Delly's POV
Mi sveglio, un raggio di sole mi scalda la pelle.
Apro gli occhi, beandomi di ciò che vedo.
Thom è steso accanto a me, i capelli scompigliati e gli zigomi sotto gli occhi ancora più evidenti per via della mano sotto la guancia.
Senza far rumore, mi alzo da letto.
Vado in cucina, in pigiama, e inizio a preparare la colazione.
Mi metto ai fornelli, prendendo dal frigo le uova per una frittata.
Rompo quattro uova circa, abbastanza da fare una frittata abbastanza grande per sfamare due persone.
Appena finisce di cuocersi, la guarnisco con cioccolata spalmabile e fragole.
A Thom piacciono molto le fragole, l'altra sera mi raccontava della sua infanzia e il particolare delle fragole mi ha attirata molto.
Crescevano in una piantina dietro casa e sua madre, quando erano abbastanza grandi, le metteva in quattro ciotole diverse per poi portarle su un vassoio al marito e ai tre figli.
Thom spesso mi racconta di quando era piccolo, ma non con tristezza.
È più nostalgia.
Ho deciso quindi di preparargli una bella colazione, con le fragole per vederlo felice.
Prendo una specie di vassoio dalla credenza, metto su di esso due piatti con la frittata e due tazze di caffè.
Pian piano arrivo in camera, facendo attenzione a non rovesciare tutto.
Lo chiamo piano, cercando di svegliarlo il più dolcemente possibile.
Impiega qualche secondo ad aprire gli occhi.
-Giorno Didi- dice sorridendo.
Guarda poi il vassoio e, anche se sono lontana, scorgo nei suoi occhi un barlume di gioia.
-Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere- dico sorridendo, sentendo le guance arrossarsi.
-Grazie amore- dice Thom, quasi commosso.
Ha capito, il mio pensiero dietro a questa colazione.
Ci sediamo sul letto, gustandoci la colazione.
Insieme andiamo poi a lavare le stoviglie sporche.
Successivamente ci vestiamo e, non prima di aver svegliato Blake, usciamo di casa mano nella mano.
Ci avviamo per le strade del distretto, ormai abbastanza abitato, diretti da Peeta in panetteria.
Incontriamo per strada Aida e Adele, che stanno bevendo un caffè in una specie di locanda.
Ci salutano affettuosamente, baciandoci sulle guance.
Decidiamo poi di dirigerci tutti assieme in panetteria.
Nella camminata fino a lì, parliamo del più o meno.
Adele ci racconta come sta andando con mio fratello e Aida, invece, è più silenziosa del solito.
Con uno sguardo le chiedo se c'è qualcosa che non va, ma lei scrolla le spalle tornando poi ad ascoltare la gemella.
Arriviamo alla panetteria e, dal vetro della porta, vedo l'espressione felice di Peeta.
Lui è sempre solare e quasi sempre ha un sorriso cortese stampato in faccia.
È così diverso dal Peeta che ho incontrato al distretto 13, un ragazzo pieno di rabbia e di odio.
Sono così gioiosa di vedere il suo sorriso, per me è come un fratello e se sta bene sono felice.
Entriamo tutti assieme, salutando sonoramente il ragazzo del pane.
-Giorno ragazzi!- dice lui, con un tono entusiasmato.
-Ciao Peeta! Come va?- dice Adele, avvicinandosi al bancone.
Dopo aver appreso che il ragazzo sta "Benissimo", ordina dei biscotti.
Aida aggiunge alla lista 6 pasticcini, posati in bella vista nella vetrata apposita per vedere i prodotti.
Thom ordina del pane e dei biscotti alla cannella, pagando poi per entrambe le ordinazioni fatte.
-Ragazzi stasera siete invitati a casa mia e di Katniss, portate pure Blake eh!- dice Peeta, estremamente entusiasmato per chissà quale ragione.
Ha un comportamento bizzarro, come un bambino quando deve dire qualcosa ai genitori.
qualcosa di cui è estremamente felice e soddisfatto.
Incrocio il suo sguardo.
Nei suoi occhi c'è un'immensa felicità.
Non ne so ancora il motivo, ma so che sicuramente sarà noto alla cena di stasera.Aida's POV
Adele e io, dopo esser passate in panetteria, torniamo a casa.
Iniziamo a scegliere i vestiti per la cena di stasera, abbinandoci poi un paio di scarpe e acconciature complicate.
È quasi ora di pranzo, quando finiamo di scegliere il tutto.
