18 - Ride delle cicatrici colui che non è mai stato ferito

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Draco pov's

Entro in aula di pozioni lanciando la giacca nera su un banco qualsiasi mentre mi alzo le maniche della camicia.

La trovo lì, su un banco poco lontano.

"Eccoti" dice sorridendo in modo smielato.

Mi avvio tra le file di banchi verso di lei, che mi guarda attentamente.

"Okay ho solo mezz'ora da sprecare, niente chiacchiere, concentrati e non fare esplodere nulla" dico velocemente, sedendomi del banco accanto al suo di traverso.

"Però... Quanta simpatia" ridacchia.

Come potrei fare il simpatico in una situazione del genere?

Costretto a dare ripetizioni a una novellina nel poco tempo libero che ho, quando potrei allenarmi per il Quiddich o fare mille delle cose che avrei in mente di fare alla mia ragazza.

"Ivy non sembrava molto contenta del fatto che devi darmi ripetizioni..." azzarda mentre mette qualche ingrediente.

"Al contrario. È molto comprensiva riguardo a queste cose" ribatto irritato.

Il suo nome con il suono della voce di Maia mi fa venire la nausea. Gradirei che non la nominasse più.

"Non sembra...".

"Niente chiacchiere" ribadisco alzandomi, passandomi due mani sul viso per non dire cose poco carine.

"Oggi ci siamo alzati col piede sbagliato" cantilena, mentre sistema le cose sul banco e mi osserva trattenermi.

"O con le palle girate" borbotto fra me e me, mentre guardo tra gli scaffali dandole le spalle.

Perché cazzo Piton deve essere così rompi coglioni?

"Ecco, è questo passaggio che ho sbagliato" dice riportandomi alla realtà.

Con passo annoiato mi dirigo di nuovo verso di lei, con le mani nelle tasche dei pantaloni di seta neri.

"Ma che hai fatto?" Faccio una smorfia disgustata.

"Dovrebbe essere verde non marrone. Che vi insegnano a Bouxbatons?" Borbotto osservando il miscuglio.

"Non capisco cosa sbaglio..." mormora passandomi il libro di testo.

Sospiro pesantemente e inizio a elencare gli ingredienti.

"Mezzo Iperico?".

"Messo".

"Tre gocce di acqua di luna?".

"Messe".

"Biancospino?".

"Messo".

"Miele d'Acacia?".

"Me- Ah no... Io ho messo miele di Acra" scuote il capo prendendo il barattolo in mano.

"La parola è sbiadita, devi averla confusa" dico posandole il libro sul banco.

"Rifalla" ordino, allontanandomi ancora.

"Di nuovo?" Sbotta inviperita.

"Si, di nuovo. Se tu finisci prima io me ne vado prima" dico ovvio, con un gesto teatrale delle braccia.

"Oh avanti non sono di così brutta compagnia" ridacchia mentre svuota il calderone nei lavandini.

"Non è la compagnia che mi interessa" rispondo.

Almeno non la sua. Pagherei per avere qui Iv e assaporare le sue labbra, e anche qualcosa in più.

"Allora... Da quanto tempo state insieme tu e Ivy".

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