CAPITOLO 11

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La giornata passò in fretta per Samira, che ebbe passato l'intero pomeriggio a studiare e ad aiutare la sorella con il pranzo. Come sempre si impegnò ma metà dell'attenzione era rivolta a quello che le era successa la sera precedente. Non si aspettava una chiacchierata così intensa con Vladimir e di certo non si sarebbe mai aspettata che il vampiro le avesse detto che quell'uomo al parco fosse in realtà uno dei più potenti volturi che uccise la sua famiglia. Era stato così gentile con lei, le aveva riportato il cane che era scappato lungo la strada di sassi che portava ai campi retrostanti. Certamente ancora più strano era il fatto che Vladimir l'avesse poi attaccata al muro con tanta violenza, ma non le era del tutto dispiaciuto : la cosa l'aveva piuttosto eccitata. Ad ogni modo il tormento di tutte queste cose messe assieme non l'aveva lasciata stare per tutto il pomeriggio. Alla sera cenò con la sorella, e per fortuna lei non si accorse di quegli enormi graffi che le aveva lasciato il biondo al collo e nelle braccia e quindi la cena proseguì del tutto tranquilla e priva di domande o di interrogatori. Il padre di Samira e della sorella avrebbe fatto tardi quella sera, mentre la madre sarebbe tornata alle 22:00 come tutte le altre volte. Anche durante la serata e con l'arrivo dei genitori l'atmosfera non cambiò. Dialoghi molto tranquilli vennero scambiati con la madre che chiese come fosse andato quel pomeriggio, per poi guardare un film tutti insieme alla televisione. Ed ecco, il momento tanto atteso della giornata, o meglio, della fine giornata era arrivato e Samira aspettava l'arrivo di Vladimir, che non ci mise molto. 

-Ehi… - 

-Ehi - Samira rispose con molta tranquillità, senza far trasparire quell'agitazione che continuava tartassarla da un giorno ormai. 

-Sei turbata… - 

-Ma no, che dici - rispose lei ridendo leggermente e piombandole addosso per baciarlo in bocca. Lui la premette a sé per baciarla meglio e con una mano le accarezzò la testa. 

-Questa sera non ti porto a casa-

-Cosa? Perché? - 

-No no, tranquilla… Voglio solo farti vedere una cosa-

-Credevo non volessi stare con me-

-Non dirlo nemmeno per scherzo-

Poi la prese e partí, impaziente di portarla in quel posto "segreto" a cui aveva appena accennato. 

Ci volle un pò più del solito per arrivare a destinazione, ma Vladimir pensò a tenerla calda durante tutto il percorso e quando arrivarono il posto sembrava estremamente cupo. La pose a terra e lei si guardò intorno, per niente stanca, ma solo un pó infreddolita. 

-Dove siamo Vlad? - 

-Tranquilla...Vieni con me-

-Devo preoccuparmi? - 

Vladimir la riprese in braccio, e lei lo circondò con le gambe al busto e con le braccia al collo. 

-Non devi… Non hai neanch'ora capito che con me qui non devi assolutamente preoccuparti di niente? - 

-Ah no? - 

-No… Siamo quasi arrivati-

Troppo impegnati per guardarsi non si accorsero nemmeno di essere arrivati, ma appena Vladimir spostò l'occhio si accorse subito di aver raggiunto il luogo di destinazione. 

-Siamo arrivati - 

-Si? - 

-Certo… Guardati intorno-

Non appena Samira si voltò fu subito senza fiato per il magico posto in cui Vladimir l'aveva portata:

si trovava di fronte a due bellissime cascate, con acqua limpida che sembrava cristallo e che cadeva in un piccolo laghetto, posizionato proprio al centro della visuale. L'acqua non sembrava fredda, dati i calori che di tanto in tanto emergevano dalle acque vicino alle rocce che circondavano quella pozza trasparente. Vicino alla cascata si trovavano dei fiori…viola, erano completamente viola. Ma non quel viola scuro, ma un bellissimo Lilla che sembrava scomparire con quella nebbia che di tanto in tanto si alzava. Sembrava quasi una cascata termale che però era molto più elegante rispetto alle semplici cascate indotte che Samira aveva visto solamente in piscina. Queste piccole e delicate cascate erano davvero suggestive e Samira non riusciva a credere ai suoi occhi. Ogni tanto spuntava qualche lucciola che colorava l'atmosfera di tenerezza e simpatia. Samira era completamente incantata da quel magnifico paesaggio. 

ANCORA UNA VOLTA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora