43 - Ha pianto come una bambina vero?

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Hermione pov's

Sistemo i libri nel cassetto del comodino e poi la porta della stanza si apre.

"Sei già tornata? Pensavo-" ma mi blocco quando vedo i suoi occhi.

Ha chiuso la porta e adesso è immobile, il mascara colato e gli occhi rossi.

"Iv..." dico confusa.

"Ci siamo lasciati" dice prima di scoppiare a piangere così forte da farmi sentire male.

"Oddio..." dico alzandomi da terra per poi raggiungerla.

Crolla sul tappeto, tappandosi la bocca con la mano per cercare di silenziare i singhiozzi.

"Mi dispiace tanto" dico subito.

Gli occhi mi si fanno lucidi. Non riesco a vederla così.

Mi chino su di lei e l'abbraccio da dietro, sentendola tremare.

"È finita, è finito tutto" sussurra scuotendo il capo.

"Non dire così... Vedrai che sistemerete tutto" dico ingoiando il groppo in gola.

Devo essere forte per lei, non posso piangere anche io.

Grazie mamma per avermi trasmetto la tua emotività, davvero grazie.

Mi è capitato di vederla piangere, un sacco di volte, ma questo... Questo non l'ho mai visto. È come se fosse morta la persona più importante della sua vita.

Un dolore che non si può colmare.

"Perché?" Le chiedo, accarezzandole la schiena.

"Ha detto che sapevamo sarebbe andata a finire così fin dall'inizio" singhiozza, sulla mia spalla.

"Ma io non lo sapevo, te lo giuro Hermione pensavo sarebbe durata all'infinito. Volevo che durasse all'infinito".

Davvero non capisco. Che diamine gli prende a Malfoy?

"Sei sicura fosse Draco? Magari a Maia è venuta la bella idea di riprovare con la pozione polisucco" tento.

"No, era lui... Erano i suoi occhi".

Sarà meglio che Ginny non la veda così, altrimenti manda a fuoco il dormitorio Serpeverde.

"Io non so se riesco senza di lui" singhiozza, ancora più forte.

Avverto una morsa allo stomaco.

"Certo che c'è la fai, non sei sola" sussurro.

Passa un'infinità di tempo, in cui si lascia andare e io sono ben felice di stringerla tra le mie braccia.

Il suo dolore è il mio, il mio dolore è il suo.

"Non voglio più saperne. Mi ha lasciata lui, mi ha fatto capire che non saremmo durati un minuti di più e che è stato tutto inutile. Oh già mi immagino il sorriso compiaciuto di Maia quando le arriverà la notizia" ride amaramente, staccandosi da me.

Trema ancora.

Ma non dal freddo. Anzi, forse c'è anche caldo.

Trema per il nervoso, per quel dolore lancinante all'interno che non si può attenuare.

"Mi dispiace tanto" ribadisco sedendomi accanto a lei, sul tappeto.

"Fa niente, voglio soltanto dormire e dimenticarmi tutto" scuote il capo asciugandosi le lacrime e io annuisco.

La vedo chiudere gli occhi, fare un respiro profondo e cambiare totalmente espressione. Quando riapre gli occhi, sembra che le sue emozioni non ci siano più.

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