Adele cucina da mangiare, mentre io apparecchio.
Spesso fa una battuta, alla quale rispondo ridendo.
Da quando sta con Blake, è molto più felice.
E sono contenta di ciò.
Negli ultimi giorni sto pensando a cosa voglio fare della mia vita.
Sicuramente nessuno mi amerà come Blake ama Adele.
Non starò in casa a badare a degli ipotetici figli che potrei avere in futuro.
Sono arrivata a pensare di ricominciare a studiare, per diventare infermiera.
Nel 13, durante la ribellione, aiutavo durante il pomeriggio in ospedale.
Facevo esami del sangue, portavo cartelle cliniche in giro e aiutavo i dottori.
Non ho continuato il percorso, date le spese che al tempo non potevo sostenere.
A persone come Rosalie è stata concessa una borsa di studio.
A me invece, una studentessa con la passione dell'infermieristica, non è stato dato nulla.
Ci ho messo quasi subito una pietra sopra, pensando fosse stupida come cosa.
Adesso invece rimpiango la mia scelta di mollare tutto.
Ho aspettato fino ad oggi, per comunicarlo a mia sorella.
Ma non me sono convita.
Il motivo?
La lontananza da casa.
Dovrei trasferirmi a Capitol City, e ciò mi spaventa.
Andare da sola lì, costruirmi una vita laggiù finchè non sarò pronta per tornare qui.
E quando tornerò, sarò infermiera.
O meglio, magari sarò medico.
Ho deciso.
Ci metto una decina di minuti, per decidere come dare la notizia alla mia gemella.
Non siamo mai state lontane.
Alla fine penso che, il modo migliore per dirglielo, sia andare direttamente al punto.
-Ade...- dico, attirando la sua attenzione.
-Che succede Adi?- mi dice, avvicinandosi a me e prendendomi le mani.
Questo contatto mi fa già pensare a quanto mi mancherà.
-Devo dirti una cosa...- inizio io, provando a guardarla negli occhi - voglio studiare medicina, rendere orgogliosa sia me stessa sia te e Thom- dico tutto d'un fiato.
Mi guarda stupita, cercando forse qualcosa da dire.
Il suo viso non esprime nulla, ne rabbia ne tristezza ne felicità.
La sua reazione mi inquieta, la paura aumenta.
-Finalmente hai deciso, amore- dice Adele, scoppiando a ridere e stringendomi tra le sue braccia.
Non avevo contato una cosa.
La prima regola delle gemelle.
Capire tutto dell'altra, ancora prima che ti venga detto.
E lei, questa regola, l'ha appresa alla perfezione.
Lei mi conosce meglio di chiunque altro.
-Sono fiera di te- mi sussurra all'orecchio.
Questa frase mi riempie di gioia, facendomi scendere una lacrima dall'occhio sinistro.
È fiera di me, e questo mi basta.Angolo autrice:
Nuovo giorno, nuovo capitolo, nuovo inizio per Aida.
Allora, premetto che questo capitolo era nato con l'intenzione dell'annuncio del/la piccolo/a toast.
Poi ho pensato "ma Aida che ca🅱️🅱️o fa".
Aida è un personaggio non molto considerato, diversa diversa dagli altri.
Non è fidanzata, non lavora e non ha drammi quanti Katniss o Johanna.
Volevo fosse diversa, prendendo un po' spunto dalla mia vita.
Da un lato mi rispecchio molto nelle gemelle, ho dato un po' di me stessa ad entrambe.
Compresi i capelli neri AHHAHAHA
Peeta è super emozionato, e la cosa è entusiasmante.
Nel prossimo capitolo avrà luogo la cena, con tanto di scoperta del toast e dell'ambizione di Aida.
Forse peró ci ritroveremo prima con altri due pilastri della storia, che avranno una scoperta dell'esistenza di toast forse prima della cena.
Adesso vi lascio alla vostra vita, mentre io vado a sentire le interrogazioni di diritto.
Votate con la stellina qui sotto, commentate e aggiungete always lost in his eyes alla vostra biblioteca.
Al prossimo capitolo tributiiiiikatniss_01_everdeen
p.s. SIAMO A QUASI 6000 LETTUREEE😍
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Always lost in his eyes
Fanfictionil ritorno di peeta al distretto 12, il suo amore per katniss, l'amore di katniss per peeta e tutta la dolcezza che i vincitori dei 74^ Hunger Games possono donare...