Capitolo 1

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LUCAS' POV

Catrhine sicuramente mi odia.
E come poterla biasimare?! È pur sempre vero che le ho portato via sua figlia.

Anche se non l'ho fatto per piacere personale l'ho comunque fatto!

Solitamente non m'interessa ciò che le persone pensano di me, ma come posso ignorare il suo odio nei miei confronti?

Lei potrebbe anche decidere di non farmela più vedere!

Potrei davvero lasciar andare un'altra persona che sta diventando sempre più importante per me? Ovviamente la risposta è negativa.

Posso pur sempre rapirla di nuovo, se avessi il suo consenso. Ma così non potrebbe più essere considerato un rapimento, giusto?

«Luke» la biondina mi riporta sul pianeta Terra saltandomi addosso e interrompendo il flusso dei miei pensieri che è persistito per tutto il tempo in cui Lara e sua madre sono sparite al piano superiore, lasciandomi qui a crogiolarmi nell'ansia.

Porto la mia completa attenzione su di lei.

«A che pensavi?» mi chiede dolcemente sedendosi accanto a me e facendo apparire quel suo adorabile cipiglio sul viso confuso e dagli occhi curiosi.

«Mi mancherà la nostra routine, ormai mi ero abituato a svegliarmi accanto a te» ammetto sfiorandole il mento e guardandola bene.

«Perché hai pianto?» mi ritrovo a chiederle una volta accortomi degli occhi leggermente arrossati e ancora lucidi.

Scuote la testa, stringendo lievemente il mio polso per poi portarla ad accarezzarmi il dorso della mano intento a sfiorarle il viso morbido dalle guance rosate.

«Niente, sono solo felice» si ritrova a mormorare mentre porta i suoi occhi ovunque tranne che su di me. Abbasso un po' lo sguardo notando i suoi denti mordicchiare il labbro inferiore, rendendolo rossastro.

Decido di far finta di crederle, non potrebbe comunque nascondermi qualcosa. Proprio non ci riesce. Basterà porle le giuste domande e mi dirà ciò che voglio sapere.

Stavolta sono io a mordermi il labbro inferiore, sicuramente con più forza di quanta ne stia usando lei.

Davvero voglio raggirarla? È una cosa tremendamente sbagliata e se non vuole rivelarmi il vero motivo delle sue lacrime perché io dovrei estorcerglielo con l'inganno?

"Porgi le giuste domande ed otterrai le risposte che cerchi" Nella mia mente sento l'eco lontano delle parole che un giorno, durante l'addestramento, mi disse mio padre. Ma forse queste parole non sono giuste anche se usate contro di me?! Voglio davvero raggirarla per ottenere una verità che non vuole rivelarmi? La risposta che cerco è un sonoro "no"!

«La cosa che mi mancherà di più in assoluto è vederti contrariato ogni volta che ti batto a qualche videogame» dice ridendo destandomi dalle mie riflessioni.

«Cosa? Ti lascio vincere di proposito!» le rispondo nonostante sappiamo entrambi bene che non è così.

Nick le ha insegnato a sparare! Ed ora è quasi alla mia altezza.
Nick le ha insegnato qualche tecnica di autodifesa. Ed è riuscita a buttarlo a terra ed a tenerlo bloccato per quelli che sono sembrati minuti interminabili di risate per quanto riguarda me, Alex e Paul.
Nick le ha anche insegnato l'arte dei videogames. Posso solo dire che non lascerò mai più quel dannato rosso con lei.

«Certo, certo» mi sbeffeggia dedicandomi un sorriso sornione.
«Io sono eccezionale!» si pavoneggia scherzosamente per poi scoppiare a ridere da sola.

Non posso che sorridere guardandola felice e serena.

«Lara, Anna sarà qui tra mezz'ora» l'avvisa sua madre entrarndo nella stanza ed interrompendo le risa che fin ora si erano divulgate nella stanza.

«Ok» risponde semplicemente lei e non può di certo sfuggurmi la nota di fastidio che corrompe la sua dolce voce.

Gli occhi di Catrhine passano dallo sguardo amorevole rivolto a sua figlia ad uno rassegnato quando lo posa su di me.

Che abbia accettato la mia presenza? O perlomeno voglia provarci?

«Allora, Lucas, perché non resti a cena? Così ti posso conoscere meglio. Sai, preferisco sapere con chi escono le mie figlie» propone sforzando un sorriso.

«Si, la ringrazio signora Evans!» accetto grato per l'opportunità che mi sta offrendo.

«Bene, meglio se inizio a preparare» dice sospirando. Pochi istanti e sparisce in cucina lasciando comunque la porta aperta. Probabilmente vuole controllarci mi suggerisce un mio pensiero.

«Vedrai che quando ti avrà conosciuto meglio ti adorerà» mi rassicura lei notando il mio sconforto.

Annuisco passandomi una mano fra i capelli, fra un po' li vedrò chiazzati di bianco per lo stress?!

«Dico seriamente! Se non le piacevi non ti avrebbe invitato a cena» mi rivela in un bisbiglio, quasi fosse un segreto di stato.

«Beh, allora eviterò le parolacce. Promesso! Le parlerò solo di quanto sono bravo con gli affari!» rispondo prendendo un tono sarcastico nell'ultima frase pronunciata.

La biondina fa un respiro profondo scuotendo la testa e dandosi uno schiaffo sulla fronte.

«Andiamo di sopra su, almeno avremo privacy» sussurra prendendomi per mano e trascinandomi al piano superiore.

Mi fa entrare in una stanza che, dopo aver acceso la luce, si rivela essere la sua camera. Mi sorprendo a notare il copriletto cobalto, stesso colore che spicca sulla libreria che addirittura prende un'intera parete.

Li ha davvero letti tutti? Mi chiedo stupito per l'ammonto di libri posti sugli scaffali.

I comodini invece sono coordinati alla struttura del letto, all'armadio e alla scrivania di un bianco perla che poi va a tingere anche le pareti. La sedia blu oltremare come i due pouf, poggiati vicino una finestra che dà su un piccolo balcone che riesco a scorgere dietro delle tende sottili e semitrasparenti del medesimo colore del copriletto.

«Mi spieghi cosa ti prende?» mi chiede alzando di qualche ottava la voce.

«Ma questa è camera tua? Dov'è il rosa?» domando esterrefatto lasciandomi cadere a peso morto su uno dei pouf.

Conoscendola ho sempre pensato ad una camera come quella che aveva arredato Kira da me, non a tutto questo blu...

«Vuoi dire che ti aspettavi unicorni e arcobaleni da me? Ma hai visto che libri leggo?!» ride osservandomi dall'alto.

«Ma sei uno zuccherino!» esclamo mentre lei si siede fra le mie gambe, allacciando le sue braccia attorno al mio collo.

«Uno zuccherino che ha subito un trauma» dice indicandosi la coscia ferita dalla sua prima sparatoria. E spero sia stata anche l'ultima.

Avvicina ulteriormente il suo viso al mio, facendo così sfiorare i nasi l'uno contro l'altro in una carezza dolce e leggera. Istintivamente poggio le mie labbra sulle sue dando così inizio ad un bacio casto ancora per poco.

Senza indugiare oltre schiudo le labbra, aspettando poco, prima che anche lei imiti le mie azioni.

In men che non si dica le nostre lingue si scontrano e si cercano con bramosia.

Stringo le mie mani sui suoi fianchi, aiutandola a sistemarsi su di me, senza mai interrompere quel contatto che va alimentando con ferocia una voglia sempre più travolgente di sentirla mia.

Ma che mi hai fatto? Finisco col chiedermi prossimo alla perdizione della ragione.

Angolo autrice

Ed eccomi qui con un altro capitolo, perdonatemi errori di battitura o di correttore automatico (si, scrivo ancora dal telefono).
Cosa ne pensate di questo nuovo capitolo?

Ma prima che me ne dimentichi (perché sono anche smemorata) Buon Natale ❤️❤️

E niente, dovevo dire un'altra cosa ma l'ho dimenticata 😂😂

Alla prossima - Francy❤️

Sempre E Solo Noi (Mafia Romance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora