Capitolo 29

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Hanji entrò nel bagno attirata dai singhiozzi del moro. Lo spavento che prese non mi è possibile descriverlo a parole ma fu un'emozione che riuscì a reprimere abbastanza in fretta, accorgendosi che la situazione aveva bisogno della sua calma e della sua professionalità.

Si catapultò su Levi che intanto non aveva smesso di piangere nemmeno quando le sue mani si appoggiarono sulle spalle contratte dai singhiozzi. Il moro si limitò a scuotere la testa e stringere più forte Eren tra le braccia mentre quest'ultimo rimaneva fermo ed immobile appoggiato al suo petto, con lo sguardo vitreo e assente in sogni che nessuno dei presenti sarebbe riuscito a vedere.

Ma in quel momento Hanji era più concentrata su altro.

Da troppo tempo, lo stato in cui si ritrovava Levi, era rimasto una brutta pagina di ricordi da dimenticare. Sì, perché la preoccupazione della donna si concentrava principalmente sul moro e sulla reazione che avrebbe avuto in seguito.

Con una fatica immensa riuscì a convincerlo a lasciar andare il ragazzo. Hanji era forte ed Eren pesava poco, quindi la bruna non ci mise troppo sforzo a prenderlo in braccio e portarlo lontano dal moro che, intanto, s'era rannicchiato su se stesso cercando di soffocare i singhiozzi con una mano.

Lei sistemò il giovane sul bordo della vasca. Eren rimaneva zitto e immobile mentre Hanji cercava in fretta un asciugamano e un cambio di vestiti.

Svestì e ripulì alla bell'e meglio il più piccolo. S'era rivelato poco collaborativo e alla bruna le si strinse il cuore quando lo paragonò ad una bambola di pezza.
Socchiuse gli occhi cercando di allontanare certi pensieri. Non era sicuramente il momento.

Quando notò i tagli sul suo polso tuttavia, non riuscì a far finta di niente. Il suo sguardo si spostò su Levi ancora immobile nella sua posizione chiusa e la consapevolezza prese spazio nella sua mente.

Se davvero era successo ciò che temeva, allora Levi aveva davvero bisogno di lei. Ma non mise Eren in secondo piano, questo mai.

Prese una piccola torcia dalla tasca del cappotto che non aveva ancora tolto e puntò la piccola luce bianca nelle iridi verdi del ragazzo. Sospirò leggermente quando notò il suo sopracciglio accigliarsi e il labbro sollevarsi un poco per il fastidio.

Finì di disinfettarlo e vestirlo, lo prese per le spalle e lo guardò finché non fu sicura che anche il ragazzo avesse ricambiato, anche se non sapeva se l'avesse riconosciuta, poi lentamente uscì dal suo campo visivo e si accovacciò accanto al moro. Lui sussultò segno che non l'aveva sentita avvicinarsi - Levi - iniziò a dire lentamente. Non si mosse ma i suoi singhiozzi si attenuarono - Porto Eren in camera, deve dormire, ok? Non muoverti, aspettami qui - lui annuì e, dopo una fugace carezza sulla spalla, Hanji tornò ad occuparsi di Eren. Lo prese in braccio in modo da portarlo di peso in camera. Appena lo adagiò sul letto e fu tra le rassicuranti braccia del buio fornito dalle persiane, al ragazzo parve riaccendersi un bagliore di vita nello sguardo e fissò (veramente questa volta) la bruna davanti a lui che si apprestava a prendere la tazza di thè sul comodino.

Non voleva dargli nessuna pastiglia, si rifiutava di dargliele. Perché non gli piaceva aiutare le persone con medicine. Medicine che coprono con un sottile velo le paure più profonde della mente umana. Ovviamente non sarebbero servite a nulla perché quel velo era troppo sottile per estraniarle del tutto.

Tuttavia Hanji, mise tra le mani del ragazzo la tazza di thè ancora tiepido trovata sul comodino ed Eren non ci mise molto a portarla alle labbra e a berne un generoso sorso -.....dolce - disse in un sussurro e la bruna sorrise mentre beveva ancora una volta. Era la prima volta dopo tanto tempo che faceva lo stesso gesto due volte di seguito.

- L'ha fatto Levi, lui sa che ti piacciono le cose dolci - rispose lei e notò un impercettibile sorriso sulle labbra del più piccolo.

Finì di bere, anche se ne aveva avanzato, e si sdraiò sul letto. Hanji raccolse le coperte da terra e le rimboccò sul corpo del ragazzo che seguiva ogni suo gesto come rapito - Cerca di dormire Eren... - si sedette accanto a lui accarezzandogli un braccio da sopra la coperta. Eren continuò a fissarla intensamente ed Hanji ricambiava senza abbassare lo sguardo e con un dolce sorriso sempre presente sulle labbra. Poi chiuse gli occhi e s'addormentò.

Our crazy psichotic love_Attack on titan_Yaoi 18_LevixEren Riren Ereri ErenxleviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora