Attractive me 2

16 - Non c'è niente di cui parlare

"Va bene ragazzi la lezione è finita. La professoressa McGrannit mi ha chiesto di informarvi che le prossime due ore di Erbologia salteranno perché la professoressa Sprite è in infermeria a causa di una brutta spruzzolosi" annuncia Hagrid.

Fra gli studenti si emettono versi di approvazione.

E la seconda svolta che saltiamo le ore di Erbologia in un periodo non molto lungo, e considerando le innumerevoli volte in cui gli studenti sono finiti in infermeria a causa di qualche pianta aggressiva siamo molto felici.

"Ciao Hagrid" lo saluta Harry per tutti noi.

"Ciao ragazzi ci vediamo dopo".

Mi giro verso Draco, che mi tiene ancora stretta a se come se potessi scappare via.

"Non dici niente?" Inarco un sopracciglio mentre mi tiene per i fianchi, limitandosi a osservarmi serio.

"No" borbotta prima di attirarmi del tutto a se e darmi un bacio a stampo.

Posa delicatamente le sue labbra sulle mie, facendomi sentire a pieno la morbidezza di esse.

"Quindi non vuoi parlarne?" Brontolo, vicinissima al suo viso.

"Non c'è niente di cui parlare. Tu piuttosto devi dirmi se ti fidi di me o no" Sbotta esausto.

"Io mi fido di te" dico decisa.

"Bene, allora la questione è chiusa".

Annuisco alzando gli occhi al cielo. Odia affrontare i problemi, è fatto così.

"Se tu... Se tu vuoi dargli ripetizioni puoi farlo" biascico mentre saliamo la collina.

Si gira verso di me con un espressione accigliata.

"Voglio dire... Mi fido di te. Sono solo ripetizioni no?" Dico cercando di convincere me stessa che non mi dia fastidio.

E invece mi da fastidio da morire.

"È vero, sono solo ripetizioni. Ma non succederà mai che Draco Malfoy dia ripetizioni a qualcuno, almeno non di mia spontanea volontà" dice indignato, facendomi ridere.

"Con me l'hai fatto per gli esami" gli ricordo.

"Si ma tu sei tu" dice tranquillamente, facendomi sorridere.

Io sono io.

"E inoltre mi hai fatto disperare con Divinazione quindi non accadrà mai più" scuote il capo.

Alzo gli occhi al cielo mentre arriviamo nel corridoio.

"Io ne approfitto per andare a dormire, ho dormito poco stanotte" dico.

"Si provaci" scoppia a ridere facendomi inarcare un sopracciglio, mentre dalle mani mi tira verso di lui.

"Tu ora vieni in camera mia a sistemare quello che stavi combinando laggiù" dice indicando con la testa giù per la collina, sussurrando.

Provo a ribattere ma praticamente mi trascina, finché non arriviamo in camera sua.

Si toglie la giacca e la maglietta nera e improvvisamente tutta la stanchezza che avevo si è dissolta nel nulla alla vista dei suoi pettorali.

Sfilo anche io la mia maglietta e lo vedo sogghignare, per poi prendermi dai fianchi e spingermi piano sul letto e mettersi sopra di me.

Non appena inizia a baciarmi, scendo con la mano dal suo collo fino alla patta dei suoi pantaloni. Cosa che lo fa smettere di respirare per un secondo.

Mi guarda come per dire "ora non hai scampo" e io sorrido divertita.

Abbasso la zip dei suoi pantaloni mentre scende a baciarmi il collo con foga, poi infilo la mano all'interno e lo sento dirigiate i denti sulla mia pelle.