14.Essere lurido

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Mi svegliano i piccoli baci di Brandon sul mio viso, apro gli occhi e sorrido.
<<Buongiorno biondina>>
<<Che ore sono?>> Chiedo io stiracchiandomi
<<Otto e trenta>>
<<Va bene>> Rispondo io cercando di riaddormentarmi, poi realizzo:
<<Come le otto e mezza?! La scuola!>>
Mi alzo di scatto dal letto, mi rimetto la gonna e la camicetta, che cambierò sicuramente facendomi portare qualcosa di più idoneo da Zoe dato che non ho voglia di tornare ancora a casa, e lancio i vestiti a Brandon.
<<Amo quando fai così>> Mi dice Brandon ridendo
Nel giro di dieci minuti siamo entrambi pronti, arriviamo a scuola, lì vedo la macchina di Zoe, ha detto che lì avrei trovato un jeans ed una maglietta. Entro in macchina ed inizio a cambiarmi, intanto Brandon si toglie la giacca e la mette dinnanzi al finestrino per non far vedere a nessuno che mi sto cambiando. Appena finisco di prepararmi esco dalla macchina e corro in classe prendendo, però prima, i libri dall'armadietto, mi scuso per il ritardo con l'insegnante e prendo posto. Che fatica! È ora di pranzo, ci dirigiamo, quindi, in mensa, prendiamo i vassoi e li riempiamo di cibo e scegliamo il tavolo a cui sederci.
<<Ma che hai fatto questa mattina?>> Mi chiede Zoe
<<Lasciamo stare che è meglio... Piuttosto, come va con Kevin?>>
<<Lo vedo distante, forse la causa è lo stress>>
<<Sì, lo stress, come no>> Mormoro io
Subito dopo quelle parole vedo  Brandon e Kevin dirigersi verso il nostro tavolo. Kevin non smette di fissarmi un secondo. Che urto! Da un bacio a Zoe e si siede accanto a lei.
<<Come va ragazzi?>>
Non rispondo, non ho voglia di rivolgere una sola parola a quel verme.
<<Emma, è tutto okay?>> Mi chiede Brandon vedendomi nervosa
<<Lasciala stare, avrà sicuramente il ciclo>> Mi precede Kevin..
Dopo quelle parole esplodo.
<<In realtà, caro Kevin, sono nervosa perché sei un ipocrita bugiardo>>
<<Emma!>> Esclama Zoe
<<Di cosa stai parlando?>> Mi chiede Brandon
<<Zoe, andiamo via di qui>> Dice in seguito Kevin
<<No, no, Zoe deve ascoltare... Il tuo caro ragazzo, alla festa, mi ha detto testuali parole:Brandon è fortunato ad averti, sei meglio tu che Zoe e subito dopo ha provato a baciarmi>>
Vedo una lacrima scendere sul viso di Zoe, la quale subito dopo tira uno schiaffo a Kevin e scappa via. Cerco di raggiungerla, ma sento Kevin urlare, Brandon lo sta prendendo a pugni.
<<Brutto bastardo>> Gli urla Brandon
Ci sono ragazzi che cercano di fermarlo ed altri che fanno video e foto. Mi precipito verso Brandon e, con molta difficoltà, lo allontano da Kevin. Usciamo noi due fuori in cortile, dopo di che lui mi chiede furioso:
<<Perché cazzo non mi hai detto prima che quel bastardo ha provato a metterti le sue luride mani addosso!?>>
<<Perché pensavo che Kevin avrebbe lasciato Zoe subito dopo e perché sapevo come avresti reagito>>
<<Questa è la reazione appropriata!>>
<<Ehi, ehi, lo so, l'avrei fatto anch'io se fossi stata al posto tuo, ma adesso calmati, okay?>> Lo conforto io cercando di farmi guardare negli occhi.
<<Mi da enorme fastidio che quell'essere lurido ha provato ad averti>>
Non dico niente, avvicino le mie labbra alle sue e lo bacio. Poco dopo gli dico che devo andare da Zoe, in questo momento, più che mai, lei ha bisogno di me. La cerco in tutta la scuola, dopo circa cinque minuti la trovo in bagno, si è chiusa in una delle due cabine.
<<Zoe, sono Emma, apri>>
<<Non ho voglia di parlare>>
Mi volto appoggiando le spalle alla porta della cabina e mi siedo per terra davanti ad essa.
<<Zoe, è meglio così, Kevin non ti merita, non merita le tue lacrime>>
<<Io lo amavo...>> Risponde lei piangendo
<<Quello non era amore, era affetto, tra qualche giorno avrai già dimenticato tutto>>
<<Sto comunque male, sto male perché c'ha provato con te, con la mia migliore amica, con te che sei come una sorella per me, mi ha solo usata per arrivare a te, non gli sono mai interessata, tutte le parole erano soltanto parole al vento>>
<<Zoe, mi fa molto male sentirti piangere, mi si spezza il cuore, ti prego fammi entrare così ti abbraccio>>
Apre la porta e si precipita verso di me per abbracciarmi. Percepisco il suo dolore, la sua tristezza, è come se provassi le sue stesse sensazioni. Nei momenti più brutti dalla mia vita lei c'è sempre stata, è stata per me una spalla su cui piangere, come una zattera in un oceano, è stata il mio punto d'appoggio, il mio punto di forza e, qualche volta, anche il mio punto debole. Quello che ha fatto Kevin è una cosa bruttissima e la cosa più brutta è che non provava niente per Zoe, era soltanto un mezzo per arrivare a quello che, sfortunatamente, realmente voleva.
<<Mi faccio venire a prendere>> Mi informa Zoe
Successivamente mi da un bacio sulla guancia ed esce dal bagno. Finite tutte le lezioni rimango un po' di più in cortile per aspettare che Brandon esca dall'ufficio della preside.
<<Com'è andata?>> Gli chiedo io avvicinandomi a lui
<<Di merda, una settimana di sospensione e in più ha chiamato i miei genitori, stanno tornando in città>>
<<Se è per lezioni posso continuare a darti ripetizioni e darti i miei appunti>>
<<Non è per quello, nella scuola precedente ho combinato un sacco di casini e i miei genitori mi hanno spostato in questa scuola>>
<<Hanno anche detto che se avessi continuato ad essere una testa calda mi avrebbero spostato nuovamente>> Continua lui
<<Vedrai che cambieranno idea, ci parlerò anche io se sarà necessario>>
Gli prendo il viso tra le mani e le nostre labbra si incontrano.
<<Cambiare scuola significa cambiare e quindi anche... Anche perdere te>>
<<Non mi perderai, non devi preoccuparti, io sarò sempre al tuo fianco, qualunque cosa accada, d'accordo?>>
<<Sì, ora andiamo a casa>>
Sistema il suo zaino su una spalla, mi prende la mano ed entriamo in macchina. Anche a me spaventa molto perdere Brandon, ma sono convinta che il nostro amore supererà quest'ostacolo. Amo Brandon, lo amo da impazzire e anche se dovesse andare in capo al mondo io sarò lì con lui e lui con me, sempre.

Mi fai impazzireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora