ANCORA UNA VOLTA

CAPITOLO 30

Samira, in quel momento, sembrava molto confusa. Non riusciva a capire perché quell'essere orrido aveva portato con sé quei due Volturi. Sta di fatto che continuava a guardare il biondo e di sfuggita lanciava alcune occhiate anche a Stefan che, a sua volta ricambiava Samira, con sguardi che l'avvertivano di mantenere la concentrazione e di rimanere cauta. Vladimir invece fissava dritto, al centro della posizione dei due vampiri, che circondavano la vecchia figura scura, che continua a sorridere come a sapere come sarebbe finita. Anche la donna con l'uomo, ai lati sembravano piuttosto calmi: si vedeva a distanza di chilometri che si fidavano ciecamente del loro leader, dal momento che così era. Nessuno accennava a proferire parola, ma poi prese l'iniziativa il biondo, che, con la voce tremante per il nervoso, anche se cercava di non darlo a vedere, cominciò con una semplice frase:

-Allora? Non dici un cazzo?... L'altra volta hai parlato così tanto… - il volturo non aveva detto una parola fino a quel momento, ma poi, avvicinandosi rispose al vampiro biondo:

-No… Non ho nient'altro da dire, sembra che qui abbia tu il comando della situazione… Occhio però che potresti perderlo molto facilmente… - detto questo anche la vampira schierata dalla parte dei Volturi iniziò ad avanzare:

-Conviene che sparite da qui… - accennò lei. Subito, Samira si mise sulle difensive e le rispose con il suo solito modo: 

-Sta zitta puttana. Ce ne andiamo se ne abbiamo voglia… - appena finí di pronunciare quella frase Vladimir la guardò come a volerla sotterrare. Lei ovviamente ricambiò con uno sguardo altezzoso e privo di colpe per quello che ebbe appena detto alla vampira schierata dalla squadra opposta. Ma la voltura non rimase zitta:

-Guarda un pò… Hai tutta l'aria di chi non sa contenere ancora i propri istinti e la propria voglia di sorpassare sopra gli altri. Scommetto che eri umana e lui ti ha trasformata. Perché non ti dai una calmata?... Certo Vlad che potevi scegliere una ragazza migliore, lei sembra al quanto… Irritabile. - Samira dopo queste parole tentò di rispondere ma invano:

-Senti brutta stronza..- Vladimir intervení bruscamente, mentre gli altri si godevano appieno lo spettacolo:

-Adesso basta! Smettetela entrambe!! - dopo di ciò la voltura con aria di profondo odio tornò al suo posto, fissando negli occhi Samira che con uno sguardo sarcastico e provocante la infastidita parecchio. La figura oscura si avvicinò al biondo, ma sembrava non avere nessuna intenzione malvagia:

-Ti propongo un patto. Non ho nessuna voglia di lottare. Tu e i tuoi amici ve ne tornate nel medroso buco da dove siete venuti e noi vi lasciamo stare… a patto però che non vi facciate più vivi su questo campo… - Vladimir sapeva che l'unico modo di star vicino ai suoi genitori era quello di poggiare i piedi sulla terra del luogo in cui si trovavano ora e non aveva per niente l'intenzione di dir loro addio. Ma sapeva anche che se si fosse intestardito e se avesse voluto anche solo prendere a pugni la faccia di quel volturo, ne sarebbe valsa l'incolumità di Stefan… e di Samira. Per una volta Vladimir si era sentito accettato e sopratutto, dopo la scomparsa dei suoi genitori, aveva avuto la capacità di legarsi e di amare nuovamente una persona a lui cara, che non aveva voglia di perdere per mano di quei vampiri. 

-E se non volessi farlo? -  chiese tenendo il più possibile la bocca serrata. Il vecchio parlò con un ghigno soddisfatto sul viso:

-Sai quali sono le conseguenze… - si voltò per andarsene, ma subito dopo si rigirò nuovamente:

-Sai qual'é la cosa buffa? Che potrei farti sparire in due secondi senza nemmeno muovere un muscolo, ma che non ho intenzione di farlo… - annuendo leggermente con la testa ripartì -... Dovresti ringraziarmi… - si rivolse poi ai due Volturi che aveva portato con sé: