Quando arrivarono a casa Vladimir spostò la lamina di metallo che aveva nuovamente messo come porta, e, con fare sarcastico, la fece entrare per poi "rimproverarla" :
-Ecco qui… Siamo arrivati e la porta non c'é… perché tu l'hai rotta. -
La ragazza fulminandolo con lo sguardo, gli fece trattenere la piccola risata che subentrava nel suo sguardo, e lo fece indietreggiare, senza dire una parola. Bastò uno sguardo d'intesa che i due vampiri si capirono immediatamente: quella notte avrebbero fatto l'amore. Continuavano quindi a fissarsi. Il rosso ed il giallo dei loro occhi si fondevano insieme. Si capivano, e potevano comunicare anche senza parlarsi. La ragazza poi, si diresse un poco distante in cucina, vicino a quel vecchio tavolo di legno. Aveva sete, voleva bere un po'd'acqua. Vladimir andandole incontro le si avvicinò. Samira lo osservò. I suoi biondi capelli erano un poco spettinati. La pelle del suo viso così liscia e bianca, sembrava ceramica e trasudava un profumo dolce e piacevole, che deliziava la ragazza. Vladimir quindi le sorrise sollevando un poco le sue precise sopracciglia. Poi con una calda e dolce carezza, le scostò, una ciocca dei suoi profumati e morbidi capelli, che le era scivolata in fronte. Lei si morse le labbra e chiudendo le palpebre per poi riaprirle, incrociò il pallido sguardo di lui. Il biondo vampiro le passò una mano sulla spalla, e le annusò forte il collo. Poi con la bocca leggermente aperta respirò e le scaldò delicatamente la pelle, fino a fermarsi a pochi millimetri dalle sue dolci labbra. Un pungente brivido salì lungo tutta la schiena della ragazza, lasciando dietro di sé delle piccole gobbette dovute alla pelle d'oca che venne a formarsi sulla sua liscia pelle. Quindi piegando le proprie teste e chiudendo gli occhi, si lasciarono andare ad un appassionato bacio, e permisero alle loro bocche di toccarsi. Samira sentiva premere con forza sulle sue labbra quelle umide, ma tiepide del proprio compagno. L'invadente lingua del biondo vampiro si stava facendo spazio, scivolava avanti, ed osava sempre di più. Dopo che Vladimir le inumidì le labbra con la propria saliva, la ragazza, se le leccò, e quindi finalmente incontrò la lingua dell'amato. Aprirono istintivamente entrambi la bocca un poco, ed aumentarono l'intensità del bacio vogliosi più che mai. Si scambiarono ed incrociarono i respiri sempre più affannati e rumorosi. Le loro lingue danzavano insieme e scorrevano reciprocamente sui denti e appuntiti canini, all'interno delle proprie bocche saldate insieme. Si stavano scoprendo, aprendo e rendendo vulnerabili alle loro emozioni e sentimenti più forti. Potevano sentire attraverso il bagnato, ma tiepido sapore della saliva, i desideri del rispettivo partner. Ogni piccola goccia li estasiava. Vladimir dunque si mosse e portò con se Samira. La spinse contro un muro della cucina con violenza. Non appena la ragazza toccò la parete, le loro bocche ansimarono tremanti. Nuovamente fusero i loro respiri insieme e sentirono il calore e profumo di essi sul proprio viso. Il suono che loro emettevano era lieve ma ricco di gemiti, e solo durante piccole pause dovute a baci che toglievano il fiato ad entrambi, si fermava e lasciava spazio al silenzio. Vladimir con il suo peso immobilizzava Samira al muro. Le respirava e baciava pesantemente il collo. Con le fredde mani iniziò, partendo dalle spalle, a scendere giù, premendo sulle braccia della ragazza, fino ad incrociare le sue piccole mani. Gliele prese, e gliele posizionò impaziente sopra la testa attaccate alla parete. Poi scorrendo nuovamente sulla liscia e delicata pelle della vampira, le raggiunse lo sterno. La ragazza rabbrividì di passione, sentendo il freddo di quei palmi, raggiungerla e toccarla divinamente. Il biondo vampiro quindi proseguì poi sopra il suo vellutato vestito fino al morbido seno. Iniziò delicatamente a massaggiarlo e a premere schiacciando sul petto di lei, facendola ansimare maggiormente. Samira dunque appoggiò ed affondò, le sue ora libere mani, in mezzo alla sottile capigliatura dell'amato. Strinse, e sentì i biondi capelli, scivolando tra le mani, scaldarle le dita. Non erano ancora nudi, ma il biondo vampiro poteva sentire bene il seno rassodarsi ed i capezzoli diventare sempre più duri ed eccitati sotto la canottiera ed il reggiseno, che la ragazza indossava. Li stimolò ancora un poco, e dopo aver seguito con le mani aperte, e con non poca pressione, le curve, ora più sensuali che mai, del ventre e dei fianchi della ragazza, si infilò sotto. Premette forte a se, le sode e toniche natiche della vampira e le allargò e toccò avidamente. Samira poteva percepire le fredde dita dell'amato, stringere forte ed affondare un poco nella sua carne. Le mani del vampiro scesero poi sulle seducenti gambe della ragazza. Maliziosamente massaggiò una morbida coscia, e quindi sollevò quella stessa gamba da terra. Appoggiando la sua fronte su quella di Samira, la fissò negli occhi, e le respirò dentro la tremante ed umida bocca. La schiacciò ulteriormente al muro, e la baciò un'altra volta, togliendole il fiato. Vladimir dunque, iniziò a premere sempre più forte il suo bacino su quello della ragazza. Le loro vogliose intimità, sempre più eccitate, seppur separate dai vestiti, erano ora a contatto. Entrambi gemettero. Lui poteva sentire le grandi labbra che custodivano la dolce fessura dell'amata, gonfiarsi e pulsare. Lei, il pene del compagno sempre più caldo ed eretto, ancora costretto dentro i pantaloni, spingere. Samira spalancò la bocca, gli tirò un poco i capelli, e scivolando con una mano sulla sua liscia camicia, graffiandolo con le unghie, gli strinse la robusta schiena. Vladimir voleva a tutti i costi, possedere, fare suo il corpo di Samira, ma lo estasiava anche solo ogni attimo che poteva passare con la propria amata. Lei follemente persa, non desiderava altro. Erano rapiti, complici ed eccitati più che mai. Le loro bocche continuavano a sfiorarsi. I loro ventri e bacini attaccati e premuti insieme con insistenza, si sfregavano, e stimolavano maggiormente le loro desiderose intimità. I loro respiri ora molto più affannati, riempivano del tutto il silenzio della vuota stanza. I loro corpi erano più caldi e vibranti. Vladimir non poteva fare a meno di annusare, con fiato tremante, la delicata e profumata pelle e i lunghi capelli di Samira. E lei facendo lo stesso, muoveva le sue mani freneticamente sul viso, schiena e poi petto del biondo vampiro. Lo voleva spogliare. Non ce la faceva più. Era tutto troppo irresistibile! I suoni dei loro cuori sempre più veloci, i profumi e le movenze del loro complice gioco, la facevano impazzire. Iniziò quindi velocemente a sbottonare la bianca camicia dell'amato, passando con le mani e con frenesia su ogni bottone. Lui nel frattempo si tolse e buttò a terra non curante la sua giacca nera in pelle, e passò a slacciarsi quindi la cintura. Dunque lasciò a Samira, che finalmente gli aveva spogliato il petto, il compito di abbassargli i pantaloni. La ragazza era tremante, desiderosa e piena di passione. Quando Samira finì con i pantaloni, il pallido e statuario corpo del suo amato le si presentò quindi davanti, con addosso solo le mutande. La sua pelle era lucida, e brillava alla luce. Era ricoperta da un piccolo strato di sudore che però valorizzava le forme dei suoi muscoli, e gli donava un particolare profumo, che pizzicava e stimolava l'olfatto della vampira. Samira non lasciò nemmeno il tempo a Vladimir di spogliarla, che lei, velocemente leccando ed assaporandogli il ventre, scese fino alle mutande, dove poteva vedere, l'ormai dura intimità dell'amato, spingere attraverso il tessuto. Con un brusco movimento gli tolse quell'ultimo indumento di dosso, e con sua grande soddisfazione, la ragazza si ritrovò davanti ciò che tanto desiderava. Il pene dell'amato, involontariamente, molleggiò avanti ed indietro finalmente libero da qualunque restrizione. Era bello teso e gonfio, si potevano vedere bene le vene pulsare forte. Il glande era ancora parzialmente coperto dal sottile prepuzio, ed in punta la ragazza poteva intravedere già delle piccole umide goccioline. Si morse le labbra, e quindi prese in mano il duro membro. Scivolando con il pollice gli asciugò la liscia sommità, e con un movimento deciso, scoprì del tutto il liscio glande. Lo leccò e lo assaporò quindi una prima volta. Avendolo inumidito con la saliva, Samira, mentre succhiava forte, poteva sentire bene il fibroso pene scorrere facilmente su è giù lungo tutto il suo palato. Il tutto aveva un gusto e profumo deciso, ma le piaceva moltissimo. E sentirlo così vicino, dentro la sua bocca l'estasiava maggiormente. La ragazza con la lingua continuava a stimolare bene il contorno del glande. Adorava il calore e robustezza del membro del suo amato, ma ancora di più adorava procurarli piacere, e glielo fece capire gemendo forte. Vladimir apprezzava, e non smetteva di ansimare. Quindi si mise a massaggiare la testa di Samira, infilando le dita tra i suoi lunghi e vellutati capelli. Li strinse ed incominciando a spingere e tirare avanti ed indietro la testa dell'amata, le fece intuire il ritmo da tenere.
- S-si… Si così… brava… - balbettò come poté.
La ragazza, con una mano accarezzò l'addome del biondo vampiro e sentì i suoi forti muscoli che spingevano in avanti, contrarsi di piacere. Vladimir la fissava intensamente negli occhi e lei continuando avanti ed indietro lo ricambiò. Samira poteva percepire all'interno della sua bocca, ad ogni passaggio della sua umida lingua sul liscio glande, il vibrante pene irrigidirsi ed indurirsi sempre un pochino di più. Vladimir chiuse gli occhi e gemendo piegò indietro la testa estasiato. Con la mano libera, la vampira gli stimolò il perineo. Poi si fece scivolare fuori dalla bocca il caldo membro e passò a leccargli i testicoli. Li succhiò intensamente ed avidamente. Le piacevano molto la forma e durezza. Dopo qualche attimo si staccò. Quindi scivolandogli con la lingua lungo tutta la lunghezza, fino alla sommità del suo pene, lo riprese in bocca, e proseguì a solleticarlo, aiutandosi e stringendolo forte con le mani. Samira si muoveva veloce e molto intensamente. Vladimir era sul punto di scoppiare. Il calore del suo duro membro irradiava tutta la bocca della vampira. Entrambi ansimavano rumorosamente, consapevoli di cosa sarebbe successo da li a poco. La ragazza si raddrizzò e non appena sentì con le labbra una forte contrazione percorrere il pene dell'amato, staccò la bocca e si allontanò leggermente con il viso e proseguì forte su e giù con le mani.
- Sei… Sei brava… Continua...ah- esclamò lui.
Dunque venne copiosamente per la prima volta. Con il pulsante membro tra le mani, Samira poté sentire il seme di lui salire veloce e poi vederlo uscire dallo stretto e sottile orifizio, in un forte e bianco getto. Eiaculando Vladimir sparse il suo fertile fluido sul viso, nella bocca aperta della ragazza, e su tutto il suo sterno e seno, sporcandole però anche la canottiera. Era caldo ed emanava un inconfondibile profumo. A Samira piaceva quella tiepida sensazione sulla sua faccia e sulla sua liscia pelle, ma non appena si accorse dell'indumento, contrariata borbottò:
- "Ma che cazzo Vlad!Guarda cos..." -
Ruotando gli occhi indietro e tappandole la bocca, un poco esasperato Vladimir replicò:
- "Ssshh… E sta zitta!... É solo una cazzo di canottiera… -
Così dicendo, tirò su di forza Samira ancora un poco seccata, e la portò sopra il tavolo in legno della cucina. Li la posò sdraiandola un poco violentemente ed aprendole le gambe vi si infilò in mezzo. Dunque si chinò e schiacciandola con il proprio corpo le raggiunse il viso. La baciò e le sussurrò maliziosamente:
-Adesso la togliamo anche… tanto é tutta sporca… - con un veloce movimento accarezzandole le gambe afferrò i pantaloncini e facendo segno a Samira di sollevare un poco il bacino e successivamente di alzare la schiena e le braccia, glieli sfilò via. Lo accartocciò poi in una soffice palla.
- Che cazzo Vlad… - esclamò lei.
Lui non curante, affettuosamente glielo passò sul viso e la pulì dall'ancora tiepido seme, dopodiché sorridendole lo gettò a terra.
-Benissimo… Iniziamo… - soddisfatto lui parlò.
La ragazza ancora poco convinta, lo fissava intensamente semisdraiata sul tavolo. Aveva le sopracciglia corrucciate, e degli occhi dorati ed uno sguardo così profondi che sarebbero stati difficili da sostenere per chiunque, ma non per il biondo vampiro. Anzi! Vederla così un poco arrabbiata, seduta sul quel vecchio tavolo in legno, con indosso solo un delizioso intimo di pizzo nero come la pece, lo stimolava ed eccitava ancora di più. Da quando Samira si era trasformata in vampiro era ancora più bella ed irresistibile. Non che fosse cambiata molto, ma la pelle e le sue prosperose linee e curve, con quella forza che le scorreva dentro le vene, erano ora valorizzate come non mai. Le sinuose gambe avrebbero sedotto chiunque gli avesse posato sopra lo sguardo. I capelli erano più brillanti, e quelle piccole labbra avrebbero fatto invidia anche alle più belle modelle. Ma gli occhi erano ciò che trasmetteva tutto quanto. Così gialli, così dorati e profondi. Vladimir prese quindi l'iniziativa.
- "Non vorrai mica tenermi il broncio per tutta la notte? Ma che cazzo… -
Così dicendo le sorrise maliziosamente e le afferrò il collo, costringendola a sdraiarsi nuovamente sul vecchio tavolo. Si morse il labbro e alzò le sopracciglia.
Le strinse i fianchi e quindi premendo fece scivolare le sue mani in alto, fino a sotto il reggiseno. Con una mano scostò quest'ultimo, e quindi si mise a leccare e mordicchiare i capezzoli. Con movimenti circolari della lingua stimolava a turno le rosee areole, mentre con le mani schiacciava e premeva forte i seni. Samira gemeva costantemente sotto quei tocchi, e piegò la sua schiena. Sollevò poi il bacino, ma Vladimir con prepotenza vi ci si appoggiò sopra con l'ancora duro pene, ed aiutandosi col proprio peso corporeo, la immobilizzò e la spinse nuovamente a contatto con il tavolo. Un urlo strozzato uscì dalla bocca della vampira, e le sue unghie graffiarono il tavolo. Le tolse quindi infine il reggiseno con cattiveria, ma senza farle del male. Con una mano proseguì il massaggio sul petto, mentre con l'altra le raggiunse il monte di venere. Felicemente notò che le deliziose mutande della sua amata erano già belle umide e bagnate. Quindi proseguì con le dita giù, sotto le mutande. Le calde valve erano gonfie e si potevano sentire chiaramente delle piccole goccioline, ricoprire tutta la zona pubica. Quando di colpo le strinse il clitoride, Samira esplose in un improvviso spasmo. Vladimir quindi finalmente la spogliò anche dell'ultimo sottile indumento, sfilandole via le mutande con un unico veloce movimento. Erano ora nudi l'uno sopra l'altra. Il biondo vampiro tirò forte a se la ragazza, e dunque la girò prona. Le afferrò le natiche ed iniziò a morderle affondando i sui appuntiti canini in esse. Di tanto in tanto intramezzava forti sberle che costringevano Samira, immersa in un agonizzante piacere, a strizzare e chiudere gli occhi. Dopo poco, passandole una mano sul perineo, raggiunse e le strinse forte la bagnata, ma non ancora violata, intimità. Quindi leccandole la schiena si portò con la bocca vicino all'orecchio sinistro, e con le dita iniziò a premere e giocare con la dolce apertura. Le dita toccavano e si bagnavano frenetiche, infialandosi pochissimo in mezzo tra le grandi labbra. Il biondo vampiro voleva stuzzicare Samira. Sapeva bene che dandole solo l'impressione di invaderla, ma senza effettivamente affondare le sue dita all'interno di quella stretta apertura, avrebbe eccitato maggiormente la sua amata. Lei infatti gemendo lo incalzò con voce tremante:
- "Cos...cosa stai… Cosa aspetti?.. Ah.. -
Lui divertito e felice della reazione della ragazza, la punzecchiò ancora.
- "Non avere fretta…Mi piace quello che sento.." -
Quindi prosegui a toccarle le valve ed il clitoride ormai gonfio ed arrossato, ma questa volta si spinse più giù, non molto, ma quanto gli bastò per sfiorarle le piccole labbra. Samira ansimò rumorosamente, e lui poté vederla e sentirla contrarre improvvisamente i muscoli della schiena. La mano del biondo vampiro dunque si bagnò ancora di più, e quindi istintivamente stinse ancora maggiormente il clitoride e la fremente intimità della ragazza. Seguì poi una forte sberla sul fondoschiena che fece sobbalzare di piacere la vampira. Vladimir poi, nuovamente le sussurrò all'orecchio:
- "Ti piace vero?... E pensa che li sotto ci arrivo solo alla fine... Ora provo altro… -
Samira era estasiata ma confusa. Cosa aveva in testa il suo amato? Ma non appena sentì un pollice del biondo vampiro scorrerle sul perineo per poi infilarsi tra le sue sode natiche, le fu tutto più chiaro, e rabbrividì di piacere.
- "Si Vlad.. Si continua…" - lei acconsentì.
Dunque Vladimir le separò le natiche e piano piano, attento a non causarle troppo dolore, iniziò ad infilarle il pollice all'interno di quel suo piccolo buco nascosto. Lei lo poteva sentire lentamente dilatarsi al passaggio del dito dell'amato. Non le faceva male, ma pur essendo una nuova esperienza, l'estasiava moltissimo ed iniziò a gemere e sudare pesantemente. Tutto il suo copro si inumidì e contrasse velocemente non appena Vladimir questa volta di colpo fece entrare tutto, per poi togliere violentemente, il pollice. La vampira urlò di gioia e lo pregò di continuare.
- "N...non fermarti!... Vai avanti Vlad… Ancora… -
Il biondo vampiro quindi, si sollevò un poco, e prendendosi tra le mani l'ancora duro membro, lo fece scorrere lentamente sul morbido fondoschiena della ragazza, separandole le natiche, fino a fermarsi sopra il buco. Dunque iniziò a premere ed ad infilarcisi dentro deciso. Con le mani riprese a toccare e massaggiare, stringendo avidamente, i seni della ragazza, che sotto un tale incantesimo tremava di piacere. La vampira sentiva l'invadente pene, dilatandola, farsi spazio sempre di più all'interno. Entrava piano ma sempre più a fondo. Non poteva resistere. Samira agonizzante di piacere, dopo poco, sentì un brusco movimento sopra di lei, ed il ventre dell'amato raggiungerle la schiena. Il vibrante pene le era quindi ora tutto dentro e pulsava forte. Vladimir iniziò dunque a scorrere avanti ed indietro ripetutamente e con forza! La dilatava e la faceva sua con prepotenza! Lei chiuse gli occhi ed urlando stinse le proprie mani sui bordi del vecchio tavolo, sopra la quale era costretta in quella piegata posizione. Amava la sensazione del caldo membro li dietro al suo interno, muoversi ripetutamente dentro e poi fuori. Amava quelle mani che incessantemente continuavano a stimolarle i capezzoli ed areole del sui sodi seni. Amava il suono che i loro corpi producevano ogni qualvolta che si incontravano, sotto quei duri colpi. Ansimò ed allungando una mano, si stimolò da sola il clitoride. Vladimir poi le tirò I capelli facendole piegare la testa, e quindi le baciò il collo. La vampira dunque sotto una tale passionale tortura, venne, e raggiunse un improvviso orgasmo. Urlò ed inarcò la propria schiena come poté. Il suo amato dunque soddisfatto le uscì da dietro e scorrendole con le sue pallide mani lungo i fianchi, le sussurrò maliziosamente:
- "Ora andiamo di là, in camera, sul letto, con te siamo solo all'inizio" -
