LUCAS'POV
Guardo il display dello smartphone che continua ad accendersi per i continui messaggi nel gruppo con i ragazzi. Sembra si stiano divertendo ad intasare la chat.
Sbuffo infastidito afferrandolo e controllando la conversazione al quanto stupida. Quando Nick è insonne da diversi giorni inizia a tirare le teorie conplottiste più assurde. Quella della sera -o notte a seconda dei punti di vista dato che sono le due passate- riguarda una pandemia zombie.
Sgrano gli occhi leggendo ciò che ha scritto la mia biondina "Magari finiamo col prendere un ospedale per base come in 'Apocalypse'".
Le mie labbra si schiudono da sole poiché mai avrei pensato che proprio lei avrebbe potuto dargli man forte. Non bastavano Paul e Kira...
Mi ritrovo a spegnere il telefono e con un sospiro pesante lascio affondare la mia testa nel soffice cuscino che ancora profuma di lei. Profumo reduce dal pomeriggio che abbiamo passato insieme.
Mi stupisco constatando che sono già passate due settimane da quando è tornata a casa e dodici giorni da quando abbiamo festeggiato il natale tutti insieme come una vera famiglia.
Forse sarà uno fra i più spensierati che io potrò mai trascorrere dopo la morte di mio padre.
Sorrido ripensando a mia madre su di giri non appena ha visto Lara.
«Mio Dio, eri così piccolina quando ti ho vista la prima volta» ride mia madre abbracciandola stretta mentre un imbarazzata Lara cerca di scollarsela delicatamente e con massima educazione.
«Signora Evans, non pensavo conoscesse mia madre!» esclamo stupito mentre stacco la biondina dalla piovra che subito avvolge i suoi tentacoli a torno al mio collo per potermi soffocare.
«Oh, il mio tesoro! Quanto sei cresciuto amore di mamma?!» inizia scoccandomi un bacio sonoro sulla guancia.
Con la coda dell'occhio noto Alex, Nick e Paul che sghignazzano.
Nel mentre Kira si nasconde dietro Drake posto accanto a Catrhine.
«Kira, saluta mamma, fa da brava» sorrido accomodante attirando l'attenzione della donna sulla sua figura.
In risposta ricevo un'occhiataccia poco carina e amichevole, ma questi sono i rischi. Mia madre subito si stacca da me e va a torturare la mia sorellina preferita.
«Effettivamente si. Sai quando io e il padre di Lara uscivamo insieme, James conobbe Margareth, che era la mia migliore amica. Ne io ne lei sapevamo il lavoro di quei tre -comprendo anche William nel conto-» risponde alla mia precedente domanda con un sorriso nostalgico. In poco però tramuta in un'espressione infastidita «Ti ho detto, Lucas, che devi chiamarmi per nome!» mi rimprovera severa.
«E tu, cara, dovrai chiamare me per nome» la mia genitrice punta l'indice sulla mia biondina per poi incrociare il suo braccio destro con il sinistro di lei e trascinarsela in direzione del tavolo con il pounch sopra.
Avevo pensato che sarebbe stata una lunga serata, invece mi sono divertito, come tutti del resto.
Mi rigiro fra le lenzuola non riuscendo comunque a prendere sonno.
Mi tiro su a sedere e scompiglio i miei capelli corvini in un impeto di nervosismo.
Decido di alzarmi dal letto per andare in cucina a riscaldare un po' di latte. Dovrebbe aiutarmi a dormire o almeno spero che lo faccia.
Accendo la luce, mantenendola soffusa e come prima cosa apro uno dei pensili tirando fuori un pentolino qualsiasi.
Riesco ad accedere il fornello e a mettercelo sopra che a distrarmi ci pensa il suono del campanello. Indietreggio confuso, tirando un'occhiata scettica all'orologio digitale posto sulla parete opposta alla cucina.
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Sempre E Solo Noi (Mafia Romance)
Romance{Secondo libro di Un Mese Per Perdere La Testa} 22/12/20 - 16/01/22 (Conclusa) Dopo un mese finalmente Lara è riuscita a tornare a casa e insieme a lei ci sarà Lucas. I due si troveranno in un periodo che sembra promettere bene per la loro relazio...