53 - Lo so

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Tipico suo, si arrabbia quindi se ne va. Come se scappare dai problemi li risolvesse...

Questo è ciò che penso da ieri, da quando se n'è andato da sotto quell'albero.

Giuro sarei voluta atterrare su Maia... Ma Blaise è più robusto quindi forse è meglio, ha attutito la mia caduta.

"Su un albero?" Domanda Harry.

"Si su un albero" annuisce Ginny.

"Dio... Ne parlate come se fosse qualcosa di estremo" alzo gli occhi al cielo entrando in aula di Storia Della Magia.

"Il professor Sour sembra di buon umore, preparatevi. La lezione sarà più noiosa del solito" borbotta Ron quando lo abbiamo raggiunto ai banchi.

"Insomma, siamo pieni di gioie" ironizzo sedendomi pesantemente.

**

"Insomma lui è un idiota".

"Lo so Blaise".

"Ti ha lasciata andare via".

"Lo so Blaise".

"Non ha cervello".

"Lo so Blaise".

"È davvero un-".

"Blaise!" Sbraito fermandolo.

"Lo so. Non ci sono insulti che io non abbia rivoltato su di lui in tutti questi anni, so cosa è e cosa fa" aggiungo abbassando il tono di voce.

Lui annuisce.

"Si, hai ragione. Scusa. È solo che il dormitorio dei Serpeverde senza di te sembra vuoto" piagnucola.

"Vuoi dire la stanza di Draco sembra vuota" ridacchio.

"Io che cercavo sempre di beccarvi in un momento piccante, mentre adesso quando spalanco la porta lo trovo seduto sulla poltrona come un cinquantenne uomo d'affari" brontola facendomi ridere.

"Fissa il pavimento vero?" Sorrido.

"Si! Chi è che fissa il pavimento!?" sbotta scocciato.

"Lo fa quando è confuso e cerca di rimettere ordine e disciplina nella sua mente. È sempre così, prova una minima emozione e quando se ne accorge deve recuperare l'autocontrollo" sorrido amaramente.

"Dovrebbe lasciarsi andare" scuote il capo nervoso.

"Dalla torre di astronomia" aggiungo, facendolo scoppiare a ridere.

"Stai bene?" Chiede dopo qualche istante, e mi guarda più serio.

"Se ti dicessi si ci crederesti?" Chiedo calciando un sasso.

"No" fa una smorfia.

"Allora tanto vale dirti la verità" sospiro pesantemente.

"Non sto bene, non sto affatto bene. Odio me stessa per avergli dato una possibilità, odio me stessa per averci creduto così tanto e odio me stessa per aver ceduto. Io non avrei dovuto cedere, io in particolare" inizio.

"Ma come si dice... Ciò che non mi uccide mi fortifica no?" Sospiro pesantemente.

"Suppongo di sì..." borbotta

"E dovresti vedere come si appiccica quella nuova... Ovunque è Draco, lei è presente. Sembra la sua ombra" dice scrollandosi di dosso un brivido, facendomi ridere.

"Trovo ridicolo che continui a provarci nonostante i suoi rifiuti" ridacchio.

"Io trovo ridicolo che continui a provarci nonostante tu le abbia fatto cadere la faccia a terra alla festa davanti a tutti. Ed eri ubriaca, non immagino cosa avresti potuto fare da sobria" ride.

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