Samira senza proferire parola, si morse le labbra ed annuì desiderosa. Dunque la rigirò supina. Le poggiò una mano sul collo e le tolse nuovamente il fiato con un improvviso bacio, ed infine la sollevò dal tavolo. Lei lo abbracciò forte e lo strinse con le proprie gambe, incrociandole dietro la sua schiena. Si diressero quindi in camera più velocemente che poterono, ancora desiderosi come non mai. Giunti davanti al letto, Vladimir vi si ci fece cadere e schiacciò Samira tra il materasso ed il suo robusto corpo. La ragazza gemette di piacere, ed ansimando, gli tirò i capelli. Iniziarono quindi a ruotare avvinghiati insieme sopra il letto numerose volte, in cerca di una posizione che gli potesse andare bene. Dopo non pochi tentativi, abbracci e baci si fermarono. Vladimir era sopra e Samira sotto. Si sfiorarono le labbra e scambiarono i respiri. I loro sudati corpi erano a contatto, e la vampira sentiva forte pulsare la sua vogliosa intimità. Il duro pene dell'amato era invece appoggiato sulla sua pancia, e la scaldava. Le pallide mani del biondo vampiro, instancabilmente, le scorrevano su e giù lungo le graziose gambe, passando dalle caviglie, all’interno coscia fino al fondoschiena. Vladimir quindi alzandosi leggermente, partendo dalle piccole labbra, le leccò tutto lo sterno, poi ventre, fino a raggiungere, sotto il monte di Venere, la dolce fessura. Con due dita, prese quindi a stimolare il clitoride, ed ad allargare le bagnate valve. Ogni volta che con le dita separava le grandi labbra, sentiva dei brividi salire e percorrere tutto il nudo corpo dell'amata. L'intimità della ragazza, già da prima, era deliziosamente ricoperta di un tiepido fluido. Esso, agevolava il compito del biondo vampiro, che quindi dopo pochi altri estasianti tocchi, premette forte con l'indice ed il medio uniti, sopra la fessura. Samira poté chiaramente sentire quindi, sotto tale pressione, le sue valve e ninfe aprirsi, e lasciare spazio alle dita dell'amato per entrare. Quest'ultime quindi si infilarono tutte dentro, bene in fondo, ed iniziando ad allargarsi, ed a muoversi su e giù intensamente, stimolando le calde pareti vaginali della ragazza. Seguirono forti sussulti e fremiti. Il vampiro dunque aggiunse un terzo dito, che dilatò maggiormente la delicata apertura, causando a Samira pura gioia. Dei dolci ed umidi umori, ripresero a scorrere giù per le seducenti gambe della vampira, lasciando dietro una calda traccia che le scaldava. Dunque, Vladimir, dopo averle sfilato fuori le dita inzuppate da tale elisir, le fece assaporare il proprio sapore, appoggiandogliele sopra la bocca. La ragazza le succhiò con avidità e con gusto, leccandole con la lingua. Poi le morse un poco, e chiuse nuovamente estasiata gli occhi. Quindi con la mano libera, il vampiro prese il proprio membro, e guidandolo in basso, lo bagnò un poco, strisciandolo e picchiettandolo sopra e tra le gonfie ed umide valve della vampira. Con il suo glande scivolava lungo l'irresistibile fessura su e giù, e di tanto in tanto premeva sul clitoride. Il corpo dell'amata era percorso da continui brividi e i suoi muscoli si contraevano involontariamente dal piacere. Vladimir le accarezzò lentamente verso l'alto lo sterno e poi improvvisamente le afferrò il collo. In quello stesso istante quindi, finalmente, la penetrò violentemente, una prima volta. Samira sentì premere forte sulla zona pubica, non appena i loro due nudi corpi entrano a contatto. Sentiva dentro di se, giù in fondo, un inconfondibile calore. La sua fessura era costantemente dilatata con prepotenza, ed il duro pene, ad ogni colpo sfregava forte sulle sue pareti vaginali, fino a toccarle il sensibile cervice. Vladimir continuava avanti e indietro, e poi ancora dentro e fuori, quasi con arroganza. Ma alla vampira tutto questo piaceva. Stava impazzendo, e non le era possibile controllare il proprio corpo che istintivamente vibrava di passione. Dopo poco Vladimir accelerò! I loro respiri e battiti aumentarono, fino a quando con un improvviso spasmo, la ragazza raggiunse l'orgasmo, dando voce alla sua gioia urlando forte. Il biondo vampiro quindi con delicatezza uscì, le afferrò una gamba e massaggiandola maliziosamente se la posò sulla spalla. Si mise a cavalcioni invece sopra l'altra per tenerla ferma, e quindi per il piacevole stupore dell'amata, la penetrò nuovamente. Questa volta più forte, quasi con rabbia. Lei spalancò la bocca, e senza fiato stinse le mani in piccoli pugni. Vladimir estasiato, continuava la sua danza. Il suo robusto membro, più duro che mai, entrava in profondità, ed ad ogni passaggio, sfregando, arrossava maggiormente le gonfie ninfe e valve che non potevano fare altro che dilatarsi e chiudersi sotto quei duri colpi. Ci volle poco prima che entrambi raggiunsero un'ultima volta il piacere più assoluto. Il loro corpi sudati erano percorsi da forti emozioni. I loro cuori sembravano due bombe pronte ad esplodere, tanto battevano veloci. Si guardarono negli occhi, e quindi entrambi vennero all'istante. Lui sfilando veloce il proprio pene dalla ormai più larga fessura, schizzando con un unico forte getto, le cosparse l'intero ventre con il proprio caldo seme. Lei invece, lo bagnò nuovamente con i suoi tiepidi e dolci umori. Seguirono gemiti e fremiti. Piano piano ripresero fiato ed i loro cuori iniziarono a battere più lentamente. Samira si allungò un poco in basso e quindi prese in bocca il membro, che piano iniziava a rilassarsi, e glielo pulì, succhiando forte con la lingua, passando ripetutamente con le labbra sul liscio glande. Quando finì, Vladimir la spinse e la costrinse nuovamente a sdraiarsi. Quindi, le allargò ed aprì più che poté le morbide gambe, e la ricambiò. Prima premette con le mani partendo dal monte di Venere, passando per il clitoride, fino al perineo. Poi a sua volta, proseguì con la bocca, infilandole il viso tra le tremanti gambe. Le succhiò e le leccò tutta la zona pubica. Le mordicchiò con le labbra una ad una le valve e piccole ninfe, che piano piano, si stavano sgonfiando. Non trascurò nulla, e non si perse una singola goccia di ciò che attraverso il piacere donatole, aveva fatto produrre alla sua amata. Ultimata la pulizia si alzò, e prese la ragazza tra le sue braccia. Le accarezzò la testa e la baciò forte sulla bocca. Lei ancora un poco persa nel piacere, gli sorrise e lo strinse forte a se, avvinghiandolo con le braccia attorno alla sua larga schiena.
- Andiamo a darci una pulita… Un bagno é quello che serve… - lui le sussurrò.
Lei senza rispondere alla domanda affermò:
- "Quanto sei stato bravo…. Devi farmi godere così di più…" -
- "Non avevo dubbi ti saresti divertita" – modestamente ed un poco ironico le rispose.
Quindi, dopo, senza dire altro, si alzò e portò con se Samira in bagno. Come era sua abitudine, preparò la vasca, e non appena l'acqua calda la riempì, vi ci si immerse dentro con la vampira sempre abbracciata al suo nudo corpo. La ragazza era ora stanca, e quindi appoggiò una guancia sul petto dell'amato, chiuse gli occhi e si mise ad ascoltare la melodia de suo cuore. Il biondo vampiro iniziò a massaggiarle delicatamente le curve e tutta la schiena. Dunque lei, cullata da quei tocchi magici, scaldata dal calore dell'acqua e del copro di Vladimir, e rassicurata dal forte e costante battito che proveniva dal profondo del petto su cui poggiava la testa, si addormentò. Vladimir in ultimo, allungò un braccio e quindi spense la luce. Baciò la tesa di Samira e continuando a muovere delicatamente le sue calde mani sul nudo corpo dell'amata, si rilassò ed abbassò a sua volta le palpebre.Ehi!!! In questo capitolo probabilmente ci saranno errori grammaticali più del solito Haha... Una volta aver pubblicato tutta la storia lo riguarderò
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ANCORA UNA VOLTA
VampireStoria ispirata a Vladimir, personaggio della serie di Twilight, apparso in Breaking Dawn parte 2. Mi sono appassionata a questo personaggio guardando ripetutamente il film. Non vi dirò niente, ma lascerò che leggiate la storia.. Spero che vi piacci...