Epilogo-Lara

1.6K 72 18
                                    

LARA'S POV

Sono ormai passati diciotto anni esatti da quel giorno che sembra così irreale.
Ogni anniversario i ricordi tornano a tormentarmi e torno puntualmente nel luogo in cui, tre giorni dopo la tragedia, abbiamo sepolto mia sorella.

Ho pensato a lungo alle conseguenze mentre fissavo i suoi occhi vitrei, da cui avevo tolto tutta la vitalità che li animava.
Ho pensato che mia madre mi avrebbe odiata. Che Drake avrebbe fatto altrettanto.

Nonostante il dolore di entrambi -che io stessa avevo provocato- mi hanno rassicurata, consolata, abbracciata.
Luke si è occupato di sistemare la faccenda. Ha fatto portare mia sorella nel nostro angolo di mondo. L'ospedale che tutti ritengono infestato da fantasmi adesso ne ospita uno in più.

Era l'unico modo per non farla collegare agli avvenimenti di quel giorno. Ha poi fatto sparire il resto delle "prove". Inceneriti. Buttati la primavera dopo nel bosco in cui avevano perso la vita.

Per mesi non ho parlato. Non ho avuto nemmeno la voglia di alzarmi dal letto o di mangiare.

Mi hanno consolata tutti. Persino l'albina tanto misteriosa e, all'apparenza, pericolosa mi ha parlato dicendo quanto fosse stato difficile per lei la prima volta.

Inspiro profondamente l'aria pungente di febbraio prima di depositare un mazzo di fiori sul freddo marmo niveo. I bucaneve vanno proprio d'accordo con la lapide immacolata.
E l'elleboro non fa differenza.

Spero che davvero tu possa liberarti dalle pene che ti ho inflitto. Mi ritrovo a pensare osservando i fiori rigogliosi.

Al centro del mazzo ho deciso di farci aggiungere delle bergenie rosa. Pianta che un tempo simbolizzava l'amicizia e la lealtà che hanno da sempre condizionato il nostro rapporto finché non abbiamo incontrato Henry.

Se solo avessi saputo che sarebbe finita in quel modo...
Gli occhi mi si appannano, colmi di lacrime che fremono all'idea di gareggiare sul mio viso.

Le trattengo a stento osservando il pallore del sole e le nuvole biancastre che annunciano un'altra nevicata.

Un vento lieve e gelido scuote le fronde degli alberi vicini. Scuote un po' di neve dalle loro chiome e questa si deposita sul terriccio umido.

Una sfortunata sorte. È questo che molti continuano a pensare della morte di Anna.
Qualcuno avrà provato a rapirla, a stuprarla, forse a derubarla.
Niente di più lontano dalla verità.

Alcuni, invece, pensano che sia stato Henry ad ucciderla. Purtroppo quando si vive in una piccola cittadina come questa le voci corrono. Tutti sapevano che ero sparita dopo aver scoperto la verità su quei due, tutti credevano che si erano messi insieme dopo il mio ritorno.

Henry non è mai tornato, come John, e si sussurra in giro che siano stati proprio loro a farle ciò che hanno visto i primi a trovarla.

Solo pensare di averla lasciata lì, tutta sola e al freddo mi trapassa il cuore. È una sensazione che ho provato così tante volte da averne perso il conto. Mi sono ormai rassegnata all'idea che dovrò convivere con questo dolore finché morte non ci separi.

Un calore confortevole mi abbraccia il lato sinistro.
Mi ritrovo a sorridere guardandolo di sottecchi.

«È sicuramente felice di averti qui anche quest'anno» mormora con la sua voce rassicurante e pacata.

«È molto più felice di vedere te, Levi» mi distacco dolcemente da mio figlio osservando i suoi enormi occhioni blu, tali e quali a quelli del padre. I capelli biondi e ricci che gli contornano dolcemente il viso dai tratti morbidi.

Sempre E Solo Noi (Mafia Romance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora