LARA'S POVPrima delle cinque del pomeriggio della vigilia di natale scendo mi ritrovo a scendere dall'auto del moro. Azione subito seguita da quest'ultimo.
«Ancora scossa?» mi chiede affiancandomi sul vialetto di casa mia.
«Beh, mio padre è in carcere. Tu che dici?» mormoro appena osservando il mio respiro caldo condensarsi a contatto con l'aria gelida di fine dicembre.
«Mi dispiace averti stravolto la vita... È averlo fatto inutilmente, vorrei che avesse almeno un senso tutto quello che è successo. Invece niente» ammette rammaricato fermandosi sul portico. A mia volta arresto i miei passi e mi giro osservandolo negli occhi. «Ti ho...» si ferma esitante prima di scuotere la testa «L'ho fatto perché avrei dovuto tenerti al sicuro e guarda com'è finita! Ti hanno sparato. Mando Alexander per sorvegliare Anna e... Dovevo mandare Nick» sussurra scompigliandosi i capelli in un impeto di frustrazione.
«Certo, a quest'ora non dovrei preoccuparmi delle assenze a scuola o di recuperare tutto il programma perso, ma chissenefrega Luke. Ho passato un mese molto interessante. Ogni tanto rompere la routine può essere utile» provo a rassicurarlo come meglio riesco, ma in queste cose non sono mai stata tanto brava purtroppo. «Ho pure scoperto che il boss più temuto della Pennsylvania è mio zio, ed il secondo in carica il mio ragazzo. Poteva andarmi meglio?» dico sarcastica accorgendomi solo in un secondo momento dell'errore fatto.
«Sono felice comunque» aggiungo avendo notato il suo silenzio.
«Meglio se entri, si gela fuori» dice facendo cenno alla porta, annuisco in risposta e una volta dentro lo invito ad entrare.
«Ancora non è tornata Catrhine?» domanda guardandosi attorno.
«No, credo abbia detto che sarà a casa per le sei o per le sette. È dalla zia» lo informo sorridendo a trentadue denti.
«Credo che ti inviterà qui per domani sera» sussurro osservando le pareti dell'atrio.
Dopo istanti che sembrano non finire più, accumulo tutto il coraggio di cui ho bisogno e mi volto nuovamente in sua direzione. A catturare la mia attenzione è il suo viso contrariato. Le labbra leggermente schiuse, la mascella serrata, lo sguardo affilato come rasoi e puntato in direzione delle scale.
D'istinto seguo la traiettoria dei suoi occhi ritrovandomi sorpresa di trovare Henry a metà scalinata. A sua volta sembra voler folgorare Luke con solo la forza della mente.
Che situazione imbarazzante, ma ovviamente dove ci sono io ci sono anche queste scene. È la conferma definitiva che sono un magnete umano per la sfiga.
«Ciao!» esclama improvvisamente la mia gemella che, dalla prima volta da quando sono stata rapita, vorrei ringraziare.
Le faccio un gesto con la mano in rimando e l'altra la avvolgo al braccio muscoloso del moro.
«Che ne dici se guardiamo un film in camera mia?» gli sussurro osservando il suo profilo. Si limita ad avanzare, iniziando così a salire un gradino per volta fino a spostare con la mano libera Henry.
Il riccio si era fermato proprio in mezzo e sembrava avere tutte le intenzioni per non farci passare. Ma nulla ostacola Lucas Carter e questo inizio a capirlo solo ora.
«Wow, siete stati più di un mese insieme ed ancora non ti sei stancata?» chiede rivolto a me prima che possiamo svoltare l'angolo del corridoio che porta in camera mia.
Ma cosa gli prende?! Mi ritrovo a pensare confusa.
Luke si blocca, rigido come un soldato. Posso solo sperare che non arrivino a litigare o qualcuno potrebbe farsi seriamente male.
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Sempre E Solo Noi (Mafia Romance)
Romance{Secondo libro di Un Mese Per Perdere La Testa} 22/12/20 - 16/01/22 (Conclusa) Dopo un mese finalmente Lara è riuscita a tornare a casa e insieme a lei ci sarà Lucas. I due si troveranno in un periodo che sembra promettere bene per la loro relazio...