A scientific love story: Rick Sanchez x Reader

1.

La mia vita è maledettamente uguale a quella di tutti gli esseri schifosi di questo pianeta. Sì, provo un enorme ribrezzo, a dire la verità, per il genere umano, non mi piace per niente.
Inoltre, non succede mai niente di strano e particolare qui dove vivo e ciò mi annoia sempre di più.
Ho appena finito le superiori e ho trovato un lavoro part time nel locale del mio migliore (e unico) amico Mike. Lavoro come cameriera. Non è tanto ma, almeno per me, è una forma di intrattenimento.
Mike: "y/n caffè nero bollente al tavolo 12". Annuisco e preparo ciò richiesto e come al solito lo porgo cordialmente al cliente. La parte che non mi piace di questo lavoro è l'essere cordiale... pff, magari  la persona a cui sto per consegnare l'ordine è una vera stronza e non merita di essere servita e riverita in questo modo. Ma si sa, è lavoro, non posso farci niente. Mi dirigo da quel tale versandogli il caffè e limitandomi a sorridergli, poi ritorno alla mia postazione come al solito.
A fine lavoro, saluto Mike e mi dirigo a casa. Ho deciso fin da quando ho finito le superiori di andare a vivere con una coinquilina in un altro appartamento, lontano dai miei genitori, siccome non li sopporto.
Appena varco la soglia di casa, Mandy (la mia coinquilina per l'appunto) si precipita da me ridendo.
"Hey...?" Le chiedo confusa.
Mandy: "Hey y/n! Senti, dei tipi troppo fighi mi hanno invitata a trascorrere una serata con loro e mi hanno detto di portare anche te... allora ci stai?"
Guardo per un po' in basso aggiustandomi i capelli con espressione annoiata.
"Hmmm... non so... sono stanca e..."
Mandy: "daiiii ti prego!!! Non usciamo mai insieme!! Please!!"
Ci rimugino un po' su e poi finalmente le rispondo.
"Okay okay... lo farò per farti contenta"
Mandy: "Awww grazie mille y/n! Sei la migliore!"
Dice prima di andare in camera sua per scegliere l'abito più stravagante e provocante da mettere.
Mandy: "mi raccomando, vestiti bene!!" Mi urla dall'altra stanza.
Ruoto gli occhi con una risatina e vado in camera mia a scegliermi un vestito decente da mettere.