Oramai è passata una settimana dal giorno in cui ho ferito Archel e fatto conoscenza di Gidan, che dopo averlo attaccato mi aveva apparentemente cacciata dal suo Mind World, forse era meglio così ma una parte di me voleva sapere di più riguardo a lui e al suo sadico mondo.
Il professor Foracis, nel frattempo, ci sta spiegando le diverse doti che potremmo scoprire di avere durante l'anno scolastico.-Quelle che vi ho appena spiegato erano le doti "positive" e, come tutti sappiamo, tutto ha una nemesi, perciò ora vi elencherò le doti più "pericolose"- l'ometto si gira verso la lavagna, cancella con un gesto tutto quello che aveva scritto fino ad ora, e con un gesso scrive a grandi caratteri il primo nome: i Mutatori.
-I mutatori sono stregoni molto pericolosi, posso assumere qualsiasi, e sottolineo "qualsiasi", forma loro vogliano: un albero, un loro amico..- fa una pausa. -Un vostro amico.
Il silenzio della classe si trasforma in un brusio che mano a mano cresce di intensità, il professore colpisce la cattedra con il palmo della mano facendo rimbombare il colpo per tutta l'aula, il brusio cessa e lui si aggiusta il polsino della giacca color smeraldo.
-Come vi dicevo sono molto pericolosi, questa dote è più comune riceverla se si appartiene alle magie dell'acqua e dei metalli, ma anche nella magia dell'oscurità ci sono parecchi casi.
Mentre mi concentro sulle parole del professore e prendo appunti, accanto a me sento una risatina, quando mi volto due ragazze dei Waterbender fissano nella mia direzione ma capisco di non essere io l'interessata perchè Archel accanto a me si irrigidisce, come fa sempre quando si sente a disagio.
È la prima volta che mi accorgo che qualche ragazza è interessata a lui, fin ora ero troppo concentrata a cercare di dare una spiegazione al mio attacco violento e a preoccuparmi che non mi succedesse mai più; effettivamente Archel è un bellissimo ragazzo, nonostante sia un po' impacciato e timido ma io questo suo carattere lo trovo adorabile, ora che non ha più il cerotto sulla guancia il suo viso ha ripreso colore e vitalità.-Hai fatto colpo!- gli sussurro all'orecchio, lui mi guarda schifato e scuote la testa, faccio una risatina e poi torno a guardare le due ragazze.
Ma stavolta non mi sento a mio agio perchè mentre le guardo parlare di lui e rivolgergli sorrisetti, il mio intestino si contorce fastidiosamente e mi viene un po' di nausea.
"Che diavolo mi succede?" Penso "Non sarò mica gelosa di.. di Archel?!"
Scaccio subito quel pensiero dalla mia testa e torno ad ascoltare il professore che nel frattempo ha scritto un altro nome alla lavagna, ma questo stavolta lo conosco bene.-Gli Incantatori.- dice voltandosi a guardare la classe.
Trattengo a stento un urlo serrando le labbra e irrigidisco la mia presa sulla penna.
-Gli Incantatori sono molto più pericolosi dei Mutatori e dei Discordi. Sono in grado di entrare nella mente delle persone e di comandarla a loro piacere oltre che utilizzare poteri psichici.
Mi tornano in mente tutte le parole di Gidan, il suo sorriso sfacciato e il fiato caldo sul mio viso quando mi aveva rivelato che sarei rimasta imprigionata nel suo Mind World, che tutte le notti rivedo nei miei incubi.
Mi accorgo che il professore si è limitato a dire questo sugli Incantatori, senza accennare ai Mind World e al fatto che portano alla follia altri maghi per acquisirne il potere, il che mi fa pensare che dietro a tutto questo ci sia molto di più.-E per ultimi, ma non meno importanti..- la voce del professore si incupisce e sulla lavagna spunta il quarto nome, questa volta scritto in rosso: i Distruttori.
I candelabri sulle nostre teste abbassano l'intensità di luce e la stanza si fa più buia, creando un'atmosfera da brividi; quando leggo la parola mi sento mancare l'aria e non riesco a staccare gli occhi dalla scritta rosso sangue.
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Mind Worlds (in revisione)
FantasyPer Nako Ukinowa sta per cominciare il terzo anno all'accademia per maghi Heavenrose, dove, negli anni scorsi, ha imparato a maneggiare il suo elemento dominante, la terra, e dove ora spera di scoprire quale fra tante è la sua dote. Ma qualcosa di...