Prologo

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Camminavo. Non so da quanto tempo camminavo. Era una merda vivere lì, ero arrivato da pochi giorni e già ero stufo di starci. Un paese isolato da tutti, le strade strette e troppo illuminate dal sole estivo.
Non so cosa abbia spinto Hanji a trasferirsi in 'sto buco di culo ma si doveva essere fumata qualcosa di pesante per aver lontanamente pensato che mi sarei trovato bene. Prima avevamo un appartamento nella capitale di questa regione, ma era troppo lontano dal suo attuale lavoro. Dovetti lasciare il part-time che mi ero procurato con tanta fatica... ma non protestai, infondo dipendevo ancora troppo da quella quattrocchi e farla arrabbiare non mi sarebbe convenuto affatto.

Attraversai la strada troppo irritato per guardare l'arrivo di una macchina che frenò al solo scopo di non investirmi. Il conducente mi imprecò un paio di volte contro per poi sorpassarmi velocemente e sparire in lontananza. Cazzo, fosse sceso l'avrei preso a pugni dato che ero comunque sulle strisce pedonali.
Raggiunsi il marciapiede per poi sedermi sulla panchina lì vicino. Il modo in cui mi ero accomodato non rispecchiava ciò che la gente comune definisce "educato"; molti mi guardarono con aria di rimproverò per questo. Preferii rimanere indifferente concentrandomi sul rumore delle fronde degli alberi e i motori delle macchine che passavano di tanto in tanto dietro di me. La grande piazza, impiegata anche come parcheggio, era stranamente vuota, fatta eccezione per le due o tre persone davanti al distributore dell'acqua con decine di bottiglie vuote appresso. L'unica cosa che non mi dispiace di questo posto é la pace che si respira, una pace che all'interno di una grande città non si può certamente trovare. Accesi una sigaretta e inalai avidamente la nicotina. Lasciai che il fumo si pervadesse nei polmoni per poi espellerlo; un'azione che mi calmava sempre. Socchiusi gli occhi, respirando la nuvola di smog tornata alla mie narici grazie ad una folata di vento. Il cellulare squillò in quel momento; come ho potuto pensare di stare tre fottuti minuti in pace? Sul display appariva "Quattrocchi" a intermittenza. Sospirai per poi accettare la chiamata - Cosa vuoi? - risposi fumando ancora una volta

- Levi dove sei? - la sua voce echeggiò nelle mie orecchie lasciandosi dietro un fastidioso fischio inesistente

- Quando imparerai a non urlare quando parli al telefono? Comunque, dove vuoi che sia in sto cesso? -

- Torna a casa! Muoviti! Ho una notizia fantastica da darti! - riattaccò senza lasciarmi il tempo di rispondere. "Scazzato'' non è la parola giusta per descrivere il mio stato d'animo in questo momento. Lanciai la sigaretta ancora a metà sul marciapiede per poi pestarla sfogando una minima parte della mia frustrazione. Non ho voglia di camminare sotto il sole...

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Questa è il mio primo yaoi, spero che vi piaccia!

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Our crazy psichotic love_Attack on titan_Yaoi 18_LevixEren Riren Ereri ErenxleviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora