Capitolo 3

3.2K 135 35
                                    

LARA'S POV

Varco la soglia della porta che conduce alla cucina-sala da pranzo trascinando Luke per mano.

Mi guardo istintivamente intorno come fosse la prima volta che entro in questa stanza, eppure i pensili sono dello stesso bianco panna di sempre, gli elettrodomestici in acciaio inossidabile sono ancora allo stesso posto così come il tavolo e le sedie in betulla.

Noto subito mamma leggere un libro seduta su uno dei quattro sgabelli del bancone dove solitamente facciamo colazione la mattina prima che ognuno di noi vada a svolgere i propri doveri. Che sia la scuola o che sia lavoro.

Dò un lieve colpo di tosse attirando subito la sua attenzione. I boccoli biondi legati ancora in una coda, gli occhiali da riposo che le ricadano sul naso piccolo e leggermente all'insù e la mano liscia e morbida, che spesso ho sentito sulla mia pelle per delle dolci carezze materne, che corre a sistemarli. Non appena i suoi occhioni verde smeraldo ricadono dietro di me faccio un passo avanti, facendo si che Lucas entri nella stanza.

«Ma quel libro non è mio?» le chiedo alzando un sopracciglio divertita non appena riconosco quello che lei aveva definito "l'ennesimo libro demenziale sui vampiri".

«Era in soggiorno» bofonchia provando a giustificarsi.

«Potevi non prenderlo, mamma. Invece sei quasi a metà! Ma non spoilerare, non faccio battute se non lo fai» parto sulla difensiva sgranando gli occhi al pensiero di avere la lettura del libro rovinata.

«Affare fatto, ma prima lo finisco di leggere io e poi lo inizi tu» precisa sorridendo vittoriosa.

«Però che buon profumino» cambio discorso non appena un aroma speziato si fa strada nelle mie narici.

«Si sto cucinando le cosce di pollo col contorno di patate arrosto» dice scuotendo la testa per la mia espressione sorpresa.

«Cazzo, ma siete due fotocopie?» chiede allibito il moro interrompendo il momento madre-figlia.

Io e mia madre ci ritroviamo a guardarlo perplesse a causa della sua esclamazione forse a voce troppo alta.

Bravo Luke, è proprio la cosa giusta da fare urlare un'imprecazione davanti a mia madre. Penso guardandolo male non appena ho realizzato la prima parola pronunciata da lui.

«Perché mi guardate in quel modo?»e lo chiede pure?!

«Niente, la galanteria con cui lo hai detto mi ha lasciata senza parole» rispondo sbattendomi una mano mentalmente.

Vedo sul suo viso cambiare velocemente l'espressione. Sembra aver capito solo ora cosa ha detto.

«Come puoi dirlo se non mi conosci?» chiede, invece, mia madre tralasciando sulla parola poco carina.

«No, solo che avete gli stessi modi di fare e si nota subito che avete più o meno lo stesso carattere... Per non parlare che ad entrambe piace leggere... Se anche lei suona il violino e dipinge abbiamo completato il quadro» spiega incerto.

Mi avvicino al tavolo pronta ad un lungo discorso sulla complessità del carattere di una persona. Tiro una sedia indietro indicandola a Lucas con un cenno del capo e poi mi siedo su quella accanto, poggiando poi i gomiti sulla superficie liscia del tavolo e la testa sulle mani.

Mia madre si viene a sedere di fronte al corvino, probabilmente per avere un contatto visivo diretto o qualcosa di simile.

«Capire il carattere di una persona non è così semplice, soprattutto se fin ora mi sono comportata...male» ammette mia madre, forse dispiaciuta o semplicemente per mantenere la promessa che mi ha fatto prima: sforzarsi di conoscerlo.

Sempre E Solo Noi (Mafia Romance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora