CAPITOLO 17

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Vladimir temeva di non aver sentito bene:

-Aspetta aspetta… Vuoi che ti trasformi in un vampiro? - 

-Dove sta il problema Vlad? -

Vladimir era al settimo cielo: quella era la scelta che Samira aveva preso. Lui aveva sempre desiderato, fin dal momento in cui la conosceva, di poterla trasformare in un vampiro per poter stare con lei per sempre. Tuttavia, non l'aveva vista del tutto convinta la sera precedente: come poteva essere che Samira avesse cambiato idea così velocemente, o per lo meno, se ne fosse convinta in un tempo così rapido:

-Non ci sono problemi. E non ce ne sono mai stati. Ma levami un dubbio: a cos'é dovuta questa scelta? - 

-Non volevi che questa fosse la scelta? - 

-Si, lo ammetto… Lo volevo. Ma cosa ti ha fatto cambiare idea così velocemente? - 

Samira lo spinse indietro e lo guardò con aria quasi accusatoria, ma nei suoi occhi si poteva scorgere un minimo di colpevolezza. Iniziò ad agitarsi e a guardare ovunque, tranne che negli occhi di Vladimir:

-Io… Io….-

-No, sai che c'è? Non importa, sta tranquilla… Non lo voglio sapere. Va benissimo, ma andiamo a casa, e ne parliamo con calma. Che ne pensi? Ti va? - 

-S-si… - 

I due partirono, e furono piuttosto rapidi nell'arrivare a destinazione: Vladimir non aspettava altro che la ragazza potesse spiegargli come fosse arrivata a questa decisione. Certo! Questa era la scelta in cui il vampiro sperava, ma temeva comunque che ci fosse qualcosa sotto. Samira non gliela raccontava giusta. Se lo sentiva e poteva fiutare un problema a chilometri di distanza, ma prima di trarre conclusioni troppo affrettate aspetto di arrivare a casa per poter sentire la versione della controparte. Per questo non ci misero molto ed entrarono subito dalla porta di casa, forse con un pò troppa eccitazione dal momento che Vladimir ruppe la maniglia di quest'ultima. Si, i vampiri avevano una forza più rilevante del normale, ma in ogni caso entrambi non si aspettavano una simile reazione. 

-Allora… Che mi devi dire? - 

-Nulla Vlad, proprio niente. Te l'ho detto, questa é la mia decisione. Avevi detto che non lo volevi sapere. - 

Vladimir non convinto per niente si grattò con l'indice l'estremità del sopracciglio e poi continuó:

-Si, é vero… Ma dammi un indizio. L'altra notte eri così indecisa, che é successo ora? - 

-Non sono in grado di starti lontana, e il fatto…il fatto che i miei genitori litigano di giorno in giorno e molto pesantemente alimenta la voglia di allontanarsi e di stare lontana da casa.-

-Ho capito… Ma se questo é il motivo ti chiedo di riflettere. -

-Come prego? - 

Samira lo guardò sbigottita, e piuttosto stizzita, come se il vampiro avesse appena pronunciato la frase più ridicola del secolo. 

-Cosa hanno appena sentito le mie orecchie? - 

-Samira andiamo… I tuoi litigano e va bene, tutti lo fanno… Guarda noi per esempio. Credo che la decisione che tu abbia preso sia solamente per far loro del male e non perché realmente ti importa di stare con me. - 

Detto questo Vladimir si avvicinò alla ragazza, che si trovava in piedi, vicino al camino acceso e continuò :

-Non sto… Non sto mettendo in dubbio il fatto che a te non importa nulla di me, ma solo che la decisione mi sembra un pó troppo affrettata, dato il motivo per cui l'hai presa. - 

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