Epilogo-Lucas

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LUCAS' POV

Crescere e partecipare a delle feste vuol dire abbandonare discoteche, musica così ad alto volume da far tremare le mura e l'alcool per passare a feste con un sottofondo rilassante -musica classica in questo caso- interrotto da dei piagnistei così forti da far venire il mal di testa.

Osservo di fronte a me la piccola creatura che osa sfidarmi fissando i suoi occhioni lucidi nei miei. La bocca spalancata e sporca di omogeneizzato fa ben capire che non ha apprezzato il suo pasto.

«Non puoi metterle un cuccio in bocca?» supplico mia sorella che in tutta risposta scuote la testa e mi indica Sarah. La rossa è intenta a parlare animatamente con Lara e Drake, quest'ultimo agita una mano e al suo interno non fatico a scorgere l'oggetto che potrebbe tappare la bocca a mia nipote.

Non avrei scommesso un singolo penny su quei due. Ma a quanto pare, dopo un lieve flirt con Kira, Drake ha deciso di mettere la testa a posto e di iniziare a inseguire la ragazza dietro cui aveva sbavato durante l'adolescenza. Pensavamo tutti che quel periodo fosse passato e invece aveva solo imparato a nasconderlo bene.

La dolce creatura demoniaca inizia a sbattere convulsamente le manine sul tavolo, costringendomi a darle nuovamente retta. Sembra che adesso, con una patatina fritta in bocca, abbia deciso di smettere con la sua tortura.

Stanco e stordito mi alzo dalla sedia cercando con gli occhi quei tre scapestrati che ho generato. Levi sicuramente è quello con la testa sulle spalle nonostante tutti i casini che ha combinato nei suoi vent'anni di vita. Se l'ho perdonato ogni volta è solo perché ho fatto molto peggio nei miei primi venti.

Non trovo il mio primo e unico genito maschio, ma almeno riesco a trovare Leila. Il rapporto che lei ha col caro zio Nick è a dir poco assurdo. Li vedo litigare di continuo e scherzare subito dopo.

Mi accosto a lei stringendole le spalle, scoperte dal suo vestito verde bosco, con un braccio. Subito i suoi capelli ricci svolazzano solleticando il mio mento. Due enormi occhioni blu mi sorridono sereni incuranti delle atrocità di cui il mondo è artefice.

Spesso, guardandola così, mi chiedo se anche i miei occhi avrebbero potuto assomigliare ai suoi nel caso fossi cresciuto nell'ambiente che desiderava mia madre. Ma ci sono domande a cui non si avrà mai una risposta.

«Papà! Capiti proprio nel momento giusto. Zio Nick dice che potrei passare l'estate da loro. A Los Angeles!» dice tutta emozionata all'idea del viaggio e maggiormente felice al pensiero di sbarazzarsi dei suoi genitori.

«Sai che non potrei dirti di no. Tu e il tuo padrino siete troppo estenuanti da sopportare insieme» mi arrendo prima ancora che si possa ripetere l'esperienza avuta quattro anni prima, quando un'adorabile sedicenne e un logorroico trentaseienne si sono accordati per andare a Pisa. Avevo detto di no. Però ho dovuto cedere in seguito a torture indicibili quali il broncio seccato di Leila e le continue esortazioni e battute di Nick.

Nessuno mi aveva mai detto che avere figli fosse anche questo.
Ed ora mi ritrovo a congratularmi col mio migliore amico per i suoi vent'anni di matrimonio.

«Dovrebbero farti santo, Paul» rido quando si avvicina e dandomi una pacca sulla spalla osserva il rosso con un'espressione più dolce del miele.

«Non hai idea di quanto hai ragione» mormora sorridendo.
«A te mancano giusto diciotto anni per arrivare al nostro traguardo, eh?» mi prende subito dopo in giro.

«Una volta avuti Levi e Leila volevamo aspettare che fossero abbastanza grandi da ricordarsi il matrimonio dei propri genitori» e così è stato.

«Avete visto Remény?» chiedo guardando in giro per la sala.
In quel momento trovo Levi che sta parlando con un'aria da perfetto imbecille ad una donna dai lunghi capelli lisci e blu.

Sempre E Solo Noi (Mafia Romance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora