Capitolo 8

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Si rannicchiò ancora di più sul corpo del ragazzo, stupendosi di quanto questo potesse risultare caldo.

Per quanto provasse a dormire, ormai stava abbandonando il mondo dei sogni e non sarebbe passato molto tempo prima che si fosse svegliato del tutto.

Sentiva un forte profumo di erba misto a una nota di pesca. Un accoppiamento piuttosto strano che si sposava benissimo con quella sensazione di risveglio comune ad ogni essere vivente.

Lentamente, aprì un occhio guardandosi intorno spaesato. Della stoffa solleticava il suo naso e provò a spostarsi un po' per far smettere questo fastidio.

Il sole era alto e penetrava prepotentemente dalla finestra, costringendo entrambi a smuoversi.

Levi lo maledisse per questo ma dalla sua bocca uscì solo un mugugno strozzato. Un po' dovuto al sonno poco consumato, un po' per la sete.

Sollevò lo sguardo per poi incrociare quel verde smeraldo (ancora un po' in coma) del più piccolo.

Non sapeva se lo stava fissando da molto tempo o se si era appena svegliato. Quella sensazione di avere quegli occhi puntati su di lui lo faceva stare bene e per la prima volta in vita sua, si ritrovò a pensare "Buongiorno", più rivolto a se stesso che a chiunque altro.

Erano ancora avvolti in un dolce abbraccio ma non si sentivano imbarazzati come credevano all'inizio anzi, avessero avuto la possibilità di rimanere in quella posizione per sempre, l'avrebbero colta senza nemmeno pensarci.

- Buongiorno - borbottò Eren mentre si strofinava una guancia nel tentativo di svegliarsi del tutto.

- ...Mmh - rispose il moro. Si strinse ancora di più al corpo del ragazzo strozzandogli quasi il respiro e nascondendo la sua faccia sul suo petto.

- Che ore sono? - quel ragazzo era di tante parole già di prima mattina...

- ...Bò... - si sporse dal letto, senza lasciare la presa sulle spalle di Levi. Questo movimento brusco provocò un grugnito da parte di quest'ultimo, come se si stesse infastidendo un gatto.

Irascibile...

Prese il cellulare per schiacciare il pulsantino a lato che solitamente illuminava lo screen. Si stupì quando la schermata rimase nera e, al posto dell'ora, si sentì l'apparecchio vibrare. La classica scritta di accensione indicò il corretto avviamento del telefono.

"10.36"

Bene... molto bene... la sveglia non suona se spento...

Stupida tecnologia!

Hanji sarà già uscita di casa... lei è mattiniera e, anche senza la sveglia, può comunque riuscire a alzarsi in un orario decente. Un giorno l'avrebbe vostretta a spiegargli come facesse.

Eren sbuffò lanciando letteralmente il telefono sul comodino - Fai meno rumore, moccioso... ho mal di testa - si voltò un po' verso il muro abituandosi man mano alla luce del giorno. Il corpo del moccioso era schifosamente comodo, difficilmente si sarebbe staccato. Peccato che non si poteva dire lo stesso dei suoi modi. Un carrarmato avrebbe fatto meno confusione...

- Scu-scusami -

- Non ti perdonerò... - lui rise

- Ci sono troppe cose che non riesci a perdonarmi -

- Nh... ad esempio? - fece finta di pensarci

- Quando ti chiamo "vecchio"... - Levi sollevò la testa, l'abbiocco di prima completamente svanito. Lo sguardo corrucciato aveva ripreso possesso della sua faccia.

- Quello darebbe fastidio a chiunque, moccioso -

- Ma in particolare a te - si alzò spingendolo in malo modo. Eren rise ancora più forte quando lo vide mettersi seduto sussurrando insulti a catena con un'espressione visibilmente imbronciata - Non prendertela! - disse

Our crazy psichotic love_Attack on titan_Yaoi 18_LevixEren Riren Ereri ErenxleviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora