CAPITOLO 16

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Samira era ancora assopita nella vasca da bagno quando piano piano incominciò a svegliarsi: era ancora ricoperta dall'acqua, quando questa non era quasi più tiepida e ovviamente Vladimir non si trovava lì, proprio come la scorsa notte. Quando se ne accorse si stropicciò gli occhi e piano, per non scivolare, uscì dalla vasca da bagno, si mise un asciugamano addosso e si avviò in camera da letto, dove lo trovó in piedi, che si stava già vestendo, voltato di spalle. Senza fare rumore la ragazza molto lentamente lo circondò con le braccia ai fianchi e posò il suo viso sopra la spalla di lui. Lui sorrise, ma continuò ad allacciarsi la camicia guardando avanti. 

Samira, con un filo di voce gli sussurrò:

-Sei già vestito?...Perché tanta fretta? 

A quel punto Vladimir, sempre tenendo la voce molto bassa le rispose:

-Tra poco é quasi giorno… Te lo sei dimenticata?-

Il vampiro si voltò e la avvolse in un soffice abbraccio, che la scaldò, dal momento che aveva la pelle d'oca per aver solo un asciugamano, e bagnato ormai, addosso. Con una mossa il biondo le slacciò l'asciugamano, lasciandola nuda come madre natura l'aveva creata. 

-Vlad… é presto per andare- disse lei con le labbra del vampiro che le stampavano teneri baci sulla fronte. Così lui le si avvicinò all'orecchio e, sempre molto lentamente, le rispose:

-No, devo riportarti indietro… Ma non puoi, senza vestiti… - poi sorrise e lei fece lo stesso. Si staccò completamente da lui e indossò le mutande che si trovavano ancora lungo il pavimento. Lui la osservava vestirsi e scrutava in lei ogni minima curva. Quanto le piaceva stare lì a scoprire ogni minimo particolare che ancora non era riuscito a visualizzare da quando l'aveva conosciuta. Una volta che Samira si vestí del tutto si sedette sul letto e il suo sguardo sembrò cambiare, guardando un punto fisso sul pavimento:

-Ehi… Stai bene? - 

-Si Vlad, va tutto bene…solo un pò di mal di testa-

-Mal di testa? -

-Si, ora mi passa-

Lui con una piccola mossa l'aiutò a rialzarsi e si diressero verso l'uscita della casa. 

-Te la senti di partire ora? Hai ancora male? - 

-Si Vlad sono a posto-

Così il vampiro la caricò sulle spalle e corse. Quella notte corse piano, per non far prendere freddo alla ragazza. E i pensieri che gli passarono per la mente furono sempre gli stessi : avrebbe voluto tenerla sempre con sé. 

Arrivarono sul terrazzo, non il più grande, ma quello in cui Samira uscì poche ore prima. 

-Ora fila sotto le coperte…domani ripasso-

-Aspetta… - 

Vladimir, sul punto già di partire, si fermò, ma non la guardò in volto :

-Vlad… ci stai pensando? -

-Samira va a nanna, a questa cosa ci pensiamo domani-

-Non dirmi quello che devo fare, e non trattarmi da stupida… Ti prego…Parla con me - 

Vladimir, intenerito ma anche duro come il marmo si voltò, le prese il viso e la guardò negli occhi:

-Sam, tu devi stare tranquilla… Sta tranquilla, non c'è nessun problema. Vai a dormire, domani ti svegli e fai colazione e la prossima notte ne parliamo. Va bene? - 

-Uh… Si, certo come no-

Lui rendendosi conto del tono seccato di lei le diede un ultimo bacio in fronte, e cercò di tranquillizzarla non toccando minimamente l'argomento. Così la lasciò in terrazzo, supponendo che la ragazza andasse a letto immediatamente, ma lei rimase lì a pensare ancora per un pò, prima di crollare dal sonno e dirigersi finalmente sotto le coperte. 

ANCORA UNA VOLTA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora