Nel profondo della notte Samira si trovava ancora nel divano di Vladimir. Doveva aver dormito solo per alcune ore prima di svegliarsi di soprassalto, tutta sudata e con il fiatone. Doveva aver avuto un incubo, e si poteva immaginare benissimo a cosa fosse relativo. Quando si svegliò, però, non trovò Vladimir vicino a lei, ma solo il buio più totale: il camino doveva essersi spento. Si alzò in preda all'agitazione e velocemente girò e rigirò tutto il salotto per cercarlo, con ancora le gocce di sudore che scendevano lungo la schiena. La canottiera infatti era tutta bagnata, poi si sedette di nuovo nel divano, e d'improvviso si spalancò la porta dell'ingresso. Vladimir entrò, e con uno spavento si diresse verso Samira, si appoggiò vicino di lei e le prese la testa da dietro:
-Ehi, ehi…che succede?! Stai male? -
Samira lo guardava con occhi sgranati, e ancora con l'agitazione che rimbombava all'interno del suo corpo:
-Io…dov'eri? Perché sei andato via? -
-Sono uscito due minuti, c'era Stefan… mi dici cosa c'è? -
Samira si divincoló, prese la mano di Vladimir e la porse nel divano mentre lui la osservava con la bocca spalancata e tentò quindi di alzarsi, ma quello che fece fu guardarsi intorno, con il panico negli occhi:
-Samira mi dici cosa succede? -
-Niente… Niente, solo un cazzo di incubo… -
-Va bene, va bene dai… Non mi muovo più, eccomi qui…ma ti conviene dormire, sennò domani mattina crollerai dal sonno. -
-No, no no no… Ora non ci riesco. -
Vladimir sospirò, non sapendo che altro fare. Si alzò quindi dal divano e andò a chiudere la porta che era rimasta semiaperta per la fretta con cui il vampiro corse dalla ragazza. Poi tornò nel divano e si sedette nuovamente, con uno sguardo serio e pensieroso a guardarla.
-A cosa stai pensando? - pronunciò lei seria.
-A niente, tranquilla… Cerca di dormire-
Samira invece si alzò, e, nel buio andò a prendere una boccata d'aria fuori con il vampiro che la seguiva con lo sguardo. Poi rientrò pacata in casa, sempre con lo sguardo attento della sua metà, che controllava ogni movimento che faceva.
-Mi dici perché sei così tesa? -
-Niente… Solo un sacco di pensieri per la testa-
-Questi pensieri te li ho causati io? -
-Che dici? -
Vladimir si alzò e la abbracció da dietro, avvolgendola nel ventre, mentre lei esausta fece crollare la propria testa nella sua spalla.
-Fammi indovinare il tuo incubo… -
-Mmmm… -
Samira si stava praticamente addormentando in piedi. La crisi sembrava passata, ma Vladimir continuò ugualmente:
-Ti sei sognata di come gli esseri umani diventano vampiri e hai immaginato il dolore che si prova a farsi succhiare il sangue per poi farselo rispedire dentro… Non é così? -
-No… No non era quello. -
Samira a quel punto si voltò e, con sguardo assente, riprese:
-Non hai indovinato-
-Samira sei stanca… Vieni… Mettiti sul divano-
A quel punto, sapendo che Samira non sarebbe venuta, il biondo la prese con forza, non troppa, ma sentiva che la ragazza opponeva un pochino di resistenza, la fece sedere e poi sdraiare, accarezzandole la testa. Poi la coprì con la coperta, ancora un velo umida di sudore.
La ragazza riprese a dormire in fretta e Vladimir le si sdraió di fianco. Continuava a coccolarla, prima nei capelli e dopo sulla schiena, per non farla svegliare e per fare in modo che lei si rilassasse ancora di più. Per le successive ore Samira dormì come un angelo, senza svegliarsi e in pace. Vladimir continuava a fissarla, per vedere se fosse tranquilla, e così sembrava essere. Poi infine la abbracciò stretta, ponendole la testa nella sua spalla, e chiuse gli occhi anche lui per potersi addormentare insieme a lei. O meglio, quella era l'intenzione fino a quando non sentí dei piccoli colpi battere sul vetro della finestra. Aprí gli occhi, pronto a sterminare chi osasse svegliarlo dal momento che avrebbe potuto svegliare anche la ragazza, caduta finalmente in un sonno profondo. Piano piano cercò di alzare la testa, e quando lo fece Samira si mosse. Così il vampiro le diede un soffice bacio in cima alla testa, e lo tenne premuto continuando ad osservare chi potesse essere ad infastidirlo a quell'ora. Scostò leggermente la testa, e dato che Samira lo stava completamente avvinghiando con il braccio del tutto rilassato, lui difficilmente riuscì a liberarsi, ma dopo un pochino, e innervosito sempre di più dal rumore si scagionò, e andò a vedere cosa stesse succedendo. Non appena ebbe messo piede fuori dalla porta e avendola socchiusa per non svegliare Samira disse sottovoce:
-Ma chi cazzo sei che vieni a quest'ora?... Se la svegli te ne penti… -
Subito si arrestò, quando vide di fronte a lui la figura scura di Jhosh. Rimase quasi scioccato alla presenza scura del vampiro.
-É lei la ragazza? -
Senza guardarlo in viso Vladimir rispose:
-Si…é lei-
-É bella… -
-Già-
-Non sembri essere contento. Qualcosa ti turba?-
-Non sai quante cazzo di cose ci sono che mi turbano.-
-Glielo hai chiesto? -
-Hai un'altra domanda di riserva? -
-Rispondi prima a questa-
Vladimir rimase zitto per un attimo, poi rispose molto ambiguamente:
-Si, l'ho fatto…Più o meno-
-Cosa significa più o meno? -
-L'ho fatto va bene?!! L'ho fatto! Ma non mi ha dato una risposta precisa… Ok? Sei contento?-
-Fai piano Vlad… O la sveglierai-
Proprio nel mentre che Jhosh stava per rispondere si sentí una voce provenire dalla casa:
-Vladimir?... - era una voce assonnata, e dal timbro si poteva benissimo capire che fosse Samira che si era appena svegliata per il rumore che avevano causato i due all'esterno. Vladimir si voltò e si avvicinò alla casa leggermente:
-Bravo Jhosh…Non é che ora potresti andartene?-
-Non avere fretta Vladimir. Lo sai che tornerò vero? -
-Si, se mi fai il favore di non farlo in questi momenti…-
Vladimir quindi, senza nemmeno voltarsi rientrò in casa, e velocemente si rimise sotto le coperte:
-Ehi, ehi… sono qui, non sono sparito- disse sottovoce a Samira.
-Ma che ore sono? -
-É presto é presto, dormi -
Jhosh rimase quindi fuori casa e dopo un pò se ne andò, senza il minimo rumore.
Quella notte trascorse ad ogni modo in maniera estremamente altalenante, tra i risvegli di Samira e gli incontri che Vladimir aveva avuto era stata una delle notti più scombussolanti che ebbero mai passato insieme. Ma il vampiro biondo era comunque felice. Si era potuto godere Samira in tutta la sua tenerezza anche se per poco, pur consapevole che presto l'avrebbe dovuta riportare a casa.
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ANCORA UNA VOLTA
VampireStoria ispirata a Vladimir, personaggio della serie di Twilight, apparso in Breaking Dawn parte 2. Mi sono appassionata a questo personaggio guardando ripetutamente il film. Non vi dirò niente, ma lascerò che leggiate la storia.. Spero che vi piacci...