Want to love

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Buio.
È l'unica cosa che vedo.
Ad un tratto sento una voce in lontananza.
La riconoscerei ovunque.
È la voce di Peeta.
Comincio a correre verso quei lamenti strazianti.
Mi ritrovo a sbattere contro un vetro trasparente, come quello dei miei primi Hunger Games.
Si accende una luce.
Al centro della stanza si trova un letto.
Dà una porta a destra due uomini portano un Peeta inerme.
Lo fanno sdraiare sul lettino e lo incatenarono ad esso.
A seguito, dalla porta, entra Snow.
Un sorriso beffardo sul volto.
-Iniettate!- urla quest'ultimo.
La faccia di Peeta tramuta in un' espressione di dolore quando, senza pietà, uno dei due uomini gli inietta una siringa di liquido giallastro.
Veleno degli aghi inseguitori.
Comincio a sbattere violentemente i pugni contro il vetro.
Ma più faccio rumore più l'immagine di Peeta compare sfocata.
Mi metto a piangere.
Snow dà ordine agli uomini di picchiarlo.
D'un tratto il vetro trasparente è sporco del sangue di Peeta.

Due braccia forti mi stringono.
-Era solo un incubo, tranquilla...- dice Peeta in tono allarmato e dolce allo stesso tempo.
È qui.
Con me.
Vivo.
-Oh Peeta!- esclamo in preda a non sò quale istinto.
Di slancio lo abbraccio, spingendo il suo corpo contro il mio.
Sento le sue labbra farsi strada per la mia bocca.
Comincia a succhiare la pelle facendomi fremere.
Un'altro succhiotto.
Ma ben gradito.

Lo sento baciarmi la guancia, il naso, la fronte e infine lascia sfiorare le nostre labbra.
Ma solo per poco.
Le sue labbra vanno a posarsi di nuovo sulle mie.
Ma sta volta in un bacio dolce ma a contempo decioso.
-Per stasera basta così- dice Peeta affannato.
Mi fa appoggiare la testa sul suo petto e mi addormento.

È una terribile sensazione di freddo a svegliarmi.
Mi giro nel letto e ritrovo l'altro lato vuoto.
Lentamente scendo le scale.
Sento il rumore di una padella.
Quando arrivo in cucina mi accorgo che Peeta non mi ha sentito arrivare.
Il mio cervello mi dice di farmi sentire ma oggi sto evidentemente seguendo il mio cuore visto che mi ritrovo ad abbracciare Peeta da dietro.
Circondo i suoi fianchi con le mani, piano piano si volta.
-Buongiorno raggio di sole!- mi saluta, lasciandomi un caldo bacio sulle labbra.
Non me lo aspettavo.
D'istinto, quando si stacca, lo abbraccio senza farlo staccare da me.
Mi accarezza tutto il profilo del corpo fino ad arrivare sul polpaccio.
Mi sento sollevare da terra e appoggiare sul bancone.
Peeta mi osserva di sottecchi mentre mi bacia il collo.
Sto esplodendo.

-Sei tornato ieri e siete già incollati come sardine - dice Haymitch appoggiato allo stirpe dell'acqua per entrare in cucina.
Merda.
Merda.
Non l'ho sentito entrare.
Ero troppo concentrata sulle labbra di Peeta, per sentirlo entrare.
- Non è come pensi!!!- diciamo io e Peeta all' unisolo, come dei bambini colti dai genitori mentre mangiano la cioccolata di nascosto.
- Certo, ragazzo, perchè secondo te sono idiota e non ho visto che la Ragazza di fuoco è in fiamme per davvero???Concordi, dolcezza? Ti piace quando ti bacia vero?- dice il nostro mentore mentre, io e il ragazzo che fino a poco fa mi baciava, ci guardiamo per poi abbassare lo sguardo imbarazzati.
D'un tratto, come un flash,  mi  ricordo che a questo punto, avrò il collo coperto di succhiotti.
Peeta si posizione di fronte a me, evidentemente attanagliato dal mio stesso pensiero.
-Tranquillo ragazzo innamorato, non mi sono soffermato su tutti i succhiotti che ha la tua ragazza sul collo.- dice Haymitch indicando il rossore che sta diventando viola.
- Perchè invece di darci fastidio non vai a casa tua?!- dico ritrovando il coraggio di parlare.
-Dolcezza smettila di fare la puritana.
Uno, la prossima volta chiudete la porta e due, non voglio più vedere in momenti così intimi voi ed i vostri ormoni impazziti!!!- dice ci "sgrida" mentore, mentre io e Peeta ridiamo per il tono serio con cui ha detto questa cosa.

Dopo due ore.

Siamo stesi sul divano.
Dopo aver mangiato abbiamo sparecchiato, non parlando nemmeno.
-Katniss...-dice Peeta con tono serio.
-Dimmi...- dico, sperando che non voglia andarsene.
Non so come posso pensare questo dopo tutti i baci delle scorse 24h, ma ho una folle paura di perderlo.
Non ho paura di perderlo, ho paura di vederlo felice con una persona che non sia io.
Con una donna che non sia io.
Con una vita in cui non ci sono.
In una famiglia di cui non faccio parte.
-Ho riflettuto... e ho capito una cosa...-dice con tono vellutato.
-Ho capito cosa provo per te, e penso che sia proprio ciò che ho sempre provato.
Anche quando nel tredici...quando ci siamo rivisti...-
-Peeta...-dico, sentendo già le lacrime pronte ad uscire.
Perchè sono sicura che se ne andrà, e non posso permetterglielo.

Angolo autice:
Ciao A tutti!!!
Eccomi tornata con un nuovo capitolo!!!
Allora, partiamo da fatto che oggi sono andata a fare il vaccino e quindi ho male al braccio sinistro e mi è venuta la febbre.
Quindi faccio fatica a fare un pensiero coerente.
Non scrivo da un pò pk mia mamma ha letto lo scorso capitolo ed ero imbarazzata a livelli massimi... Quindi ho cancellato il link della storia dal suo telefono.
Sono una pessima persona.
Sto dividendo il fantomatico discorso di Peeta pk sono stanca ed ho la febbre, come ho già detto, quindi voglio solo pubblicare e morire in pace...quindi ciaoooo!!!
Ringrazio GiadaD2 per la sua amicizia ( ti voglio taaaanto bene bff.)❤❤❤❤
Hallewaia fratelli❤❤❤❤

katniss_01_everdeen





Always lost in his eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora