- Oh Eren! Jean è... - ci fu un attimo di pausa in cui il ragazzo udì uno strano chiacchiericcio di sottofondo - Sei sicuro? - disse Marco a qualcuno che certamente non era Eren e questo lo fece restare visibilmente confuso
- Marco che succede? Come sta Jean? - ma di nuovo non rispose... e solo quando Levi poggiò la mano sulla spalla del giovane, la voce dell'amico tornò a parlare dall'altro capo della cornetta.
- Aspetta un attimo! - e di nuovo silenzio. Eren guardò il moro agitato chiedendogli con lo sguardo un supporto morale per lo shock che probabilmente avrebbe subito di lì a poco. Ma la sua espressione mutò immediatamente quando sentì una voce diversa da quella di Marco, tuttavia la conosceva tanto quanto conosceva quest'ultimo
- Ehi... brutto idiota! Ci sei o sei morto? - il ragazzo lanciò un urlo trattenuto da una mano sulle labbra. Jean era al telefono che parlava assieme a lui. Si era svegliato finalmente!
La sua voce era un po' rauca e flebile ma riusciva a sentirne la vitalità. Gli scese una lacrima di sollievo - Coglione di merda! Ci hai fatto prendere un colpo!! - gli rispose di rimando, non nascondendo la preoccupazione che aveva preso spazio in lui per tutte quelle settimane
- Sì, sì... Marco me ne ha dette così tante, che ne bastano per l'intera scuola. Ma dimmi, ho sentito dire che il giorno dell'incidente sei venuto con un tipo; è il tuo ragazzo vero, frocetto? -
- Senti ma devi iniziare fin da subito a rompere? - sentì una risata soffocata dall'altro capo della linea e, anche se non poteva giurarlo, percepì il sorriso sulle labbra dell'amico. Eren ricambiò, sperando che, come lui, riuscisse a sentire la felicità di ascoltare finalmente la sua voce - Sono felice che ti sia svegliato... - disse in un sussurro - Eravamo tutti preoccupati... -
- Ma dai, parlami domani che venite a farmi visita per lo meno. Muoio dalla voglia di vedervi tutti e.... ti volevo ringraziare Eren.... -
- Per cosa? Chiunque l'avrebbe fatto -
- No... ecco..... per essergli stato vicino... - sussurrò appena l'ultima frase ed il ragazzo scoppiò a ridere senza trattenersi, immaginandoselo già a coprirsi la bocca per non farsi udire da Marco
- Emh... chi sarebbe il frocetto scusa? -
- Fanculo Jaeger! -
- Ci vediamo domani scemo! E riposati, mi raccomando -
- Va bene mammina. E se domani non ci sarai mi offendo, sappilo! - rise e sentì distintamente la chiamata terminare. Pensava gli avrebbe passato ancora Marco ma evidentemente voleva rimanere un po' da solo con lui
- Fammi indovinare: si è svegliato... - disse Levi con un sopracciglio alzato. Eren annuì prima di abbracciarlo forte, ridendo senza motivo. Forse era il sollievo.
Jean stava bene, domani l'avrebbe visto. Non vedeva l'ora e si trovò ad aspettare il giorno dopo come se fosse il suo compleanno.
Il moro lo prese per i fianchi, baciando la sua fronte; coccolando quella testolina delicata con la guancia - Scusa per prima... - borbottò e Levi fece spallucce non rispondendo realmente - Domani andiamo all'ospedale, mi dispiace mandarti di nuovo a casa da solo ma... -
- Non preoccuparti, avevo comunque appuntamento con quel vecchio della villa - il ragazzo si sollevò guardandolo negli occhi con un grosso sorriso e il moro trovò stranamente meno imbarazzante il cuscino che aveva dietro.
Sviò quindi lo sguardo; tanto avevano insistito quel giorno che alla fine aveva realmente accettato. Aveva chiamato il proprietario dell'immobile, ne avevano discusso per telefono e gli erano piaciute le poche idee che aveva illustrato a voce. Certo, si trattava di costruire una serra, questo lo rasserenava un po' di più.
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Our crazy psichotic love_Attack on titan_Yaoi 18_LevixEren Riren Ereri Erenxlevi
Fiksi PenggemarWarning! Yaoi (boyxboy) r18! Don't like, don't read! "Non capisco questo sentimento non l'ho mai provato, ma tutto è niente senza di te e avrei voluto capirlo prima" Levi e la sua tutor Hanji, una psicologa che si occupa di ragazzi in difficoltà, s...