Our crazy psichotic love_Attack on titan_Yaoi 18_LevixEren Riren Ereri Erenxlevi

Capitolo 33

Non si era mai, e dico mai, acconciato in una maniera così elegante. Eren non era affatto tipo da cene e raduni importanti. Detestava questo genere di cose, eppure aveva accettato.

"Perché l'ho fatto?!" si sgridò nella sua testa, anche se sapeva esattamente il motivo. Semplicemente, gliel'aveva chiesto Hanji. Bastava e avanzava come motivazione.

Ma iniziò ad avere dei seri dubbi sulle sue "buone" motivazioni mentre litigava ferocemente con il nodo di una cravatta nera. In realtà era di Levi. Il ragazzo non aveva minimamente pensato alle occasioni formali a cui avrebbe potuto partecipare, anzi, vista la situazione preferiva non pensarci affatto.

- Sei in difficoltà? - la voce sarcastica del moro gli arrivò da dietro l'anta dell'armadio che spostò accigliato rivelando la sua figura.

Eren non rispose limitandosi a tornare al suo nodo. Levi scosse la testa prima di posizionarsi di fronte a lui e spostargli le mani in malo modo - Sei davvero impedito... manco il nodo ad una cravatta... - disse senza sollevare lo sguardo dall'intreccio che stava eseguendo. Il castano sbuffò

- Mi scusi messere, non partecipo spesso a queste cazzatine tra dottori - l'uomo ghignò in silenzio mentre allacciava stretto il nodo attorno al suo collo. Già che aveva le mani sui suoi vestiti, ne approfittò per sistemargli il colletto della camicia.

- Questo è per la tua pigrizia! Non puoi sapere cosa ti riserva il futuro, un po' di cultura generale non ti farebbe male... Guarda che cazzo di capelli - cambiò velocemente discorso passando le dita tra le ciocche corte del più piccolo. Tirò i capelli all'indietro cercando di farli stare il più in ordine possibile. Intanto Eren chiuse gli occhi al tocco del suo ragazzo per niente delicato ma nemmeno doloroso.

Quando ebbe finito, il più piccolo gli concesse uno sguardo. Era semplicemente meraviglioso con quella camicia bianca e pantaloni neri. Non era nulla di speciale ma gli davano un eleganza sopraffina. Insieme ai capelli gellati e meticolosamente portati indietro, poteva essere uno spettacolo difficile a cui resistere per qualcuno lì sotto.

Levi sembrò percepire lo sguardo del giovane su di se e interruppe il suo operato per sollevare di un poco il mento. Le sue mani passarono dal collo fino ai pettorali ed infine sui fianchi in cui percepì un leggero fremito da parte del corpo tra le sue dita.

Eren aveva già posato le braccia sulle sue spalle - Ha qualcosa da dire, Jeager? - chiese con un sopracciglio alzato, sfiorando di poco i loro nasi

- Nessuna obiezione, Caporale... - rispose il ragazzo prima di baciarlo. Labbra e denti si cercavano e mordevano, in un misto di passione e dolcezza infinita. Eren gemette un po' quando il moro iniziò a leccargli il lobo fino a tutta la lunghezza dell'orecchio.

- Lo sai che sei irresistibile vestito così? - gli soffiò a pochi centimetri dal collo. L'altro non rispose cercando semplicemente di abbracciarlo il più possibile, godendosi quel respiro caldo e le familiari labbra umide su di se.

- Seriamente, se non volete venire, basta dirlo... - i due non si staccarono minimamente dalla loro posizione, in compenso si voltarono entrambi sorpresi.

Se solitamente non erano abituati a vestirsi agghindati, lo erano ancora di meno di vedere la bruna così ben messa.
Il vestito lungo di un colore rosa perlato gli ricadeva come un guanto su tutto il corpo. Aveva un fisico mozzafiato ed Eren si chiese seriamente il perché indossasse sempre maglioni e tuta quando poteva vantarsi di una linea tanto perfetta.
Sebbene non fosse scheletrica, poteva far invidia alle migliori modelle.

I capelli erano sciolti e ricadevano su una spalla nuda da spalline. Uno scollo squadrato evidenziava il suo seno e un leggero filo di ombretto, un po' velato dalle lenti degli occhiali, bastava per renderla ancora più bella.