28 - Do ut Des. Thomas e Azzurra

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Thomas era in radio con la collega Paola per la loro consueta trasmissione.

"Siamo quindi giunti al termine del nostro appuntamento quotidiano. Una piccola anticipazione sulla puntata di domani: parleremo di seconde opportunità.

E, come di consueto, non dimenticate di inviarci i vostri remix! Un saluto da Thomas Raggi...".

"E da Paola Storzi. A domani!".

Entrambi gli speaker attesero che dalla regia partisse la sigla di chiusura, quindi si tolsero le cuffie.

"Che bella giornata! Non vedo l'ora di farmi una lunga passeggiata!", affermò la collega.

"Sì, finalmente il bel tempo. Appena arrivo a casa ti mando la mail che ti ho promesso!", esclamò il chitarrista mentre indossava una giacca di jeans.

Paola abbozzò un sorrisetto.

"Che c'è?", domandò l'uomo.

"Sono contenta di vedere che, al termine della trasmissione, ti fiondi fuori dallo studio, anziché rinchiuderti nella saletta dei deejay. Significa che c'è qualcosa di speciale ad attenderti. Sono felice per te!", disse la collega.

Thomas le rivolse un sorriso a 32 denti, quindi la abbracciò. Paola era sempre stata molto discreta, non gli aveva mai rivolto domande su fidanzate o eventuali frequentazioni, ma quel giorno non aveva potuto trattenersi dal manifestargli la sua contentezza. Quando lo aveva conosciuto lo vedeva spesso assorto, ai limiti della tristezza. L'unica cosa che gli faceva illuminare lo sguardo era il lavoro. Ora però aveva intuito che c'erano stati cambiamenti importanti.

Il musicista aveva in programma un incontro con Azzurra: l'avrebbe aiutata a studiare per l'esame di Stato. Non che la ragazza ne avesse bisogno, ma era parecchio ansiosa, ed il chitarrista voleva che sentisse la sua vicinanza.

Quel giorno lei lo attendeva nella sezione distaccata della Onlus.

Quando lo vide arrivare si diresse a passo svelto nella sua direzione, quindi lo strinse e gli baciò una guancia.

"Deduco che tu sia contenta di vedermi...", le disse accarezzandole la punta del naso con un polpastrello.

"Avevi dei dubbi?", domandò Azzurra sorridendo, poi lo prese a braccetto.

"Sei sicuro che possiamo stare da te? C'è anche la biblioteca, non vorrei disturbare...", affermò la giovane.

"Sul serio ti fai di questi problemi? Non scherzare. E comunque prima o poi la mia tana te l'avrei dovuta mostrare...".

La ragazza rise di gusto.

"Quindi mi dicevi che la proposta di matrimonio ti è piaciuta e che con i miei amici ti sei trovata bene...", Thomas riprese il discorso.

"Sì, è stata una giornata meravigliosa! Devo essere sincera: lì per lì sono rimasta spiazzata, anche perché mi avevi detto che non sarebbe stato nulla di impegnativo. Però sono stati tutti così carini e gentili, mi hanno fatta sentire a casa.

Tu, Vic e Damiano siete stati esilaranti: ero abituata a vedervi con gli strumenti in mano, e non mi aspettavo che bisticciaste durante i preparativi della festa! Mi pareva di stare in una sit-com!".

"Casa Maneskin, non suonerebbe neppure male. Proporrò il format a qualche canale televisivo...", disse il chitarrista con fare malizioso.

"Ricordati che esigo i diritti d'autore!", esclamò divertita Azzurra.

Giunsero infine nell'appartamento di Thomas. La sera precedente si era dato da fare per mettere in ordine e pulire: non voleva dare una cattiva impressione.

La ragazza si guardò un attimo attorno.

"E' minimalista, adatto per uno scapolo, ma carino. Il mio è decisamente più caotico: mi piace accumulare oggetti...", affermò.

"Non mi sono impegnato più di tanto nell'arredarlo: appena arrivato a Bologna trascorrevo la maggior parte del tempo in radio. Magari tu mi darai qualche consiglio per renderlo meno spoglio...", propose il musicista.

"Affare fatto!", esclamò la donna.

"Accomodati, ti preparo qualcosa da bere, così potremo metterci all'opera", suggerì Thomas.

"A proposito, approfitterei dell'occasione per farti leggere una puntata di Storia della musica in pillole, un do ut des, si dice così, vero?", domandò l'uomo.

"Certamente!", replicò Azzurra. "Sarà un onore conoscere un tuo contenuto in anteprima !".

"Sì, però non farmi venire l'ansia da prestazione!", scherzò il chitarrista.

Intanto la ragazza estrasse dalla sua valigetta un paio di libri ed una risma di dispense.

"Mi stai dicendo che oggi vuoi ripassare tutta quella roba?", disse Thomas intimorito.

"Ma no! Ovviamente farò un sunto, anche perché all'appello mancano altri dieci volumi e la mia tesina!", esclamò la donna.

"Ecco, ora ricordo perché ho smesso di studiare, e mi sono dedicato unicamente alla musica!".

Risero entrambi, dopodiché cominciarono a sfogliare i testi in questione.

Trascorsero un paio di ore impegnative, in cui Azzurra dimostrò di essere preparata su tutta la linea. Apprezzò inoltre la puntata scritta da Thomas, complimentandosi con lui per la chiarezza e la capacità di sintesi.

"Direi che oggi ci siamo decisamente meritati l'aperitivo! Dai, usciamo, o corro il rischio di diventare troppo colto!", disse il musicista.

"Grazie per la tua pazienza, e soprattutto grazie per non esserti addormentato!", rispose lei.

"Con una relatrice come te non potrei mai addormentarmi! Tranne quando beviamo troppo, ma quello è un altro discorso!", affermò Raggi.

La ragazza lo abbracciò divertita, poi lo baciò con trasporto.

"Ecco, dopo una full immersion come questa qualche coccola ci voleva! Però rimandiamo il resto a più tardi, ho lo stomaco che borbotta!", esclamò il chitarrista.

Fecero una breve passeggiata in direzione del bar. Costeggiarono, come Thomas faceva di consueto, il parco in cui aveva soccorso Giulia.

"Dovrei chiederti un consiglio...", esordì.

"Sono tutta orecchi", rispose Azzurra.

"Mesi fa ho aiutato una ragazza. Stava subendo un'aggressione, proprio da queste parti. Per nostra fortuna, una macchina della vigilanza si è avvicinata, ed i due disgraziati che volevano farle del male si sono dati alla fuga. L'ho accompagnata al pronto soccorso, dopodiché non ho più avuto sue notizie. Da allora, mi sto scervellando per rintracciarla. Credo che lei mi abbia voluto ringraziare con una telefonata in radio, ma per la nostra politica di privacy non posso usare il numero di telefono per risalire a lei. Tu che mi consigli?", disse tutto d'un fiato il musicista.

"Ciò che mi racconti ti fa onore. Se non puoi contattarla con il numero che ha usato, potresti scrivere un messaggio sui social, qualcosa che possiate capire solo voi due, cosicché non ti rispondano mitomani. Potrebbe essere una valida alternativa per non violare la sua privacy, dato che mi pare di aver capito la faccenda sia delicata", rispose la donna.

"Già, però devo dire che la tua è un'ottima idea, peccato non averci pensato prima!".

One more Chance  - Sh*t BoulevardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora