Tossì violentemente quando un granello di polvere gli finì nel naso. A causa di quale principio fisico, la casa poteva sporcarsi tanto da doverla pulire da cima a fondo ogni tre giorni?
Questa sarà una delle domande a cui non attribuirà mai un senso o che, comunque, non sarebbe in grado nemmeno di trovarlo.
Sistemò il vaso vuoto accanto a quegli angioletti inutili di ceramica, senza dimenticarsi di dargli una leggera spolverata con il panno, pinzato finora nei suoi pantaloni, anch'essi sporchi e puzzolenti di detersivo per il legno.
Levi sbucò da dietro la porta in quel momento. Portava un fazzoletto bianco sia in testa che davanti alla bocca, così che residui di sporco non finissero tra i suoi capelli o nel naso.
Eren ridacchiò da in cima alla scala su cui si era eretto per arrivare dietro l'ultimo ripiano della libreria in salotto - Eren hai messo la cera? - chiese il moro spostandosi lievemente la maschera improvvisata dalla faccia.
Il ragazzo annuì mentre Hanji portava fuori il tappetino del bagno appena lavato rigorosamente a mano.
Ma non poteva sperare di aver veramente concluso... non prima che Levi avesse fatto la sua ispezione. Infatti...
Si avvicinò a lui e con un dito, in maniera lenta e precisa, tracciò una linea invisibile sullo scaffale più basso. Eren rimaneva in attesa, sperando di avere un esito positivo.
L'indice del più grande si diresse verso gli angoli, luoghi che lo incastravano sempre...
Levi guardò la punta del dito con un lieve strato di polvere e la mostrò spazientito ad Eren, il quale sospirò appoggiandosi alla libreria - Questo lo chiami pulire? - domandò sfregandosi le mani con un'apposita salviettina tirata fuori da non si sa bene dove - Ricomincia da capo -
- M-ma sarebbe la terza volta -
- Vuoi uscire sta sera? ' il ragazzo corrugò la fronte e mise il broncio. Lo odiava quando ricattava!
- Va bene... - ricominciò a strofinare dovendo levare tutta la cera che aveva steso con tanta cura.
Ripensò ai suoi amici. Se stava facendo tutto questo, era solo per loro...
“Aiutaci a pulire e potrai andare in quel locale…” la semplice e concisa replica del moro.
Hanji aveva acconsentito subito battendo le mani contenta, dicendo che l'avrebbe accompagnata lei stessa.
Tra meno di un'ora doveva essere a casa di Armin. Non sapeva perché avesse tanto insistito per farlo venire nella sua dimora ma dovette convincersi che era la vicinanza alla fantomatica "Discoteca del centro" a farlo insistere così.
Di Sabato molti studenti della sua stessa scuola si riunivano lì per un po' di divertimento. Era già stato in una discoteca in Germania e non gli era piaciuta: rumore esagerato, gente ubriaca e troppo fuori di testa per riuscire a stare in piedi, tanto che spesso gli cadeva addosso a peso morto.
Odiava quei posti... ma voleva sapere come si stava in essi con amici sinceri con cui ci si può svagare davvero. Forse si sarebbe anche preso una sbronza, chi sa...
Sentendo Jean lodare i loro sciortini e i cocktail alla fragola, non poteva non provarli...
Diamine! Aveva diciassette anni, era logico volesse bere!
Sbuffò mentre terminava il lavoro risistemando i soprammobili ai loro posti. Levi tornò e, finalmente, gli diede il suo consenso dopo aver storto il naso all'odore della cera ancora fresca.
Eren esultò in silenzio per poi correre verso camera del moro a cambiarsi. Era in pigiama da stamattina e inizialmente aveva programmato di vestirsi subito dopo pranzo ma aveva avuto il tempo solo per una breve doccia e dovette cimentarsi alla cura della casa; quella stramaledetta casa con più angoli nascosti degli enigmi di Layton...
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Our crazy psichotic love_Attack on titan_Yaoi 18_LevixEren Riren Ereri Erenxlevi
FanfictionWarning! Yaoi (boyxboy) r18! Don't like, don't read! "Non capisco questo sentimento non l'ho mai provato, ma tutto è niente senza di te e avrei voluto capirlo prima" Levi e la sua tutor Hanji, una psicologa che si occupa di ragazzi in difficoltà, s...