Capitolo 17

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LARA'S POV

Gli passo i test di gravidanza dal risultato ancora ignoto e lui con mano leggermente tremolante per quella che sembra l'ombra dell'incertezza, li volta .

«Beh, questo ci risolve un problema» dice rivolgendosi a me con un sorriso che ha il sapore del miele.

Sospiro tranquillizzata, capendo che sono negativi mentre sprofondo tra le morbide e confortevoli coperte blu.

«Intendevo dire che ora abbiamo una scusa buona per andare a convivere dopo appena due mesi di relazione» rivela avendo capito il mio fraintendimento.

Sbianco di botto e strizzo gli occhi spaventata. Io non posso avere un bambino. Non sopporto il dolore, come posso farlo nascere?! E poi gli ruberei i dolci per mangiarli io.

Per la testa mi passano diverse immagini, riesco quasi a vedere mia madre delusa, Drake che mi evita scioccato. Mio zio Will che possibilmente farà una bella strigliata a Lucas. E Margareth cosa potrà mai pensare? Kira, oh Kira sarà felice di diventare zia?

Mi consola sapere che almeno Nick lo abbiamo sicuramente dalla parte del bambino in arrivo, ma mi sembra di vedere già le liti con Paul perché sicuramente avranno pareri diversi e dalla normale discussione arriveranno ad urlarsi addosso per poi fare pace chissà dove e non voglio nemmeno saperlo.

All'improvviso il nome di Alexander lampeggia nella mia mente come un fulmine in piena notte. Lui -poco, ma sicuro- non ne sarà felice.

«É positivo» sussurro sopraffatta delle emozioni contrastanti: da una parte la paura più assoluta che attanaglia le mie membra, dall'altra una gioia spasmodica che mi sembra completamente fuori luogo in questo contesto. Ma a primeggiare si ci trova l'incredulità.

«Siamo alla quinta o sesta settimana» dice sembrando quasi tranquillo tornando a guardare i test. Peccato che dal lieve tremore della sua mano e dallo sguardo serio che ha quando è sovrapensiero, capisco che dopottutto, tanto tranquillo, non è.

«Pomeriggio potremmo prenotare una visita da un ginecologo» propone poi voltandosi in mia direzione e facendomi un altro sorriso rassicurante.

Mi ritrovo a sospirare spostando una ciocca di capelli cadutami sul viso, proprio davanti all'occhio destro.

Non posso farcela davvero. Diventare madre così presto non era ciò che volevo, eppure ora dovrò esserlo. E questo perché non siamo stati attenti qualche volta?! Assurdo come la vita possa cambiare così drasticamente in meno di mezzo secondo. Attraverso un semplice test di gravidanza che può regalare tanta gioia, ma anche un peso incredibilmente grande.

Ci vuole responsabilità per crescere un figlio, io ce l'ho? Io sono davvero pronta a smettere di pensare solo a me stessa e iniziare a dare tutto di me per questa creaturina che dovrò portare in grembo nei prossimi mesi?

Pensare che ci sono là fuori così tante donne felici oltre ogni modo con il mio stesso risultato fra le mani mi fa davvero strano. Io sono solo terribilmente spaventata. Non so nemmeno come si tenga in braccio un bambino, figuriamoci tutto il resto.

Vengo destata dal turbine dei miei pensieri dal materasso che si abbassa sotto un peso. Mi volto. È Luke.

«Andrà tutto bene» mi sussurra vicino all'orecchio, appoggiando poi una sua mano sulla mia pancia. A breve la vedrò crescere sempre di più e questo mi fa solo provare un'ansia assurda che sento partire dal centro del petto e che poi si dirama in tutto il corpo.

Mi volto velocemente abbracciandolo più forte che posso ed è in quel momento che tutte le emozioni che contengo dentro di me premono per uscire attraverso le mie lacrime. Scoppio in un pianto silenzioso proprio sul suo petto. Niente singhiozzi o lamenti, non mi sono fatta male.

Sempre E Solo Noi (Mafia Romance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora