7 - Test Time

121 4 2
                                    


Chiara era seduta al tavolo del salotto, a casa di Damiano, circondata da libri e spartiti.

Mordeva nervosamente un lapis, mentre con una mano torturava i capelli in disordine.

Di mattina e pomeriggio, negli orari in cui non avrebbe disturbato i vicini, si esercitava con lo strumento; nel tempo restante studiava testi e partiture.


L'esame conclusivo si articolava in due prove. La prima comprendeva l'esecuzione di un programma da concerto, la trascrizione di una composizione per chitarra antica, e tutta una serie di altri brani a scelta, inclusi autori moderni o contemporanei; la seconda richiedeva l'interpretazione di un brano assegnato dalla commissione, una trascrizione in notazione moderna ed infine una parte teorica.


La ragazza non alzava il capo dalle sudate carte.

Damiano stava leggendo sulla sua poltrona preferita, ed ogni tanto la osservava con un filo di apprensione.


Sapeva che era ansiosa, ma non l'aveva mai vista così sotto pressione, nemmeno ad X Factor.

Il diploma al conservatorio era davvero importante nella sua vita, contava più di qualsiasi talent o ingaggio. Rappresentava il coronamento di anni di sacrifici, passati a fare due, a volte tre lavori per potersi pagare gli studi, a discutere con i genitori che avrebbero ambito ad un impiego in banca.


Man mano che si avvicinava il giorno della prova, diventava più pallida, scontrosa, con gli occhi cerchiati. Il fidanzato si augurò che non avesse un crollo.


"Tesoro, vuoi che ti prepari una cioccolata? O se preferisci vado in pasticceria a prendere dei dolci, o una torta...", le domandò.


"Scusa amore, ma per me non comprare o preparare niente. Ho lo stomaco chiuso...", replicò la ragazza.


"Fa che resista. Non so come potrebbe reagire se le andasse male", pensò Damiano.


Si alzò, le diede un bacio sul capo ed uscì.


Non aveva ancora deciso cosa regalarle per festeggiare il diploma. Forse un gioiello su commissione? Scrisse all'orafo che, anni prima, confezionò gli anelli a cui era affezionato.

Magari, in attesa della consegna, l'avrebbe distratta con un altro presente.


Fece un salto nel negozio di Mario, amico ed antiquario di fiducia.


"Tò, guarda chi si vede! Ciao ragazzo! Finalmente!", esclamò l'uomo quando vide il cantante.

"Ciao Mario! Come va?", domandò Damiano.

"Da vecchio bottegaio. Tu, piuttosto: ho letto un paio di pettegolezzi sul tuo conto!", esclamò l'antiquario.

"E che dicevano?", chiese David.

"Che nella tua vita c'è una bella moretta, anche lei musicista...", affermò Mario.

"Questa volta hanno detto bene!", Damiano rise.

"Fammi indovinare: è la fortunata che ha ricevuto il carillon?", proseguì il bottegaio.

"Sì, proprio lei!", rispose il cantante.

"Non ti chiedo che effetto abbia avuto, e se le sia piaciuto. Sono troppo anziano per i racconti a luci rosse!", scherzò il negoziante.


Vedi "One More Chance: Dicembre".

"One More Chance: Passion Fruit".


"Visto il successo, sono qui per un altro regalo alla signorina. Che mi suggeriresti in occasione di un diploma di conservatorio?", domandò David.

"La cosa si fa seria. Quando ne avresti bisogno?", chiese Mario.

"Tra una settimana, al massimo due. Però mi servono consigli...", disse Damiano.

"Ci sarebbero dei begli orologi, inclusi quelli da indossare a mò di collana. Penne a profusione, anche se rischiamo di essere banali. Valigette, ammesso che siano il suo genere", elencò l'uomo.

"Lasciamoli come seconda opzione. I portagioie intagliati ti arrivano ancora?", proseguì il cantante.

"Sempre! Ne ho alcuni nel retrobottega. Dai un'occhiata! Se non ti convincono, sentiamo il fornitore e vedo che si può fare", suggerì Mario.

La ricerca di Damiano fu proficua: notò un oggetto che lo entusiasmò subito.

"Me lo puoi tenere da parte? La fanciulla è a casa mia, lo scoprirebbe in un attimo !", esclamò.

"Certamente! Passa a prenderlo in qualsiasi momento!", disse l'antiquario.


Si salutarono, e Damiano uscì dal negozio soddisfatto dell'acquisto.

Camminò un po' per Milano. Alla fidanzata occorreva relax, ed averlo attorno, considerato quanto il suo temperamento fosse nervoso, di sicuro non le giovava.


Infilò una mano nelle tasche della giacca. Le sigarette erano finite.

Le avrebbe comprate al primo tabaccaio.

Poi si ricordò del sogno in cui era rimasto afono, e della promessa fatta a Chiara. Non aveva senso procrastinare: toccava agire, e smettere di fumare. Lo doveva a se stesso, ed alle persone che gli volevano bene.

Si procurò della liquirizia, sperando che rappresentasse una valida alternativa al tabacco.

Lo aspettavano tempi duri, ma i sacrifici erano necessari.


Rientrò nel suo appartamento, e vide che la giovane si era addormentata con la testa appoggiata ai libri. Si limitò a coprirla con un plaid per non disturbarla.


Era quasi ora di cena: si sarebbe impegnato a prepararle qualcosa di buono, nonostante ci fosse il rischio che lo rifiutasse perché non aveva fame.


Mentre era indaffarato in cucina, la udì muoversi.

Arrivò alle sue spalle.

"Quanto ho dormito?", domandò Chiara.

"Dopo il mio ritorno, un'oretta...", rispose Damiano.

"Ti faranno santo...", disse la giovane.

"Addirittura? Offrire un tavolo per un pisolino è un semplice atto di carità cristiana, cioè, le basi...", scherzò il cantante.

Lei rise e lo abbracciò.

"Che profumino! Cosa stai cucinando?", chiese la fidanzata.

"Un piatto che mi auguro tu mangerai!", esclamò Damiano.

Ci fu un attimo di silenzio.

"Dolcezza, sei sicura di non volermi a Firenze nei giorni dell' esame?", le domandò.

"Preferisco tu venga a prove ultimate: sarà il momento in cui avrò davvero bisogno del tuo supporto...", affermò Chiara.

"Come vuoi, amore. Oggi basta studiare, hai già dato a sufficienza!", le suggerì David.

"Sì, hai ragione. Stasera mi dedicherò solo a te!", rispose la ragazza.

"Ottima scelta!", concluse Damiano.



One more Chance  - Sh*t BoulevardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora