brandon>>
Lui, però, non mi ascolta quindi ripeto:
<<Brandon, basta! Così lo ammazzi!>>
I ragazzi seduti sul divanetto restano immobili, non muovono un muscolo bruciati dalla droga e dall'alcool. Dopo qualche minuto Brandon smette di picchiarlo, Joe ha il viso completamente ricoperto di sangue, gli ha rotto il naso e probabilmente fatto un occhio nero. Mi prende per mano e mi porta via lasciando in quella stanza la ragazza che si era portato dietro. Entriamo in macchina e cala il silenzio. Apprezzo quello che ha fatto Brandon, apprezzo il fatto che mi abbia difesa, ma non mi aspettavo quella reazione, un semplice conoscente o amico non avrebbe reagito in quel modo dandogli forse una cinquantina di pugni. Mette in moto la macchina e mi partiamo. Non prende la strada di casa, non so dove stiamo andando, ma non voglio dirgli niente. Arriviamo davanti ad un supermercato.
<<Aspetta qui>> Mi dice lui scendendo dalla macchina.
Rientra dopo qualche minuto, ha una busta in mano, non riesco ad intravedere il contenuto. Dopo circa venti minuti arriviamo in spiaggia, scende dalla macchina e prende la busta dai sedili posteriori, scendo anche io dall'auto e lo seguo. Arriva sul bagnasciuga e si siede lì, lo faccio anche io, apre la busta e prende due birre, me ne porge una dopo averla aperta e inizio a berla.
<<Hai fatto una cazzata prima, lo sai, vero?>> Dice lui dopo un po'
<<Certo che lo so, so che mi sono comportata come una stupida ragazzina. Io volevo... Volevo farti ingelosire e non so neanche il perché>>
<<Ci sei riuscita>>
<<A fare cosa?>>
<<A farmi ingelosire. La mia reazione è stata impulsiva e in un certo senso anche un po' esagerata, ma è stato più forte di me, vedere quel bastardo che ti toccava e baciava contro la tua volontà mi ha fatto infuriare. È salita in me una rabbia assurda che non sono riuscito a controllare>>
<<Grazie>> Gli dico io con tutta la sincerità del mondo
<<Vuoi fare il bagno?>> Chiede lui dopo un po'
<<Adesso?>>
<< Sennò quando, domani?>>
<<Sarebbe comunque da pazzi dato che siamo ad ottobre>>
Successivamente lui si alza in piedi e mi porge la mano. Metto da parte la mia razionale preoccupazione per il freddo e mi alzo in piedi, mi tolgo la sabbia dal vestito e mi tolgo le scarpe. Inizia a togliersi tutti i vestiti apparte l'intimo e si precipita in acqua.
<<È bellissima, muoviti!>> Mi urla lui ridendo
<<Potresti girarti?>> Chiedo io imbarazzata.
Fa quello che dico, dopo di che mi tolgo il vestito ed entro in acqua. È ghiacciata!
<<Sono entrata, puoi girarti>>
<<Bella, vero?>>
<<Sì, ma è congelata>>
<<Ci si abitua>>
<<Vuoi fare un gioco>> Continua poi lui
<<Quale?>>
<<Facciamo a gara, andiamo più lontano possibile e poi vediamo chi arriva più a riva, ci stai?>>
<<Va bene, ma ti avviso: Sono molto competitiva>>
<<Correrò questo rischio>>
A quel punto iniziamo a nuotare il più lontano possibile, ci riposiamo due minuti per riprendere fiato e iniziano a nuotare più veloce che possiamo. Mi sta superando così decido di barare, mi avvicino a lui, lo afferro per un piede e lo tiro indietro, io continuo a nuotare.
<<Imbrogliona! Sto arrivando a prenderti>> Urla lui ironico
Nuoto più veloce che posso fino a raggiungere la riva, mi alzo in piedi intenta a dirigermi sulla spiaggia. Brandon, però, mi ferma prima che possa farlo, mi prende dai fianchi e mi tira a sé. Iniziamo a ridere, cerco di prendere fiato e di scappare, ma con futili tentativi. Smettiamo di ridere e ci guardiamo negli occhi, sono così belli, così profondi, mi accorgo che ho le mani posate sul suo petto. Guarda la mia bocca ed io guardo la sua. Rimaniamo in quella posizione per forse due minuti, non riesco a staccarmi da lui e credo valga lo stesso per lui. Brandon si avvicina sempre di più a me. Le nostre labbra si toccano, iniziamo a baciarci lentamente, gli metto le mani nei capelli ed inizio ad accarezzarli dolcemente. Non credo esistano parole per descrivere quello che sto provando adesso:Gioia, felicità, benessere, tutte quest'emozioni in questo momento fanno parte di me. Vorrei che questo bacio non finisse mai.

Mi fai impazzireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora