Capitolo 3

11.1K 644 446
                                    

Quando uscirono, l'orologio segnava ormai le dieci in punto. Levi continuava a portare quella valigia rossa che il moccioso non era minimamente in grado di sollevare. Intanto, quest'ultimo lo seguiva.
Eren riusciva a fidarsi ben poco di quel nanetto. In realtà non riusciva a fidarsi proprio di nessuno. L'idea di convivere insieme a perfetti sconosciuti, gli dava una spiacevole sensazione addosso. Cosa fosse, non riusciva a capirlo. Era abbastanza provato per il lungo viaggio. Voleva solo distendersi e aveva poca voglia di pensare.

Anche Levi era della sua stessa idea.

Il moro aprì il baule della loro auto sollevando quel bagaglio e sistemandolo verso il fondo in modo che occupasse meno spazio possibile. Eren fece lo stesso con il trolley dalla parte opposta. Erano spalla contro spalla. Quel leggero contatto scatenò una nuova gara di sguardi. Leggermente buffo vederli dall'esterno mentre si spintonavano leggermente, chinati in quella macchina.

Hanji stava assistendo alla scena insieme a Jeremy. Entrambi compiaciuti nel vedere quei ragazzi comunicare... a modo loro.

- Anche il tuo paziente sembra reagire bene, farli interagire è stata una buona idea Hanji [parla tedesco]- disse l'uomo incrociando le braccia al petto. Hanji annuì e sorrise -Comunque, come l'hai preso sotto la tua custodia?- la bruna corrugò la fronte. Quella domanda era troppo privata, non aveva intenzione di rispondere. Non aveva intenzione di ricordare quel periodo. Mise l'indice davanti alle labbra e Jeremy annuì -Scusa, era una domanda troppo intima-

-Non devi scusarti, anch'io sono tentata di chiederti più cose su Eren- rise e Levi si alzò scrocchiando la schiena una volta in posizione eretta. Il ragazzo si voltò verso l'uomo in nero. A quest'ultimo, Hanji strinse la mano e lo ringraziò. Jeremy si avvicinò al moccioso per poi scompigliargli i capelli e dicendo qualche parola in Inglese. Eren non rispose limitandosi a guardare l'asfalto. Successivamente, si rivolse a Levi stringendogli la mano come aveva fatto precedentemente con la Quattrocchi. Sorrise ma il moro non ricambiò.

Salirono in macchina, finalmente. Eren si sistemò nei posti dietro e gli altri due davanti. Toccava ad Hanji guidare, Levi si mise al posto del passeggero.

Fu il viaggio più lungo della loro vita. Inutili i tentativi della bruna di far parlare quel ragazzo. Il massimo che riusciva ad ottenere era un cenno con la testa o un'occhiata. Levi lo fissava dallo specchietto retrovisore. Era seriamente tentato di saltargli addosso e mollargli un ceffone.

Sempre con lo sguardo fisso sul paesaggio e le gambe unite. Era in ansia, anche se lo nascondeva bene. Esattamente come nascondeva bene il fatto di parlare Italiano. Maledetto bastardo, gli aveva fatto fare una figuraccia con l'inglese. Gliel'avrebbe fatta pagare un giorno. Tuttavia, come ha fatto ad impararlo? Era nato in America e andato in ogni dove, ma l'Italia... era la prima volta che ci andava, giusto? Sospirò, quando Hanji si fermò in un Autogrill

- Perché ti fermi? - chiese il moro, mentre lei si toglieva la cintura

- Pausa pipì! - disse per poi dargli le chiavi della macchina e scendere. Sussurrò un insulto, mentre scendeva insieme a lei. Aprì la portiera dalla parte di Eren e lo fece alzare. Chiuse a chiave la vettura e si diresse al bar seguito dal ragazzo, Hanji era già sparita dalla parti delle toilette.

Levi ordinò un caffè, poi lo guardò - Vuoi qualcosa? - chiese. Il ragazzo restò in silenzio, senza capire. No, faceva finta di non capire - Non fare il finto tonto con me, moccioso. So che mi capisci - il caffè arrivò ma nessuno dei due ci fece caso. Eren rimase a fissarlo, stavolta con una faccia seria. Levi sollevò un sopracciglio e bevve la sua bevanda finché era ancora calda. Aveva fatto centro!

Hanji entrò, chiedendo scusa ad entrambi per aver fatto aspettare. Ordinò un succo di frutta con il suo solito sorriso - Vero che paghi tu? Ho dimenticato il portafogli a casa! - chiese a Levi. Lui annuì non prima di avergli dato della "stupida quattrocchi". Era troppo arrabbiato in quel momento per sgridarla come si deve. Prese anche un panino che porse ad Eren. Quest'ultimo scosse la testa ma Levi non sentì ragioni

Our crazy psichotic love_Attack on titan_Yaoi 18_LevixEren Riren Ereri ErenxleviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora