52 - Ho da fare

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Sono passati due giorni dalla riunione, abbastanza tranquilli. Le lezioni proseguono normalmente, ma del diadema e dei Mangiamorte nessuna traccia.

È un po' difficile far capire alla stanza dei desideri cosa vuoi, infatti non hanno ancora trovato la stanza giusta all'interno...

"Signor Paciock, gradirei che nessun mio alunno venga mangiato da una di queste piante" borbotta la professoressa Sprite, facendoci ridere.

Neville allontana lentamente la pianta dalla sua faccia e striscia con la sedia più indietro, leggermente impaurito.

"Va bene ragazzi, ci vediamo la prossima settimana così concluderemo con queste piante una volta per tutte" annuncia in fine la professoressa, dandoci il permesso di uscire.

Lavoriamo su questo argomento da settimane e settimane e ogni volta qualcuno rischia di restarci secco.

"Per fortuna è l'ultima ora... Odio il mercoledì: Due ore di pozioni, una di Divinazione e una di Erbologia" borbotta Ron quando usciamo dalla serra.

"Oh avanti Erbologia non è tanto pesante come materia, stai lì seduto a fare cose con le piante" biascico io, mentre entriamo in corridoio.

"Ma certo, quando le piante carnivore non cercando di staccarti un dito" ribatte lui ironico, ricordando il suo incidente con quella pianta.

Lui si che ci è quasi rimasto secco in effetti.

"Pensa un po', se ti avesse staccato il dito e Crosta fosse ancora con te sareste sembrati gemelli" ironizza di rimando Harry, facendo ridere me e Hermione.

Ron fa una smorfia, al solo ricordo di quel "topo" alla quale era fin troppo affezionato. È incredibile che abbia passato tutti quegli anni con Peter Minus senza saperlo.

"Ho una fame..." brontola lui.

"Figurarsi" alza gli occhi al cielo Hermione, mentre si lega i capelli in una coda.

"Iv hai più avuto... Sai insomma..." borbotta Harry nella mia direzione, gesticolando all'altezza della testa.

"No, nemmeno una. E spero che la prossima non sia tanto scioccante come quella precedente" sospiro pesantemente e lui annuisce.

"Voi due" dico indicando Ron e Hermione, che mi guardano confusi.

"Oggi pomeriggio andate a fare i giganti-sitter, ve lo siete dimenticati?" Inarco un sopracciglio e vedo Ron impallidire.

Groppi sa essere veramente stancante. Vuole sempre giocare, ma effettivamente non puoi giocarci in modo sicuro.

"No ti prego, l'ultima volta ha cercando di tirarmi un 'sasso', non voglio andarci" piagnucola mimando le virgolette sulla parola sasso.

Appunto, per niente sicuro.

"Perché sasso con le virgolette?" Ridacchia Harry.

"Perché per lui era un sasso, ma per me era una roccia grande quando la testa di Hagrid" sbotta facendoci ridere.

**

Ormai è pomeriggio e io non ho proprio nulla da fare. Harry, Ron e i gemelli hanno gli allenamenti a cui Hermione è andata ad assistere.

Ginny invece ha deciso di saltarli, perché a detta di Oliver è quella messa meglio di tutti e non ha bisogno si ulteriori allenamenti a sorpresa.

Ma comunque, non la vedo dal pranzo e non ho idea di dove si sia cacciata.

La primavera si fa sentire, infatti la temperatura è decisamente più alta.

Cammino sul prato che si trova lungo il lago nero con le braccia incrociate al petto, per fortuna c'è anche un po' di aria leggermente più fresca.

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