71 - La paura di essere amati

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Ivy pov's

Asciugo la decima lacrima che riga il mio viso, maledicendomi per il mio sentimentalismo.

Tutte le foto hanno fatto riaffiorare un turbine di emozioni pazzesco. La scuola sta per finire e noi siamo praticamente cresciuti qua, è come se ci conoscessimo tutti da una vita.

Non credo di essere pronta a lasciare Hogwarts, come tutti qui dentro. Ho visto la McGrannit scoppiare in un pianto isterico quando si è accorta che buona parte degli studenti piangeva emozionata ed è andata a nascondersi dietro la schiena di Hagrid.

"È stato bello, vero?" Piagnucola Hermione, con gli occhi rossi.

"Bello si, ma odio quando succedono queste cose. Odio i cambiamenti e gli addii" borbotto, ispirando a fondo.

Harry mi mette un braccio intorno alle spalle, scuotendomi un pò per cercare di risollevarmi il morale.

"Ciao Luna" sorride Ginny, quando quest'ultima si presenta con un uomo alto due metri e il suo stesso colore di capelli.

"Ciao ragazzi, lui è mio padre, Xenophilius Lovegood, ed è il direttore del Cavillo".

L'uomo ci saluta. È vestito trasandato, con un pantalone chiaro e una camicia a righe verticali arancioni, rosse e verdi. I capelli sono lunghi e biondo chiaro, ma non come quelli di Lucius Malfoy.

E sembra più simpatico di lui. Non che ci voglia molto...

"Bella collana, cosa significa?" Chiede Harry, facendo un cenno del capo verso il suo petto, dove si ferma il ciondolo.

È un triangolo, con dentro un cerchio ed entrambi sono divisi a metà da una linea retta.

"È il simbolo dei doni della morte" spiega lui brevemente.

Tutti ci guardiamo confusi, non capendo di cosa parli.

"Conoscete la storia del tre fratelli no?".

Annuiamo tutti, tranne Harry.

"Ecco. Il triangolo indica il mantello, il cerchio la pietra e la linea la bacchetta" dice, illuminandoci.

Poi Lupin lo chiama salutandolo e, scusandosi, ci lascia da soli.

"Che storia è quella dei tre fratelli?" Chiede Harry, mentre rimaniamo tra di noi insieme ai gemelli.

Ci mettiamo lontano dalla pista, dove possiamo parlare meglio. La musica a palla non aiuta alla comunicazione.

"Io la so solo perché una sera prima del secondo anno la signora Weasley me la raccontò" faccio spallucce.

Facevo fatica ad addormentarmi, così andai in cucina per bere un bicchiere d'acqua. Quando Molly si accorse di me mi raccontò la storia per farmi calare il sonno.

"Parla di questi tre doni: il mantello dell'invisibilità, la pietra della resurrezione e la bacchetta di sambuco. Tre elementi creati dalla morte in persona" dice Ron, accasciandosi su una sedia.

"I fratelli dovevano attraversare un fiume pericoloso, nella quale tutti morivano. Però grazie all'aiuto della magia, riuscirono a superarlo" Si intromette Hermione, mentre tutti ci sediamo in cerchio.

"Ma la morte in persona si fece trovare dall'altra parte del fiume, dicendo di volerli ricompensare per la loro astuzia con tre doni a loro scelta" aggiungo io.

Poi a parlare è Hermione.

"Il primo fratello chiese la bacchetta più potente al mondo, così gli consegnò la bacchetta di sambuco. Il secondo fratello volle un modo per riportare in vita i propri cari, così gli consegnò la pietra. Il terzo invece gli chiese qualcosa che gli avrebbe permesso di andarsene senza essere visto da lei, così gli consegnò un pezzo del suo mantello".

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