28.

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Passano due ore e alla fine mi addormento in quelle condizioni. Vengo svegliata da un forte tonfo proveniente dalla stessa parete dove sono incatenata.
Guardo in quella direzione, ancora un po' scombussolata, notando una figura alta e capisco subito chi possa essere.
Rick: "Hey dolcezza" dice vedendomi in contro bevendo dalla fiaschetta, con una tale nonchalance da chi non è per niente preoccupato da cosa gli circonda.
Sorrido vedendolo mentre si appresta a neutralizzare le catene che mi avvolgono.
"E-ero così preoccupata... pensavo ti avessero..."
Lui improvvisamente ride e rutta mentre mi accarezza la guancia con il taglio provocato da Mike e mantiene il mio viso tra le sue mani.
Rick: "Sai che questi idioti me li mangio a colazione... e ti riporterò sana e salva a casa, te lo prometto... non meriti tutto questo schifo, non è di certo il posto per una forma di vita così intelligente, carina e dolce come te, sai..."
Subito arrossisco e guardo via cercando di nascondere il rossore da Rick. Ma purtroppo mi è stato impossibile, siccome ormai lo ha chiaramente notato... cazzo.
Come cazzo fa ha trovare le parole giuste e da play boy e a farmi stare meglio anche in queste situazioni?
"G-Grazie Rick... davvero... m-ma dobbiamo anche salvare Mike... lui è-"
Rick: "Sì, gli hanno impiantato un microchip per la manipolazione cerebrale... hanno trovato il primo idiota più adatto e lo hanno usato per incastrarci... non preoccuparti, lo salverò per te, sennò sai lo avrei probabilmente lasciato marcire qui".
Lui mi porge la mano e io gliela stringo, alzandomi.
Rick: "Okay, ci stanno ovviamente cercando perciò nei cinque secondi, e quando dico cinque secondi intendo cinque secondi di tregua che ho avuto da loro, ho progettato due tute per diventare invisibili ai loro occhi e anche neutrali ai loro attacchi...".
Caccia dalla tasca due piccole tute che sembrano della grandezza di due bambole e lo guardo inarcando un sopracciglio.
Lui ne mantiene una con un dito ed essa gli si materializza addosso.
Mi porge la mia e faccio lo stesso, provocando lo stesso effetto ma su di me.
Io riesco a vedere Rick e lui vede me ma probabilmente gli altri, non avendo la tuta, non possono.
Rick: "okay fase uno: trovare la spara porte e prenderla. Fase due: liberare Mike. Fase tre: far esplodere questa dimensione. Fase quattro: si va a festeggiare da Blips and Chiiiiiitz".
Rido leggermente. "Ottimo piano direi, Mr. Sanchez".
Sono ancora un po' agitata ma Rick riesce sempre a sdrammatizzare e a farmi sentire bene, con la speranza che tutto si possa finalmente risolvere una volta per tutte. Ma che dico? Con Rick non ci possono essere dubbi. So che lui riesce sempre a sistemare tutto, è ovvio... chi altro potrebbe creare un marchingegno in soli cinque secondi se non Rick? E me lo ha appena dimostrato... davvero, non so come una persona del genere possa esistere veramente e mi sento così fortunata ad averla conosciuta...
Una volta indossate le tute ci incamminiamo fuori dalla stanza.
I miei occhi devono di nuovo abituarsi alla luce siccome quella stanza era fin troppo buia. Rick mi fa cenno di seguirlo, sembra abbastanza sicuro di dove stia andando. Ci incamminiamo in un lungo corridoio buio, apparentemente diverso dal resto dell'intero edificio. Accostiamo varie guardie nel mentre camminiamo, le quali non si accorgono ovviamente della nostra presenza. Saliamo una lunga scalinata fino ad arrivare ad una sorta di quartiere generale, presumibilmente di Diane.
Sembra vuoto, nessuna presenza rilevata. Rick scruta attentamente prima di dirigersi verso la scrivania dove la spara porte è posizionata. Ma no, sembra troppo semplice e scontato, anche per Rick.
Infatti in quel momento, una voce familiare interrompe il clima di quiete che si era instaurato.
Diane: "Ciao ragazzi".
È Diane... ma lei ci riesce a vedere? Come è possibile?...
Rick si gira verso di lei, la quale gli punta una pistola alla tempia.
Si guardano entrambi con sguardo di sfida e agguerriti mentre io cerco in quel momento di sgattaiolare e di prendere la spara porte, approfittando di quel momento di distrazione. Ma allo stesso tempo, non posso vedere Diane puntare una pistola a Rick ma so che se avessi fatto qualcosa, avrei solamente potuto peggiorare la situazione... perciò, sapendo che Rick ha sempre la situazione sotto controllo, credo abbia previsto anche qualcosa del genere...
Il clima nella stanza si fa sempre più pesante... ho solo paura di fare un passo falso che potrebbe costare in un qualche modo la vita di Rick... e non posso lasciare che qualcosa del genere accada per nulla al mondo...

A scientific love story: Rick Sanchez x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora